« Ascoltate la mia storia... forse questa è l'ultima occasione. » (Celebre frase pronunciata da Tidus all'inizio del gioco)
« Tutti abbiamo perso qualcosa di prezioso. Casa, sogni, amici. Ma ora Sin è morto finalmente. Spira è di nuovo nostra... L'ultima cosa. I compagni persi, i sogni svaniti, non dimentichiamoli mai » (Yuna, nel discorso finale, si rivolge al popolo di Spira)
Final Fantasy X (ファイナルファンタジーX Fainaru Fantajī Ten?) è il decimo titolo della saga di videogiochi di ruolo alla giapponese Final Fantasy, il primo della serie ad essere approdato su PlayStation 2. Dal punto di vista tecnico questo capitolo segna il passaggio definitivo alla grafica interamente tridimensionale, resa possibile dalle capacità tecniche della PS2. Final Fantasy X è anche il primo titolo della serie a introdurre il doppiaggio sonoro e il primo ad avere un diretto sequel, Final Fantasy X-2. Final Fantasy X era stato inizialmente progettato con l'intento di fornire elementi di gioco online (scartati prima dell'uscita del gioco) ma non era mai stato pensato per essere giocabile soltanto in modalità online. Il gioco rimpiazza il sistema Active Time Battle (ATB) con il sistema "Conditional Turn-Based Battle" (CTB), e usa un nuovo sistema di sviluppo dei personaggi chiamato "Sferografia". Al TGS 2011, Square Enix annuncia a sorpresa la rimasterizzazione in alta definizione di Final Fantasy X per PlayStation 3 e PlayStation Vita in occasione del 10º anniversario dall'uscita di Final Fantasy X. Il gioco ha venduto circa 8.000.000 di copie in tutto il mondo[3]. Ambientato in un mondo immaginario e fantastico di Spira, la storia del gioco ruota attorno ad un gruppo di avventurieri e la loro missione di distruggere il mostro conosciuto come Sin. Il protagonista è Tidus, un giocatore di Blitzball che cerca se stesso su Spira dopo che la sua città natale, Zanarkand, è stata distrutta da Sin. Durante il viaggio, Tidus, insieme agli altri avventurieri, aiuta l'invocatrice Yuna nel suo pellegrinaggio per distruggere Sin.
Trama
La florida e ipertecnologica metropoli di Zanarkand viene attaccata, durante un'importante partita di blitzball, da una titanica entità malvagia. Nel bel mezzo del caos scaturito Tidus, giovane campione di blitzball che stava appunto disputando la fatidica partita con la propria squadra, s'imbatte in Auron, vecchio amico del padre e abilissimo spadaccino, con il quale cerca di fuggire.
Alla fine, rimasti intrappolati su un ponte semi-distrutto, Tidus entra in contatto con la malvagia creatura che lo materializza mille anni nel futuro nell'apparentemente quieto mondo di Spira. Qui, dopo lo spaesamento iniziale, fa la conoscenza di nuovi amici: Wakka, capo di una fallita squadra di Blitzball (lo sport nazionale), Lulu, zelante e procace maga nera, Kimahri, membro della razza Ronso e ripudiato dai propri simili, Rikku, di razza Albhed, ed infine Auron, ritrovatosi come lui nel futuro. Si tratta di cinque guardiani, guardiani dell'invocatrice del posto nonché cugina di Rikku, Yuna. Spira è infatti condannata alla sofferenza eterna da un'entità malvagia, denominata Sin, che compare periodicamente per seminare morte e distruzione; solo l'invocazione suprema può placare la sua ira ed è richiamabile dagli invocatori al termine di un lungo e faticoso pellegrinaggio durante il quale vengono supportati e aiutati dai guardiani e dalle invocazioni minori.
L'invocazione suprema prevede il sacrificio dell'invocatore che la esegue. La sconfitta di Sin dà inizio ad un periodo di calma denominato "Bonacciale". Yuna, come invocatrice di Besaid, la località in cui si ritrova Tidus, ha appunto il compito di portare a termine il pellegrinaggio e liberare Spira dal male. Secondo la religione Yevonita (unica religione di Spira), Sin è la punizione che il Dio Yu Yevon ha inflitto all'umanità per aver usato impropriamente le macchine: creando apparecchiature in grado di svolgere il lavoro degli umani dando loro il tempo per oziare, ma soprattutto quelle di carattere prettamente militare,con le quali in passato avevano quasi distrutto Spira, causando, secondo Yevon, la comparsa di Sin. La razza Albhed è l'unica ad usare ufficialmente macchine belliche su Spira, ed è infatti malvista da tutte le altre popolazioni.
Tidus si unirà quindi al gruppo composto da invocatrice e guardiani col duplice compito di aiutare Spira a liberarsi da Sin e di scoprire un modo per tornare al proprio tempo. Il viaggio fa nascere l'amore fra Yuna e Tidus, ma con il proseguire del viaggio quest'ultimo scopre che è un amore destinato a finire col sacrificio di Yuna. Tidus non si dà per vinto e cerca in tutti i modi di sconfiggere Sin senza l'aiuto dell'Invocazione Suprema. Alla fine si scoprirà che il credo Yevonita è solo una bugia, Yu Yevon infatti, un invocatore impareggiabile del passato è ormai soltanto un mostro che, adesso, ha il solo scopo di continuare ad invocare e lo fa proteggendosi con una corazza, quella corazza non è altri che Sin, quando Sin viene distrutto Yu Yevon usa l'eone supremo a suo vantaggio per crearne uno nuovo durante il Bonacciale. Quando Yunalesca, la prima che sconfisse Sin, ormai uno spirito-mostro, dice a Yuna una volta finito il viaggio che dovrà sacrificare non solo la sua vita ma anche di una persona molto cara a sua scelta che faccia da intercessore, lei scelse suo marito, Braska (padre di Yuna) scelse Jecht (padre di Tidus) che si offrì volontario.
Il gruppo di Tidus però non accetta questo sacrificio e insieme combattono Yunalesca dicendo che troveranno un modo per battere Sin, alla fine vi riescono e l'evocazione suprema non esiste più. Prima il gruppo combatterà Sin a parti, togliendogli prima le braccia e danneggiandogli la schiena, dopodiché vi è uno scontro frontale con Sin, una volta sconfitto il gruppo entra nel corpo a cercare Yu Yevon.
Dopo aver sconfitto Seymour (un invocatore molto popolare invaghito di Yuna e che tenta ripetutamente di sconfiggere la squadra) per l'ultima volta incontrano Jecht, Tidus dirà finalmente a suo padre di odiarlo, non sorprendendo minimamente il genitore che dirà che è inutile parlare, perché fra poco dovrà per forza trasformarsi ed affrontarli. Battuto anche lui bisogna affrontare Yu Yevon dall'interno.
Prima dello scontro Tidus rivela ciò che ha scoperto nel suo viaggio, ovvero che sparirà una volta vinta la battaglia, poiché lui come gli altri abitanti di Zanarkand e Zanarkand stessa, non è altro che un sogno degli intercessori per tenere vivo il ricordo della grande città delle macchine, in realtà distrutta 1000 anni prima, Yu Yevon è la radice della ragione per cui gli intercessori continuano a sognare, una volta sconfitto lui essi potranno finalmente riposare e Tidus sparirà. Auron a sua volta non dovrebbe essere vivo, in quanto è solo un non trapassato poiché venne ucciso da Yunalesca dopo aver tentato di attaccarla perché aveva spinto Braska e Jecht a morire, procurandogli anche la cicatrice che possiede al volto. Chiederà poi a Yuna di trapassarlo. Alla fine Yuna non accetta che Tidus debba andare e cerca di fermarlo, finendo però solo per attraversare letteralmente il suo corpo, lei confesserà di amarlo e Tidus l'abbraccerà alle spalle tornando tangibile per un po', i due non parlano e si godono l'ultimo istante assieme, prima che lui torni solo spirito per poi lanciarsi verso il mondo degli spiriti, battendo il cinque a suo padre.
Fonte: WIKIPEDIA