Titolo Fan Fiction: NON E' UN PAESE PER DEMONI....E AFFINI
Nome/Nickname autore: DOKURORIDER
Fandom: Supernatural
Timeline: Tra la fine della nona stagione e l'inizio della decima.
Sommario: Di tutto un po' tranne Bromance.
Spoiler: Se avete visto tutta la nona stagione non dovreste avere problemi.
Disclaimer: I personaggi della serie Supernatural non mi appartengono, ma a dirla tutta, nemmeno ad Andrew Dabb e lui ne fa quel che gli pare, che sono da meno io!?
Note: Ci sono un sacco di omaggi, si nuota negli omaggi, alcuni si capiscono bene, altri meno e il linguaggio, in certi punti, è abbastanza colorito.
NON E' UN PAESE PER DEMONI....E AFFINI
Dopo la trasformazione in Demone, Dean fu teletrasportato nel covo del Re degli Inferi che, tutto sembrava tranne la reggia di un Re! Un buchiciattolo labirintico tutto sporco e scuro dove dei Demoni viaggiavano un po' di qua e un po' di là, ma a Crowley andava bene così e chi era Dean per giudicare i gusti altrui? Ecco chi era! Un Demone, la sensazione fu improvvisa e furente e la smania di uccidere si impossessò di lui, afferrò il primo Demone che gli capitava e gli staccò un braccio, un secondo ebbe il ventre squarciato, un terzo venne decapitato a mani nude e via così.
Crowley, stravaccato sul trono, guardava il redivivo Winchester muoversi con furia animalesca, lì per lì gli ricordò un vecchio cartone....Il Diavolo della Tasmania che vorticava a velocità luce e sbranava tutto quello che gli si parava davanti...ma c'era un limite a tutto, rischiava di assottigliare le sue legioni se permetteva tutto ciò.
"BASTAAAAAA!" Gridò, tutti si fermarono all'istante, sia i Demoni che scappavano come matti da tutte le parti, sia quelli che tremavano dietro il trono del loro signore e che piangevano e pregavano di avere salva la "Vita"! Ed infine si fermò pure Dean, la schiena piegata in una posizione ferina, con la bocca aperta nell'atto di respirare a grandi polmoni tenendo un braccio di Demone con la mano sinistra e una gamba con la destra.
Crowley si rivolse al nuovo arrivato "Capisco che aver passato una trentina d'anni a cacciare Demoni e simili ti abbia messo sulla difensiva, ma potresti per favore smetterla di trucidare tutti i miei servi?". Dean, mentre sputava un pezzo di carne dalla bocca, rispose "EH, sì! Mi sà che mi sono lasciato un po' trasportare" e riprese una posizione umana mentre Crowley con passo felino gli si avvicinava "Senti, sei nuovo e ti devi ambientare allo stato di Demone, che ne dici di prenderti un po' di tempo per metabolizzare?", Dean fece cenno di sì e il Re degli Inferi lo accompagnò verso quello che sembrava un garage "Allora Dean, qui ci sono delle macchine, prendine una e fatti un giro, quando avrai capito che sei diventato qualcun altro, che sei diventato QUALCOS'ALTRO ..." a Dean venne quasi da ridere "...torna qua e vedremo cosa possiamo combinare insieme".
"Voglio una moto!" esclamò Dean. "Sono stanco di macchine, voglio sentire il vento fra i capelli e cose simili" Crowley fissò il Winchester con la mascella spalancata "Una motocicletta, sicuro? Sempre in macchina sei stato...ti ho offerto una macchina per questo"
"Voglio una moto...voglio una moto...voglio una moto" Il nuovo Demone cominciò a battere i piedi per terra roteando il braccio della vittima di prima con fare minaccioso. "E va bene, prenditi questa motocicletta!" ringhiò Crowley e gli mostrò una due ruote un poco particolare...AVEVA UN ARIA DEMONIACA....C'AVEVA IL MANUBRIO A FORMA DI UN ENORME TESCHIO CON LE CORNA! E le ruote avevano degli spuntoni "Ah, no! Io non la prendo questa" Disse Dean "Mi prenderebbero in giro ovunque andassi!" Si rivolse verso Crowley ma lui gli era alle spalle con una tuta di pelle nera piena di borchie e spuntoni nella mano destra e un casco integrale abbinato sia alla tuta sia al manubrio nella mano sinistra, e mentre glieli mostrava disse "Sicurezza innanzitutto! Casco ben allacciato, luci accese anche di giorno e prudenza....sempre!".
A Dean caddero letteralmente le braccia, il vento nei capelli, il senso di libertà, come cavolo poteva sentirli imbracato in quella che sembrava una camicia di forza imbottita per Demoni?! ...
Crowley se ne accorse "O così o torni in macchina" "Va bene" grugni il Winchester mentre il Re commentava "Serve più a te che a me, è meglio se per ora non ti fai riconoscere, ne dagli umani ne dai Demoni, la notizia che sei saltato oltre la barricata non è ancora trapelata, meglio andarci cauti".
E così Dean Winchester, bardato di tutto punto, con la tuta nera con sfumature blu notte, con il casco a teschio, la moto a teschio e la fedele Prima Lama al fianco partì per il suo primo viaggio di "vacanza" in solitaria. Crowley lo osservò e pensò "Speriamo non ammazzi nessuno...o almeno che sia qualcuno che mi procuri una bella anima dannata....Devono sentirsi così le aquile quando vedono andar via i loro piccini" NON GLI SCESE UNA LACRIMA SULLA GUANCIA, ma c'eravamo vicini.
Era passato un po' di tempo da quando Dean era partito, LA STRADA FINO ADESSO era stata tranquilla e abbastanza monotona, lunghi alberi costeggiavano i bordi ma la sensazione di libertà era grande, in più momenti Dean aveva pensato al passato e al momento attuale e tutti i pensieri convergevano su Sam "Chissà come sta Sam? Sam sarà preoccupato? Sam cercherà una soluzione per salvarmi? Sam si sarà dato il balsamo per capelli? Sam...Sam...Sam" alla cinquantesima volta il Winchester esclamò "SAM, MA CHE PALLE!!!!" e accellerò cantando a squarciagola, per quanto il casco integrale glielo permettesse "
Get your motor runnin',head out on the highway,lookin' for adventure,and whatever comes our way,Yeah Darlin' go make it happen,Take the world in a love embrace,Fire all of your guns at once,And explode into space....BORN TO BE WILD...BORN TO BE WIIIIIILD...SONO IL RE DEL MONDO...BORN TO BE WILD" Si alzò in piedi sulla moto a braccia aperte cercando di sentire il gasamento che doveva dare ma ..........ARGHHHHH.....Dean fece una frenata improvvisa, poco ci mancò che cadde.
Un'anatra, con al seguito una fila di anatroccoli, stava attraversando la strada, stava per metterli sotto tutti quanti, ma in extremis il NATO PER ESSERE SELVAGGIO riuscì ad evitarli....il sollievo fu grande e riprese a viaggiare, improvvisamente sentì uno strano suono....SPLATCH! SPLATCH, Splatchino, Splatchino, si voltò immediatamente, le anatre erano ridotte poltiglia, merito di un altro centauro che passava e che ora lo affiancava. Dean da sotto il casco strinse gli occhi a fessura come a dire "Se ti fermi, ti faccio nero" ma l'altro, amichevolmente lo indicò e disse "Squadra Crowley vero?" Lui sbigottito rispose "Demone anche tu?"
"No, no, Arpia...con le piume, le zampe artigliate e tutto il corredo", Dean rimase stupito, l'arpia era a bordo di una moto come lui, aveva una tuta pressapoco come la sua e sembrava soffrire la sua stessa mancanza d'aria, tutto ciò lo portò a chiedere "E che diavolo ci fai conciata così?"
"Ordinanza di Crowley, non si da nell'occhio e ci si comporta più umanamente possibile", Dean la riguardò e pensò "Chissà quanto patisce questa pennuta, tutta imbracata da testa a piedi", lei doveva essersi accorta di qualcosa perché, con fare amichevole, gli disse "Ci ho fatto il callo, mi basta uccidere qualcosa per la strada..." a Dean vennero in mente i poveri anatroccoli "...che mi sento meglio....YAAARGHHH"...urlò forte e ripartì a velocità folle sorpassandolo.
Al grido di SICUREZZA INNANZITUTTO i due si lasciarono.
Dean, che ormai ci aveva fatto l'abitudine, alzò le sopracciglia, si fermò, tornò indietro e seppellì i resti delle anatre...poco da fare, doveva farne ancora di strada per essere un Demone con i controcazzi! Nel ripartire notò un gruppo di Zombie che, lento lento, avanzava nel bosco, erano inseguiti da un tipo vestito da sceriffo con la barba lunga e da un ragazzino con un cappello da sceriffo...tutti e due provavano ad ammazzare i Non Viventi, chi con la pistola, chi con un coltello....
Strano questo mondo che ora vedeva con occhi diversi.
Nella ridente cittadina di Lucy's Cleaver una povera ragazza veniva inseguita da un brutto gruppo di paesani con la cresta alla moicana, i brutti bruti avevano in mano dei secchi pieni di non si sà cosa, ma la ragazza correva disperatamente per evitarli, all'improvviso si sentì un rombo di motori che si placava, era Dean, arrivato giusto in tempo in città per osservare la scena.
La giovane si diresse verso di lui gridando "Aiuto, aiuto, dovete aiutarmi, mi vogliono...mi vogliono..." Dean la interruppe, dopo dieci ore in quella cazzo di tuta si aprì il giubbotto ed emanando un aura malefica (O era sudore?), per sicurezza, disse "Mi riconosci, sai chi sono io?", lei, interdetta rispose "veramente è la prima volta che vedo un centauro conciato così! Dovrei conoscervi mio salvatore?"
"Ehm, no! Non dovresti conoscermi, ma aspetta, cosa sta succedendo?" il gruppo di contadini si fece avanti con aria ghignante "Eh Eh Eh...Eh..eh..eh.." tutti insieme lanciarono verso di loro il contenuto dei secchi. Dean si aspettava la solita doccia di acqua santa o roba simile ma rimase stupito quando lo imbrattarono di SANGUE DI MAIALE!
"Ma che cazzo state facendo? Ma vi siete ammattiti tutti? Oh imbecilli", la ragazza, zuppa come lui, ribattè "Ecco, anche oggi è finita così....oh, ci fosse una volta che mi salvo!" Dean incazzato come non mai si tolse il casco che era imbrattato all'inverosimile di sangue di maiale e vide che la ragazza non era tanto normale......
Viaggiava nuda e AVEVA TENTACOLI DA POLPO da tutte le parti, sarebbe stata anche il suo tipo, ma tutti quei tentacoli!!!
"Ehm, signorina, non per farmi gli affari vostri, ma è umana lei?" Lei cercando di pulirsi come poteva lo guardò in malo modo "E ti sembro normale con tutte queste protuberanze?"
"Ha una malattia rara?" fece Dean, lei sempre più arrabbiata "Già, sono solo un paio di foruncoli...adesso vado a casa e mi do l'anti acne!!".
I cittadini, sempre più "sadici" si stavano avvicinando di nuovo ed avevano altri secchi, Dean se ne accorse e prendendo la ragazza le chiese dov'è che abitava, "Poco fuori città", la moto riprese a rombare e i due partirono a tutta velocità mentre la folla continuava ad avanzare al suono di Eh..eh..eh...eh...eh...eh...
Seminata la gente del posto, la situazione sembrava più tranquilla, a parte il fatto che la tizia continuava a tastarlo da tutte le parti con i suoi enormi tentacoli, Dean per cercare di rompere il ghiaccio le chiese come si chiamasse. "Polpus...mi hanno chiamato così le suore".
Il Winchester non si era mai sentito così in imbarazzo, ma che cavolo di suore frequentava questa poveretta!?! Polpus, Polpus, Polpus...nemmeno tra mille anni avrebbe chiamato una povera ragazza Polpus. Alla fine di un viaggio tutto stretto, stretto (Per merito di lei) i due arrivarono alla chiesa che ospitava Polpus.
"E così, vivi qui? E' un convento?"
"Sconsacrato"
"Va bene, non sono nella posizione di giudicare, ma perché è tutto dipinto di rosso marcio?" chiese Dean con un aria mista tra lo schifato e il curioso.
"Sono i cittadini, invece delle feste di paese loro hanno il Lancio di Sangue di Maiale sulla chiesa sconsacrata"..URP pensò Dean, non dovevano passarsela bene quaggiù, con un groppo in gola chiese "Ogni quanto succede?"
"All'incirca trecento volte l'anno, dipende se è Domenica o se piove o se c'è la neve".
Basta, Dean pensò che non voleva saperne più niente di questo gruppo di svitati che si erano fatti un overdose di "Carrie, lo sguardo di Satana", avrebbe lasciato la ragazza lì e sarebbe ripartito per la sua "Vacanza" che tante gioie gli stava dando...sigh sigh, ma non c'era verso, la ignuda Polpus lo aveva agguantato con i suoi tentacoli e lo trascinava a forza (E che forza, due Tir insieme gli facevano un baffo) verso il portone, i due entrarono mentre Dean pensava con le lacrime agli occhi "Ma è da quando frequento Crowley che ho solo queste conoscenze?"
L'interno della chiesa era un disastro, cadeva a pezzi, tutto sporco e buio, sembrava giusto giusto il covo di un Crowley qualunque, ma la ragazza glielo presentò come una reggia "Questa è la mia casa, qui è dove vivo, qui è dove ho passato la mia giovinezza...."
"E qui hai avuto le tue prime...ehm i tuoi primi tentacoli suppongo"
Si sentì aprire una cigolante porta (E figurati se era oliata!!) e comparve una suora, a detta di Polpus, Dean la osservò attentamente...sembrava avesse finito da poco di fare una strip dance nel club privé. Vestita di nero con uno spacco da urlo, la "suora" aveva tutte le forme al posto giusto e dei capelli ricci di un color ramato, si muoveva come se fosse la regina di Saba e Salomè messe insieme.
"Non male, non male come pinguino"
Polpus corse verso la suora chiamandola "Suor Angela...Suor Angela"... Lei l'abbracciò forte forte, Dean fece lo stesso, corse verso la suora chiamandola "Suor Angela...Suor Angela"...Lei gli rifilò uno sberlone che gli fece girare la testa per due minuti.
A seguire Suor Angela si presentò una altra suora, decisamente moooooooooolto più brutta, anche lei di capelli rossi ma decisamente più bassa e tozza, portava un carrello con del cibo spazzatura niente male, Hamburger in quantità industriale, molta torta di mele, bibite di ogni genere e...Birra che, Dean si accorse, la Suor racchia non disdegnava affatto....
Polpus corse verso la suora chiamandola "Suor Anne....Suor Anne"....Lei gli infilò un panino in bocca, Dean fece lo stesso, corse verso la suora chiamandola "Suor Anne....Suor Anne"....Lei cerco di colpirlo ma lui prima schivò, poi la colpì di destro e afferro la torta.
Infine si presentò il Diacono, un uomo grassottello, pelato, sudaticcio e con gli occhi bovini, che masticava non si sa cosa.
Polpus corse verso il Diacono, ma Dean la fermò prontamente "E' meglio se questo lo lasci stare ragazza mia", Polpus sgranò gli occhi e disse "Ma è il Diacono Blades!"...
"Sì, sì...per me può chiamarsi come si vuole ma non gli correrei certo incontro"
L'atmosfera si era fatta piuttosto pesante, specialmente dopo che Dean si accorse che c'era un mendicante da un lato che gracchiava "Cosa vuoi comprare straniero?" e faceva vedere Bazooka, lanciarazzi, mitragliette e compagnia bella, ma fosse stato solo quello ci si sarebbe potuti passare sopra....erano le 17.00 e suonarono le campane...uno strano rumore...SPLASH, SPLASH, SPLASH...Dean estrasse la prima lama "Cosa diavolo è?"....Suor Anne rispose "Oh, sono solo i contadini col sangue di maiale che imbrattano la chiesa"...Dean deglutì e ripose la lama "Ma in città, quanti porcili ci sono? Stanno a tirar sangue tutti i giorni Suor Anna?", Lei non la prese bene "Anne...con la E!!! Capperi!", al Winchester vennero gli occhi neri e con un Uppercut stese la Suora.
"Calma, calma" disse Blades "vedo che la nostra piccola Polpus è tornata a casa....zuppa come sempre." Dean, ormai fuori di testa, a forza di vederne di tutti colori ribatté "Se la poveretta non viaggiasse tutta nuda con i tentacoli al vento, se gli deste almeno un impermeabilino, se invece di fargli mangiare quelle schifezze...." Di questo si pentì subito dopo averlo detto "Se invece di mandarla da sola ci andaste almeno tu e la Suora brutta...grr...grr", Suor Anne si girò a cercare chi era la suora brutta, ma non capì il concetto. "Calmatevi un po' tutti..." ribadì Blades "...Ora dobbiamo spiegare la situazione al signor Winchester" Dean aggrottò le sopracciglia, come faceva a conoscerlo? E continuando nel discorso il Diacono aggiunse "Polpus, mia cara, è meglio che adesso vai nella tua stanza a rifocillarti", la ragazza , che ormai sembrava una prolunga di Dean si allontanò, ma con la fine di un tentacolo sfiorò la punta dell'indice del Winchester arrossendo, dopodiché, grazie alle sue comode protesi, afferrò la tovaglia del carrello portavivande e facendone una sacchetto uscì dalla stanza, Polpus doveva mangiare come un Elefante pensò Dean, ma non si notava affatto. Appena uscita la giovane, Suor Angela si avvicinò a Dean e leccandogli il lobo dell'orecchio sussurrò "Mi sa che qualcuna si è presa una cotta per te", lo stesso tentò di fare Anne, saltellando perché all'orecchio di Dean non ci arrivava ma fu prontamente fermata dall'uomo "Se ti avvicini ancora di un passo ti prendo a calci in culo da qui al Wyoming!", la Suora con un mesto "Cai Cai...uhm...Cai Cai!" si accostò di nuovo a Blades che riprese a parlare "Signor Dean, noi, come avrà capito siamo Demoni e ubbidiamo al Re degli Inferi. A tal proposito ci è giunto un messaggio dal nostro Sire che vorrei ascoltasse" Il Diacono estrasse uno Smartphone e fece partire un messaggio vocale.
"Blades, mio caro, tra non molto dovrebbe passare dalle vostre parti un certo Dean Winchester, sarà riconoscibilissimo, gli ho rifilato una tuta da motociclista estremamente pacchiana..." Dean cominciò a digrignare i denti dalla rabbia "...Chiedete il suo aiuto per l'ascensione della nostra Polpus, non dovrebbe negarvelo, è un Demone, ma da poco, ed in passato bastava fargli gli occhi da cane bastonato e avrebbe sacrificato la vita per te..." Dean, schiumava rabbia dalla bocca, ma cercando di non farlo vedere si rivolse ad Angela e disse "Suora, lei conosce tutto quel che conosce il Diacono?", lei balbettando rispose "S..Sì! Tutto, dalla venuta di Polpus fino a dove vogliamo arrivare con lei"
"Bene" disse Dean, si avvicinò alla Suora, sorpassò brevemente Blades e girandosi di scatto pianto nel collo del Diacono la Prima Lama facendolo cadere a terra morto! Circondato da strana energia mistica che saettava qua e là, dalla bocca del malcapitato uscirono rispettivamente un chewing gum, una polpetta di carne e un cosciotto di pollo, mentre Dean lo prendeva a calci (per sicurezza pensava tra se, ma ci stava solo godendo) si chiese come facesse il bastardo a parlare correttamente con tutta quella roba in bocca.
"Allora, il 'Re' forse mi ha un poco sottovalutato, ma voglio sentire dove dovremmo andare a parare con quella povera ragazza" disse Dean, tutte e due le Suore sembrarono mettersi sull'attenti ad aspettare ordini, la prima a parlare fu Anne "Ehm...gasp...Polpus è un entità soprannaturale, avrà notato i tentacoli e la pelle diafana, grazie ad un rito di ascensione può diventare un Arciduca demoniaco potentissimo che può incenerire mezzo mondo con la sua ira..." Dean pensava alla dolce ragazza che giudicava aver circa 22/23 anni cominciare a sparare raggi dagli occhi e a vomitare lava dalla bocca, non ce la vedeva proprio, ma d'altronde anche Sam, nei suoi momenti peggiori, non era certo uno stinco di Santo."...Il problema del rito..." continuò Anne...."Senti tappetta..." interruppe Dean "...Ho chiesto a Suor Angela se conosceva tutto, mica a te!" Essere carogna cominciava a piacergli.
Angela prosegui il discorso "Il problema del rito è che la ragazza deve bagnarsi in uno stagno qui vicino....deve essere tutta nuda e non può, ripeto, non può essere macchiata da nulla, altrimenti l'ascensione non può avvenire e non si può provarci una seconda volta perché dopo il primo tentativo lo stagno sparisce e riappare solo 750 anni dopo" Un bel problema pensò Dean, bastava una goccia di sangue di maiale...."Giusto!" sbottò Dean "Vi gettano il sangue addosso perché la vogliono sporcare, se si 'insozza' non ci guadagnate un tubo!" Le due annuirono, si erano incupite, forse pensavano già a quel bellissimo essere, probabilmente, gigante che urlando al cielo sparava fulmini laser o roba simile dai tentacoli che non poteva venire alla luce per colpa di quei miseri contadinotti, e gli innumerevoli tentativi di mandarla allo stagno in incognita erano miseramente falliti. "Quanto tempo è che ci provate?" Chiese Dean "3652 giorni fino ad oggi" Disse Suor Angela con le lacrime agli occhi.
"Cosa compri straniero?" il mendicante ripeté ancora..."Ma ti stai un po' zitto, imbecille!" Lo apostrofò Dean, subito riprese a parlare con le due "Ma ai contadini, chi gli ha raccontato tutta questa storia?" Timidamente Anne, che sembrava non volerne sapere di starsene zitta, raccontò che, si dice, una notte era apparso al Sindaco del villaggio un Angelo, gli aveva rivelato che stava per arrivare un immane tragedia di proporzioni Bibliche e che non dovevano assolutamente permettere alla ragazza Polpo di bagnarsi allo Stagno.
Dean con un aria sbattuta e con voce bassa e monocorde "Sapete come si chiamava l'Angelo?" Le due cominciarono a dire "Cas...toro? Cas..trato? Cas...tello? Cas..." Il neo Demone sbottò "Castiel, Castiel, Castiel, ovunque vada, comunque risorga, mi ritrovo tra i piedi Castiel! A parte il piumato, mi sapete dire perché un gruppo di contadini così credenti sembrano usciti da un film di maniaci assassini?" A questo rispose Angela "Lucy's Cleaver è una cittadina di 1500 anime, tutto normale se non fosse che, almeno la metà di esse è ospite di un manicomio criminale per sociopatici all'ultimo stadio, sarebbero tutti nel braccio della morte, se qui ci fosse la pena di morte, e per volere del 'nostro' visionario Sindaco ora sono tutti a piede libero" Dean si prese la testa tra le mani e cominciò a pensare "Vacanza? Ma quale vacanza, questo è il purgatorio, macché, anche di più!"
"Sei un demone ormai Dean, vedi di comportarti da bravo demone e quando questa storia sarà finita farò due chiacchiere con sua bassezza spelacchiata!" Si disse tra se e se mentre Anne, sempre più a piede libero continuava a dire "Polpus è la nostra missione, l'abbiamo allevata da quando è nata e..." Al che Dean rispose "Sì, sì....l'avete trovata sotto un cavolo e siete diventate le sue Mamme..." "ESATTO!" Esclamò Angela "l'abbiamo trovata in un campo di cavoli innaffiati prevalentemente da sangue di maiale e non..."
Dean non parlava più, aveva gli occhi fuori dalle orbite, la bocca spalancata e cominciava a girargli la testa, fece qualche passo indietro e quasi cadde quando inciampò nel cadavere di Blades, un paio di calci al ventre del Diacono e cominciò a sentirsi meglio...."Cosa compri straniero?" "MA TI STAI UN PO' ZITTO STRACCIONE DEI MIEI STIVALI!!!!"
A questo punto, suo malgrado, Dean cominciò a pensare ad un piano per effettuare la transizione della ragazza in un essere infernale che giocava con gli F15 come fossero aeroplanini giocattolo, ma perché si sentiva in obbligo? Non aveva mai fatto cose simili, non godeva a far del male (Almeno, non così tanto), forse la sua nuova natura di Demone stava prendendo il sopravvento. "Adesso mi farebbe davvero comodo una macchina e non una dannata motocicletta demoniaca" borbottò il Winchester, se facevano alla svelta poteva accompagnare Polpus allo stagno con i finestrini alzati, buttarsi con la macchina nel lago, aprire le portiere et voilà; in suo aiuto Suor Angela disse "Ma abbiamo la macchina del Diacono!" Bene, le cose cominciavano a girare dalla parte giusta (o sbagliata a seconda se eri umano o meno), i tre si incamminarono nel retro della Chiesa mentre un certo mercante straccione ripeteva "Cosa compri straniero?", ormai non ci faceva più caso nessuno. Passando dietro Dean vide che dall'altro lato dello spiazzo si vedeva una finestra, c'era Polpus affacciata, nuda, che tentava di sorridergli con la bocca piena e gli faceva ciao ciao con i tentacoli....Il mostro distruttore di mezzo mondo mah? Chissà come era quello che doveva disfarsi dell'altra metà del globo?
Un disastro, un semplice disastro!!! Suor Anne, latrice sempre di pessime notizie, gli mostrò l'auto....una DUNE BUGGY rossa con tettuccio giallo, non aveva finestrini....a Dean ricominciò a girargli tutto quel che poteva girargli e stavolta gli mancava anche il Diacono da prendere a calci! Suor Angela, tutta contenta, esclamò "Eccola, eccola, il Diacono ci viaggiava tutti i giorni, andava a controllare se Polpus la sfangava", Dean non riusciva a visualizzare Blades, col cosciotto in bocca, che sgommava per l'intera cittadina di continuo, cercando di osservare Polpus, di non attirare l'attenzione e, possibilmente, evitare docce di Sangue di maiale gettate da un branco di assassini con la bava alla bocca. "Non ci siamo proprio.." sospirò il Neo demone "...dovrò escogitare qualcosa per attirare l'attenzione del 'mucchio selvaggio' e allo stesso tempo trovare un modo che impedisca alla nostra ignuda ragazza di sporcarsi...torniamo dentro". I tre, sempre più abbacchiati, fecero ritorno all'Altare, anche Suor Angela che era una bomba sexy, sembrava fosse stata messa sotto da un carro di buoi, tanto era depressa. Tre demoni, tre forze del male sempre più giù e poi all'improvviso "Cosa compri straniero?" "E BASTA!!! CAZZO! CE L'HAI UN ARMATURA MEDIEVALE TUTTA INTERA? OH, SONO PAZIENTE, MA MICA SI PUO' CONTINUARE COSI'!!!" Gli urlò Dean con quanto fiato in gola; sorpresa, il mendicante malconcio mosse l'ossuto braccio destro in aria per aprirsi le vesti e PUFF...apparve un armatura medievale antica con tanto di elmo e pure scudo e spada.
Erano tre, tutti e tre con la mascella praticamente a terra che osservavano il prodigio dello straccione "Co..Cosa se ne vuole fare dell'armatura signor Winchester?" bisbigliò Anne, Dean cercando di buttar giù il groppo in gola rispose "Ci mettiamo dentro Polpus, un armatura bella larga come quella la proteggerà, dovrebbero entrarci anche i tentacoli, non si macchierà, la caricherò sulla Dune Buggy e via verso lo stagno" Un ideona pensò Anne fino a quando non si immaginò la scena: Uomo con tuta da motociclista borchiata e casco a teschio che scarrozza un'armatura medievale enorme su una Dune Buggy rossa col tettuccio giallo che, non si sa come, riesce a reggerne il peso e a buttarsi dentro uno stagno il prima possibile mentre sono inseguiti da maniaci assassini con secchi di sangue di maiale in mano.....La Suora non resse, scoppiò nella più grande risata scaturita da un Demone, non ce la faceva proprio , rideva, rideva, rideva e poi incrociò lo sguardo di Dean Winchester....Un demone, sotto tutti i punti di vista, occhi neri che ti osservavano, una lama omicida in mano e un aura assassina (e non sudore) che in confronto un serial killer sarebbe sembrato un bebè..."Scusi signor...." "ZITTA MALEDETTA, SE RIDI ANCORA TI SBUDELLO SEDUTA STANTE!" Gridò Dean, immediatamente Suor Angela si mise tra i due, spostò lievemente di più lo spacco coscia e Dean, vedendolo, si calmò...nella testa, nelle parti basse un po' meno.
Tornata la tranquillità, Dean si rivolse di nuovo al mendicante Abracadabra che stava ancora col braccio alzato da cinque minuti..."Quanto costa?" chiese gentilmente..."Un anima, ne più ne meno" "Cazzo! Capisco perché sei ridotto così male, hai dei prezzi assurdi, uno sconto?" "Un anima, ne più ne meno!" Non ci sentiva da quell'orecchio ma a Dean venne un colpo di genio... prese Suor Anne delicatamente per le spalle, le lisciò il velo, le fece lo sguardo ammiccante e mentre lei gli abbozzava un sorriso, le diede un calcio nel sedere facendola cadere in braccio al Mendicante/Mercante diabolico...la scena fu terrorizzante, la Suora che scalciava mentre il mercante con il braccio sinistro alzato la faceva precipitare in un ombra oscura, nera come la notte, sembrava che l'essere ora fosse un tutt'uno con i muri spettrali della chiesa e mentre Anne veniva risucchiata nel nulla, i suoi urli si fecero sempre più deboli fino a sparire del tutto.
Suor Angela, che stava dietro a Dean almeno di due metri, cadde a terra con le gambe aperte, ma Dean, stavolta, non la guardava e fissava la fine di Anne con la E, proprio davanti al mercante; da dietro, la Suora Demone Angela, vide una luce biancastra che sfocava i contorni dell'uomo fino a quando Dean si girò e con aria divertita disse "OK! Anche questa è fatta!" Angela svenne.
Ripresi i sensi, la Demon Suora, vide ancora Dean che cercava di contrattare col Mercante, la scena era piuttosto strana, lui che sbracciava, faceva vedere il coltello, gesticolava e l'altro, invece, impassibile come una statua; aguzzò le orecchie per sentire cosa dicevano "Una cupola in plexiglass non può costare un anima, via! Siamo vecchi amici, ci conosciamo da più di quattro ore" "Un Anima, niente di più, niente di meno" "Ma dai, mi serve per coprire una macchinetta senza finestrini...non è che sia tutta questa gran cosa!" Ecco cosa cercava, di coprire la Dune Buggy col plexiglass per cercare di creare una protezione a mo' di finestrini, l'idea non era malvagia, ma il mercante non ne voleva sapere "Ascolta, un anima non ce l'ho, però posso darti un corpo morto di Diacono in putrefazione, suvvia, dove la vedi tutta questa differenza?" "Un anima, ne più, ne meno" Dean sbuffò, fece un sospiro e si girò verso Angela, aveva uno sguardo molto poco rassicurante e alla fine fece un sorrisetto maligno, lei capì subito come sarebbe finita....stava per raggiungere Anne...
"Che sta succedendo?" Era Polpus che, improvvisamente, era rientrata in cappella e gioviale come nelle ultime ore , cercava lo sguardo di Dean. Il Winchester sembrava agitato, non voleva farsi vedere in quello stato, cercava di sorridere, di sembrare normale e alla fine, per nascondere la Prima Lama, la piantò nel primo posto che capitava....guardacaso fu la testa del mercante che mentre schiattava sussurrò "OK, ti faccio lo scontooooooooo" e cadde a terra stecchito, Dean osservò con occhi spalancati lo Straccione "Ma che ho fatto? Ho ucciso il mercante!! ....povero piccolo mercante straccione!" Con il labbro inferiore che tremava dalla disperazione guardò Suor Angela che invece aveva stampato un sorrisetto del tipo "Stavolta mi è andata bene!".
Polpus, aveva uno sguardo stupito e curioso al tempo stesso, il Diacono stava steso per terra, probabilmente morto, con il cibo che gli usciva dalla bocca, di Suor Anne non vi era traccia, Suor Angela, anche lei per terra ma viva e a sedere si asciugava il sudore con la mano, il povero Mendicante (Che non sapeva perché, ma era lì da una vita, non l'aveva mai visto muoversi da quel lato della Chiesa e non vi si era mai avvicinata, le faceva paura) morto pure lui e Dean stava dritto come paralizzato con il braccio destro che a malapena gli faceva ciao ciao. "Allora, mi dite cosa succede? Per favore" Angela si rimise in piedi e andò da Polpus "Su, su, mia cara, hai mangiato tanto e si è fatto tardi, è meglio se vai a dormire, noi stiamo preparando un piano fantastico per la tua ascensione...lasciaci soli, vedrai che domani sarà un gran giorno" La ragazza fece cenno di sì con la testa e fece per andarsene ma improvvisamente si girò, baciò la guancia di Suor Angela e correndo da Dean baciò anche la sua, dopodiché prese di nuovo la porta e uscì.
C'erano della panche in chiesa, Dean e Angela a distanza l'uno dall'altra vi si sedettero stremati, per la tensione, si guardarono negli occhi e si dissero "Che giornatina eh?" all'unisono.
Ancora stravaccati sulle panche Dean e Angela si guardarono attorno, fu allora che il Neo demone notò vicino al portone un sacco di liuta e chiese "che c'è li dentro?" "Solamente bombolette spray, le usiamo per cercare di ridipingere la chiesa, inutile dire che falliamo sempre" "Mmmm....potrebbero tornarmi utili, sai per caso qual'è il posto in città più lontano dallo stagno?" "Ah, il Forchettone del Diavolo, è una collinetta, ci impiccavano la gente nel 1690" "Venite a Lucy's Cleaver, vedrai che ridere..." disse sarcastico Dean "...comunque, ci potrebbe tornare utile, io farò in modo che la 'pacifica' gente del villaggio sia radunata tutta lì per domani, e mentre questi, se ci cascano, rimangono sul posto, noi accompagneremo Polpus allo stagno" "Sembra un piano" Disse Angela.
Era tardi, ma la notte nascondeva meglio la moto di Dean che sfrecciava verso il centro città con il centauro a bordo, erano passati ben 40 minuti da quando era partito, anche perché a metà strada si accorse che aveva bisogno di una scala ed era dovuto tornare alla chiesa per procurarsene una e legarla alla moto, quando Angela lo aveva visto tornare aveva detto "Già fatto?" "Ehm, no, mi manca una scala, non è che ne hai una?" La Suora gli girò le spalle, abbasso la testa e sconfortata gli indicò un fienile "Sta lì, prendila..." Dean non capì il resto del discorso ma gli parve di percepire "In che mani siamo...ahh...ma chi c'ha mandato il Re, l'apprendista stregone?" Comunque ormai era in viaggio, a tutta birra verso il centro città, al cartello di benvenuto; all'improvviso si senti gasato, forse la velocità, forse la libertà, forse Mamma Lupo che attraversava la strada con i suoi cuccioli e aveva gli occhi grandi come palle da biliardo e fuori dalle orbite nel vedere un centauro demoniaco precipitarsi verso di lei.
"AAARGHHHH....non di nuovo!!!" Urlò Dean frenando, la lupa sembrò quasi rizzarsi su due zampe, agguantare i suoi piccoli e scappare a gambe levate...Ma la moto di Crowley che c'aveva scritto? Venitemi incontro che vi metto sotto? Comunque poco dopo raggiunse la sua meta, il cartello di benvenuto di Lucy's Cleaver, c'era il solito saluto, il numero di abitanti e tutto il resto, ma Dean aveva intenzione di aggiungerci qualche postilla. Salì sulla scala e con lo spray rosso fuoco scrisse "Maledetti bastardi figli di puttana, siamo stanchi dei vostri secchi, vi sfidiamo ad un confronto alle 09.00...." Dean si accorse che, per come aveva scritto, non gli ci entrava la frase, pensò bene di aggiungere "Continua sulla parte posteriore del cartello..." Girò la scala e sull'altro lato scrisse "...Al Forchettone del Diavolo, saremo io, il centauro incazzato di oggi, Polpus la ragazza con la voglia di uccidervi tutti..." In verità Dean non aveva mai sentito Polpus proferire parole d'odio ma l'iperbole ci voleva "...e Suor Angela armata di pugnali e mitragliatori ad accogliervi, non mancate branco di fetenti..." Lo spazio ricominciava a mancare "...Ecc.. ecc...Stronzi!" Tanto per chiudere, avrebbero abboccato sicuramente, non sembravano proprio dei geni.
Tornato alla Chiesa, Dean rinforzò il più possibile l'asse della Dune Buggy, le sospensioni, controllò olio e pressione delle gomme e, alla fine, stremato, andò in una camera che Angela aveva preparato per lui.
Passarono circa 10 minuti da quando Dean si era levato l'imbracatura e si era steso sul letto, la porta si aprì, era Polpus, naturalmente nuda (ma perché non gli avevano insegnato a vestirsi? Demoni del cavolo) che lo guardava con occhi tristi, stringendo il cuscino tra le braccia "Dean, ho paura.." "Di cosa?" rispose Dean "Di domani, sono anni che mi parlano di dover ascendere, ma non sò, farà male? Sarò uguale a prima? Potrò continuare a giocare con le Suore?....anche se Suor Anne non la trovo più" Gulp, deglutì Dean prima di fargli cenno di sedere accanto a lui, lei ci mise un attimo, era già al suo fianco, tremava e il maggiore dei Winchester le carezzò la testa dicendole "Non devi aver paura, il cambiamento non è male, nella vita si deve cambiare..." Dean pensava al suo ultimo cambiamento e rabbrividì "...e poi, ci siamo io e Suor Angela, ci assicureremo che non ti succeda nulla." Più che altro ci sarebbe stato attento lui, Angela la voleva vedere sputare fuoco e fiamme "Quindi, non temere ragazza mia, andrà tutto bene" "Ma..ma..ho ancora un po' di paura, posso restare a dormire con te?" Cielo, una ragazza ventenne tutta nuda, voleva dormire con lui, non poteva certo farsi prendere dai bassi istinti, era troppo gentile ed ingenua "Ma certo, fai la brava, non aver paura e dormi sogni tranquilli" "Grazie Dean, ti voglio bene" e lì partì la tragedia, la ragazza si fiondò su di lui con tutti i tentacoli, sembrava di essere tra le spire di un serpente, la forza che produceva Polpus lo spinse supino mentre lei sorridente, con una lacrimuccia al viso, si addormentò candidamente, sarebbe stata una lunga notte.
E venne la mattina, la porta si spalancò, era Angela che, con quanto fiato aveva in gola, urlava "Polpus, dove sei?" Dean sobbalzò, per quanto poteva, era legato stile salame dai tentacoli di Polpus. Polpus sobbalzò e divenne rossa in volto, lasciò la presa e scappò via in fretta e furia, finalmente poteva respirare tranquillamente ma non si accorse del pericolo mortale....Suor Angela con una mannaia in mano lo guardava con occhi iniettati di sangue e gorgogliava "Cosa hai fatto alla mia Polpus, se l'hai sfiorata solo con un dito, Prima Lama o meno ti caverò gli occhi dalle orbite!" "Tutto bene, tutto bene, non è successo nulla, lo assicuro, la ragazza aveva solo un po' di timore, l'ho tranquillizzata" E zitto, zitto...quatto, quatto Dean fece la sua uscita mentre Angela rimaneva a fissare la stanza emettendo vapori color rubino dalla bocca.
Fecero colazione, a base di hamburger e waffle, tutta roba iperproteica che a Dean piaceva da matti, ma che non pensava fosse la dieta giusta per Polpus, Va da sè che la ragazza non aveva un filo di grasso, forse aveva un metabolismo parecchio accelerato. Dopo mangiato era venuto il momento della vestizione, infilare Polpus dentro l'armatura si rivelò più arduo del previsto, lei ci entrava benissimo ma ogni tanto schizzava fuori un tentacolo da una parte o da un'altra e poi c'era il problema della fessure, l'armatura ne aveva parecchie e vennero coperte con del panno carta attaccato con lo scotch da pacchi, alla fine la povera Polpus avrebbe fatto pena ad una mummia dentro un sarcofago "Dobbiamo permetterle di respirare" disse Dean e l'umanissima Angela gli lasciò aperto un buchetto striminzito, ma ogni tanto si sentiva un rantolo che più o meno diceva "Muoio, stò facendo la sauna, mi sciolgo, mi sciolgo, mi volete cuocere in forno?" La Demon Suora, per niente pietosa questa mattina, le diede un colpo sulla spalla e l'armatura cadde per terra KA-TLANG, BA-TLANG "AIHOOOOOOOOOOOO!!!!!!" urlò Polpus, Dean squadrò Angela e disse "Non si deve sporcare, deve viaggiare (non si sa perché) nuda, ma va benissimo se si riduce ad un ammasso di carne sanguinolente?" La Suora si proferì in mille scuse, a dirla tutta disse solo "mi dispiace" ma fece bene a stare zitta perché, per rimettere in piedi Polpus, ci volle mezz'ora e il tempo cominciava a stringere.
Dean, che aveva sempre delle brillanti idee (A detta sua), sostenne che bisognava essere più leggeri possibili e quindi alla guida dell'auto doveva esserci Angela, mentre lui le scortava in moto nel caso ci fossero sorprese, lei annuì ma protestò un attimo quando lui le disse "In bikini, via quella palandrana pesante, più leggeri, più leggeri" Lo disse con un sorrisetto niente affatto sincero ma la Suora obbedì. E via, accompagnare e far sedere Polpus fu una fatica immane e con quella tuta borchiata Dean patì un caldo infernale (E lui sapeva bene di cosa parlava) ma l'impresa fu resa più piacevole dalla vista vicina vicina delle rosee carni di Angela, aveva davvero tutte le cose al posto giusto e viaggiava con un reggipetto sexy e un tanga "Ma vestono tutte così le Suore?" Si chiese Dean, dopodiché si rivolse a Polpus "Tutto bene?" "Se continua così, mi spariscono pure i tentacoli, si scioglieranno!", Bisognava fare in fretta.
Misero in moto, la macchina sembrò faticare un poco all'inizio, ma poi partì, Dean la seguì a ruota controllando il paesaggio circostante, passarono circa venti minuti quando Angela gli gridò "Ci siamo quasi, dopo quella collinetta c'è lo stagno!" "Bene, meno mal...." Improvvisamente Dean vide che sulla collinetta di fronte a loro si palesarono almeno un migliaio di persone "Ma che cazzo ci fanno qui? Li ho deviati dall'altra parte della città!!!" Angela sgranò gli occhi " Ma oltre che bruti sono pure analfabeti?" "E che ne so io! Ho scritto di incontrarci al Forchettone del Diavolo, mica qui!" Lei sgranò ancor di più gli occhi "Al Forcone, non al Forchettone, il Forchettone è questa collina qua!" "Ma io ho capito bene, hai detto Forchettone!" "No! Ho detto Forcone!!! Maledizione a te!" Dean prima pensò "Ma che città del cavolo da una parte c'hanno la collina Forchettone e dall'altra la collina Forcone, la fantasia al potere eh?" e poi si rese conto che, chiunque sbagliasse, avevano davanti dei contadini che ci leggevano benissimo, leggevano anche i cartelli dalla parte opposta e che erano puntuali come un orologio svizzero, Polpus disse "Aiuto, muoio...."
Dean fece cenno ad Angela di proseguire, agli onesti 'indemoniati' cittadini ci avrebbe pensato lui, non per nulla si era portato dietro due mitragliatrici che il Mercante aveva lasciato per terra prima di trapassare così repentinamente. Corse verso di loro e, a mano a mano che si avvicinava, notò che stavolta oltre i soliti secchi avevano anche machete, qualche pistola e quelle che sembravano scimitarre (Negli U.S.A a brandire scimitarre? Che ci fosse anche una porta spazio tempo da qualche parte?), ma tutto questo non lo spaventava, era un Demone dopotutto, e via a sgommare ed impennare davanti alla gentaglia col mitra alzato, siccome era dannatamente cattivo....cominciò a sparare colpi in aria, la folla un po' rimase basita ed indietreggiò ma durò poco, si rifecero avanti anche se con più cautela. Dean cambiò strategia, sparò alle gambe dei fottuti cittadini, ne stese almeno una ventina al primo giro, poi virò indietro, si rifece avanti e li inzaccherò del fango provocato dalle sgommate precedenti, i bastardi indietreggiarono di nuovo, il fango li aveva presi anche negli occhi. A forza di andare avanti così, la gente indietreggiava sempre più, tra una sventagliata di mitra e una spruzzata di fango; nel frattempo Angela e Polpus si stavano avvicinando, bisognava fare alla svelta e Dean cambiò ancora strategia, Demone o non Demone avrebbe sparato ad altezza Uomo, prese la mira, premette il grilletto e....NIENTE...ripremette il grilletto e ancora NIENTE, aveva finito i proiettili, la prese bene, mollò i due mitragliatori, lasciò il manubrio, alzò le braccia al cielo e urlò "Ma chi è che ce l'ha con me?", la gentaglia sembrò ascoltarlo perché in risposta riparti il loro "Eh eh eh...eh eh eh" Fu allora che Angela gli gridò "Stiamo arrivando... liberaci la strada!!!" e Polpus continuò "E scusa, potresti sbrigarti, avrò già perso 10 chili in questa sauna, scusa eh" Dean riabbassò la testa, si guardò intorno e vide alcuni feriti dalle sue mitragliate, avevano perso i secchi e le spade...."Ah ha" Pensò, era giunto il momento della cretinata scavezzacollo alla Winchester per cui erano diventati famosi i fratelli, acchiappò da terra le lame e le conficcò orizzontalmente nel muso della moto a forma di teschio, sia a destra sia a sinistra, adesso aveva il muso di motocicletta più pericoloso di quelle parti.
Ci voleva coraggio per fare quello che voleva fare, frenò con la ruota davanti, la moto sbandò ma venne controllata e invece si sbalzare Dean in avanti piroettò su se stessa, fu allora che il maggiore dei Winchester riaccelerò cominciando a girare come una trottola, e mentre lo faceva andava avanti e affettava col muso i 'poveri' contadini che cominciavano, pazzi o no, a sudare freddo, erano vittime di una specie di tornado motorizzato con le lame. Angela, seminuda alla guida della macchina, vide la scena, fra un misto di stupore e di eccitazione da brividi alla pelle, non riusciva a credere a quel che vedeva, una trottola impazzita che rimbalzava squartando un gruppetto di contadini fino ad un altro con un rumore simile a SQUASH, BONG, SQUASH, BONG, SCREEEEE, SQUASH e di sottofondo un grido "AIUTOOOOOO!!!!! MA CHI ME L'HA FATTO FAREEEEE!?!?!" Polpus dalla sua postazione non vedeva nulla ma la Suora le disse "Non sai cosa ti stai perdendo figlia mia, che scena, che scena!" "Si sta facendo male qualcuno?..." Chiese Polpus "...Non voglio che si faccia male nessuno" "E' un po' tardi, ragazza mia, non sò se ci saranno morti, ma feriti ne vedo un sacco!".
La strada attraverso la collinetta che portava allo stagno era ridotta ad una palude di ossa e sangue, fra quello dei secchi e quello versato dalla folla... Chi era sopravvissuto al Flipper Demoniaco, convinto o no dalla visione di un Angelo, se l'era data a gambe e finalmente Dean aveva smesso di girare "Pant, Pant, ce l'ho fatta...ce l'ho fatta" Disse Dean mentre la Dune Buggy si era avvicinata e frenava "Tutto bene Dean?" Chiese Angela con gli occhi fuori dalle orbite, si vedeva lontano un miglio che quel bagno di sangue la eccitava, si vedeva anche perché mentre gli parlava si bagnava le labbra con la lingua e poggiava lentamente la mano al petto
"Tutto ok, un minuto per riprenderm...." Dean cadde a terra vomitando tutto quello che aveva in corpo, era una cosa normalissima, ma Angela ebbe uno spasmo di piacere "ma guarda questa figlia di p......." pensò Dean.
Finalmente arrivarono allo stagno, a Dean non parve tutta 'sta gran cosa "Ma siamo sicuri che sia il posto giusto?" "Sicurissima" Rispose Angela mentre delicatamente aiutava Polpus a scendere, la piccola doveva aver passato le pene dell'Inferno in quel forno d'armatura con solo un buchetto per respirare e anche Dean si prodigò per farla uscire con delle cesoie, avevano pensato di usare la fiamma ossidrica ma la povera Polpus sarebbe finita flambé tanto era fortunata. Pian pianino l'operazione 'libera la povera Polpa o si squaglia' ebbe successo e alla fine la ragazza riuscì a respirare a pieni polmoni con grande piacere, ma il suo sguardo si fissò sullo stagno "Andrà tutto bene?" chiese Polpus, Angela tutta contenta e saltellante in reggipetto e mutandine non fece nemmeno caso alle preoccupazioni della ragazza, ma Dean, che nel frattempo si era seduto e ripulito dal sangue dei contadini, fece cenno di sì e aggiunse "Ti ha allevato con cura e amore, non permetterà che ti succeda niente di male" Indicò con la testa la figura della Suora ignuda che ballava "Sarà, ma comincio ad avere qualche dubbio" Polpus abbozzò un sorriso, Angela si avvicinò e disse "UHm. Ecco, adesso sarebbe il momento giusto per bagnarsi nello stagno piccina mia" "Sì, sì, forse è il momento" Rispose Polpus. Nell'avvicinarsi all'acqua un tentacolo sfiorò le cosce di Angela e la ragazzina trasalì fermandosi di colpo, il viso più pallido del solito, gli occhi spalancati dalla paura e girandosi guardò Dean, lui se ne accorse subito e la raggiunse "Che succede? Qual'è il problema?" "Ho visto qualcosa, credo fossi io, ma ero diversa, me lo aspettavo ma non pensavo così..." Deglutì "...Facevo paura, tanta paura e mi è sembrato di vedere Angela ridere e urlare a squarciagola mentre facevo delle cose...delle cose..." Cominciò a piangere a dirotto, Angela non capiva cosa stesse accadendo e inclinava la testa confusa. Dean abbracciò Polpus, la consolò e alla fine staccandola da se, le toccò la base della nuca con una mano e l'accarezzò, come aveva fatto la notte scorsa, sulla testa "Vai tranquilla, Baby, sono sicuro che sono solo sciocche paure, tranquilla, vai!" e le diede una spintarella per farla ripartire, lei non ancora convinta riprese la via dello stagno.
Dean accostò Angela, mentre Polpus andava avanti, e le chiese "Di preciso, come dovrebbe cambiare?" Lei, con un sorriso abbastanza spaventoso gli rispose "Nessuno lo sa con certezza, ma nelle Scritture sataniche si dice che 'Verrà un giorno in cui da uno stagno sorgerà una creatura cerea con ali che sconquasserà l'ordine naturale' e cose simili, non mi aspetto altro che terrore e morte da qui in avanti, per noi Demoni sarà una bella festa" E di nuovo gli sorrise avvicinandosi di più tentando quasi un approccio sessuale. Dean rimase fermo, rigido nel guardare Polpus cominciare a mettere piede nello stagno, non pensava affatto ad Angela e alle sue avance, piuttosto rimuginava tra se e se chiedendosi "Sto facendo la cosa giusta? Mi sto comportando come dovrei? Cosa sono realmente?".
Polpus, alla fine entrò dentro lo stagno, all'inizio sembrò non succedere nulla, poi, un'esplosione abbagliante, dall'acqua s'innalzò una colonna di luce che sembrava toccare il Cielo, Angela rideva, piangeva, saltava, si strusciava, sembrava pervasa da un estasi senza pari che Dean guardava con sguardo distratto, il rito sembrava procedere a buon fine, altri piccoli botti, come fuochi artificiali seguiti da boati più potenti, e alla fine tutto finì, la luce cominciò a dissiparsi e lo stagno sparì come fosse stato prosciugato, Polpus era di nuovo tra loro.
Angela si mise in ginocchio, Dean era sempre in piedi e osservava, Polpus veniva avanti con disinvoltura e alla fine fu davanti a loro, cambiata, molto cambiata.
Polpus disse la prima frase della sua nuova vita "Cosa mi è successo?" Angela si alzò in piedi di scatto, l'ira negli occhi, cosa stava guardando?...CHI ERA QUELLA RAGAZZA COMPLETAMENTE UMANA, SENZA ALI, SENZA TENTACOLI E DAL COLORITO ROSEO!?!?!?! Dean fece un sorrisetto e disse alla ragazza "Allora, è stata così brutta?" "Ho sentito caldo, molto caldo, la luce mi abbagliava e poi..." Smise di parlare perché perse l'equilibrio, non era abituata a stare in piedi senza essere circondata da tentacoli, tutto questo non placò certo Angela che sbraitava "Cos'è successo, siamo stati attenti a non sporcarla, come è possibile, è..è..è...solo umana!!" Dean, finalmente guardò la Suora e con fare disinvolto disse "Forse è un po' colpa mia!! Scusa eh!" Angela parve impazzire "COSA HAI FATTO??? COSA HAI FATTO?!?" "Ascolta Angela, sono un Demone, ma, come diceva Crowley, lo sono da poco e devo farmi le ossa, Polpus mi ha detto cosa ha visto, non mi è piaciuto, non mi è piaciuto per niente e quindi 'casualmente' un dito della mia mano 'sporca' del sangue dei contadini l'ha toccata sul collo" Polpus piangeva dalla gioia e abbracciò Dean, finalmente era tutto finito.
Angela, impietrita, guardava con rabbia i due, pensava agli anni passati ad accudire quella "ragazzetta" per il potere, gli importava poco o nulla di Blades o di quella stupida di Anne, il sogno di poter affiancare un Arciduca demoniaco era andato in fumo. Le mani cominciarono ad allargarsi così come tutto il resto del corpo, le unghie a diventare artigli, in bocca i canini si allungarono, apparvero degli occhi nero pece e il Demone Angela si scagliò con tutta la sua forza verso i due.
Dean non ebbe un attimo di esitazione, allontanò Polpus, estrasse la Prima Lama e quando Angela fu sopra di lui la pugnalò al ventre. La guardò con occhi neri anche lui e la salutò "Ci si vede all'Inferno Angela!" e la Demone cadde come uno straccio bagnato "Va bene, anche questa è andata" Disse Dean, rivolgendosi a Polpus con sguardo dolce, la giovane non sembrava più sorpresa del comportamento di Suor Angela "Ora vediamo di trovarti qualcosa da metterti addosso, che ne dici?" le si rivolse Dean "Sì, certo, mica posso stare sempre tutta nuda".
Tornarono con la moto alla chiesa, Dean a Polpus mise il casco, se cadeva avrebbe potuto farsi male, invece ora, tutta nuda ma con il casco in testa si stava molto più sicuri; a proposito di sicurezza, il fatto che Polpus stesse avvinghiata (sempre tutta nuda) a Dean non lo faceva viaggiare con la dovuta cautela, ogni tanto, quando sentiva un certo tocco morbido alla schiena, perdeva un po' il controllo del mezzo ma, alla fine, i due riuscirono a tornare alla casa base.
Peccato, vestiti per Polpus non ve ne erano, certo non poteva indossare quelli di Anne, più bassa, più grassa, più brutta (ma su questo si poteva passare sopra) e nemmeno quelli di Angela, più alta, più formosa e tutti, anche se si faceva passare per Suora, estremamente sexy, alla fine Dean rimpianse di aver accoppato il mercante, magari poteva tirare fuori un vestito decente da quelle sue dannate maniche, però c'era il problema: se avesse chiesto un anima, che gli avrebbe dato? Strappando un po' qua e tagliando un po' là misero insieme un vestito perlomeno decente, Polpus rideva felice e faceva giravolte mentre Dean la guardava divertito. Era proprio un Demone senza sentimenti.
Ripresero il viaggio e Dean trovò su una cartina una possibile città "Bliss of Splending Glory", un nome una garanzia, e sgommando a tutta velocità raggiunsero il centro cittadino, Dean fermò la moto a pochi metri dalla centrale di Polizia, prese per le spalle Polpus e le disse "Allora, fai come abbiamo pianificato, entri, ti presenti e dici che sei stata rapita da bambina da una setta di adoratori di Satana, non ti ricordi più nemmeno chi siano i tuoi genitori ma 'quelli' ti hanno trattato bene fino a quando non dovevano sacrificarti, il che non è nemmeno tanto falso, dopodiché, nel momento del rito, chissà per quale divergenza, hanno cominciato ad uccidersi l'un con l'altro, questo spiegherà la carneficina in collina, tu allora sei scappata, hai fatto l'autostop e sei arrivata qua...chiaro?" Lui la guardava con sguardo dolce, ma lei annuendo si percepiva che stava per mettersi a piangere "Ma, così, non ci vedremo più? Io voglio rimanere con te!" "No, su, dai Baby, non fare così, devi avere una vita normale, io non l'avrò mai, fai come abbiamo detto e ti assicuro che andrà tutto bene, e chissà, forse un giorno ci rivedremo...sai cosa?" Dean sorrise "Ti regalo la moto e il casco, sono tuoi, così quando vorrai sentirti un po' selvaggia e ricordarti di me salterai in groppa e potrai gridare al vento
BORN TO BE WIIILD!" Lei, ancora titubante, fece per incamminarsi ma Dean la fermò "Aspetta, aspetta...non puoi proprio presentarti ai poliziotti come Polpus..." "E allora come dico che mi chiamo?" Sbatté quelle ciglia scure che erano arrivate dopo la trasformazione. "Uhm...bé...Mary....Mary Singer...che te ne pare?" Alla ragazza parve piacere parecchio e, dopo aver abbracciato Dean, si diresse verso le scale che portavano all'ingresso della centrale. Fu l'ultima volta che la vide, ma sapeva che se la sarebbe cavata alla grande.
Il telefono della cabina telefonica squillava e squillava, alla fine si senti un click "Qui il RE degli Inferi, patti demoniaci decennali, anime in cambio di fortuna e gloria, tutto quel che desiderate al costo di un Anima, ne più ne meno" Dean trasalì per un momento, gli ricordava qualcosa l'ultima frase, ma cominciò a dire "Alza quel culo demoniaco da quel trono e vieni a prendermi, dobbiamo parlare...e voglio che vieni a prendermi in auto, niente teletrasporto e cazzate simili, voglio godermi almeno il viaggio di ritorno, non mi fare arrabbiare, non ti piacerei se mi vedessi arrabbiato" una decina di ore dopo una limousine si accostò ad un palo della luce, ci stava appoggiato Dean che beveva una Birra.
"Allora Dean, com'è andata la vacanza?" Disse Crowley invitandolo ad entrare in macchina, "Vacanza, sì, come no, vuoi che ti dica 'bricconcello' o figlio di puttana?" Ed entrò, fissando con occhio torvo l'autista nel posto davanti che faceva finta di non vedere e non sentire, Crowley spostandosi un po' più sulla sinistra fece posto al Winchester e continuò in modo sarcastico "Ma come, non ti sei divertito?" La Prima Lama saltò fuori in un baleno e si avvicinò al collo del 'Re'. "La prossima volta che mi fai uno scherzo del genere non so se ti risparmio quella che tu consideri vita!" ghigno Dean, ritraendo il coltello "Come ci sei arrivato?" chiese mellifluamente Crowley, "Mi è parso strano che uno con le tue manie di controllo avesse voglia di gestire un Arciduca Demoniaco che, se andava bene, distruggeva tutto ciò che vedeva, mi hai mandato a Lucy's Cleaver apposta, speravi che non essendomi ancora abituato alla mia nuova situazione avrei avuto dei dubbi e avrei deciso secondo coscienza, se ne avevo ancora, sottinteso" Il Demone scrollo le spalle, si accomodò ancor di più e lo fissò "E che fine hanno fatto i miei subalterni?" Dean non rispose, ma cominciò a rimirare la Prima Lama mentre la girava e rigirava, poi diede uno sguardo a Crowley, "Ah, ho perso del personale a quanto pare..." Disse il Re"...va bé, gente che viene, gente che va, che ne dici se sotterriamo per un po' l'ascia di guerra? Ti invito in un localino di tuo gusto, ci sono belle cameriere, si beve e c'è pure il Karaoke" e mentre lo diceva beveva un vino stagionato da chissà quanti anni in un bicchiere di cristallo, Dean girò la testa verso il finestrino, fece cenno di sì e ripensò a questa sua nuova vita, a Polpus e alla sua gentilezza e con la coda dell'occhio intravide, attraverso gli alberi che costeggiavano la strada, un gruppo di Zombie che, lenti lenti, inseguivano un tizio vestito da sceriffo e un ragazzino con un cappello; che cose strane recepiva ora con questi suoi nuovi occhi.