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    PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE


    APUMA
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    PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE - Pagina 2 Empty Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE

    Messaggio Da APUMA Mar Feb 10, 2015 9:42 am

    Kakashi Hatake (Naruto)
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    « Ora ti mostrerò una tecnica che non ho copiato da nessuno ma che è frutto del mio allenamento... il Taglio del Fulmine! »
    (Kakashi Hatake a Zabuza Momochi)

    Kakashi Hatake (はたけ カカシ Hatake Kakashi), soprannominato il Copia-Ninja (コピー忍者のカカシ Kopī Ninja no Kakashi) e Kakashi dello Sharingan (写輪眼のカカシ Sharingan no Kakashi) è un personaggio immaginario della serie manga ed anime Naruto, scritto e disegnato dal mangaka Masashi Kishimoto. Il cognome del personaggio (Hatake, はたけ) significa letteralmente "campo coltivato", mentre il nome (Kakashi, カカシ) "spaventapasseri".

    Diverse riviste specializzate in anime e manga hanno espresso critiche positive sul personaggio apprezzando la sua personalità e il suo sviluppo durante la serie. Kakashi è molto popolare; T.H.E.M. Anime Reviews ha rivelato che la serie potrebbe essere rinominata proprio "Kakashi". In Giappone e nel resto del mondo, Kakashi è un personaggio estremamente popolare soprattutto nelle classifiche di preferenza pubblicate da Shōnen Jump, ma anche in vari sondaggi.
    Kishimoto ha rivelato che se egli dovesse creare una storia supplementare con un personaggio con caratteristiche differenti, sceglierebbe Kakashi.

    Creazione e sviluppo
    Durante la scelta del cognome, Kishimoto decise di utilizzare "Hatake" che, nella traduzione letterale in italiano, è "campo coltivato", mentre per quanto riguarda il nome, l'autore scelse "Kakashi" ovvero spaventapasseri. A volte nel manga compaiono proprio alcuni spaventapasseri, ad esempio nello scontro tra Kakashi e il team 7 e sulla copertina del terzo volume. Kishimoto ha affermato che in origine il nome del personaggio doveva essere "Enoki", poi scartato in favore del nome finale.
    Masashi Kishimoto aveva pensato di inserire un breve cameo di Kakashi nel secondo capitolo del manga ma, dopo aver parlato con il suo editore, decise di inserirlo nel terzo. Nella storia scartata, Naruto tornava a casa e incontrava per la prima volta Kakashi sulla soglia della sua porta. Questo Kakashi ideato da Kishimoto manteneva tutti gli aspetti dell'originale perfezionato in seguito, ma era molto provocatorio e sinistro.

    La maschera
    Kakashi indossa sempre una maschera che gli copre il volto fin sopra il naso, e non è mai stato visto senza di essa: durante un episodio filler della prima stagione Naruto, Sasuke e Sakura fanno di tutto per levargliela, ma alla fine quando ci riusciranno rimarrando delusi nello scoprire che sotto di essa ve n'è un'altra identica. Inoltre, Kakashi porta il coprifronte di sbieco in modo da coprire l'occhio sinistro (quello con lo Sharingan). Del volto di Kakashi dunque normalmente rimane visibile solo l'occhio destro e poco altro.

    Il volto di Kakashi è spesso un oggetto di discussione di numerosi omake di Masashi Kishimoto; in uno di questi, i cani invocati solitamente da Kakashi tentano di ricordare il volto del loro compagno, ma si accorgono che ognuno di loro ricorda una versione differente del volto del Ninja Copiatore.

    Personalità
    Da bambino, più precisamente dopo il suicidio di suo padre, Kakashi iniziò a seguire rigidamente i precetti ninja, in particolare quello secondo cui il successo della missione viene prima della salvezza dei compagni di squadra ed il rispetto di tutte le regole. Dalla morte dell'amico Obito, avvenuta durante una missione, Kakashi cambiò, diventando più simile a quest'ultimo sotto alcuni aspetti, soprattutto considerando di più il lavoro di squadra, motivo per il quale sottopone i suoi allievi al test dei campanelli. Nonostante questo cambiamento, rimane sempre un tipo piuttosto solitario, calmo e, nonostante la sua brillante carriera, non ha mai dimostrato segni di arroganza, dimostrandosi più volte modesto. La sua calma e la sua compostezza lo aiutano molto in battaglia, soprattutto quando si tratta di situazioni terribili, come nello scontro con Zabuza. Inoltre, Kakashi afferma che tutte le persone a lui care sono morte. Ciò che conosciamo della sua vita privata è che trascorre parte del suo tempo a far visita al monumento dei caduti del Villaggio della Foglia dove è inciso il nome del suo compagno Obito.

    Kakashi ha una rivalità con l'amico Gai Maito, ma a differenza di quest'ultimo non ha quasi mai voglia di affrontare le sfide del compagno. Cerca infatti di evitarle ignorandolo o semplicemente rifiutandosi di partecipare. Finora le sfide tra i due sono 101 (50 vittorie per Gai e 51 per Kakashi). Le prove scelte da Kakashi sono sempre banali e veloci da fare, tra queste vi è la morra cinese e la corsa; Gai va invece molto orgoglioso di ognuna di queste vittorie.

    Kakashi ha molti hobby, come lui stesso afferma nel quarto capitolo del manga. Ma tra tutti i suoi passatempi, quello preferito dal personaggio è certo la lettura della serie Il paradiso della pomiciata, un libro per adulti scritto da Jiraiya, un bestseller nel mondo di Naruto. Kakashi lo legge principalmente mentre si sta allenando o mentre parla con i suoi allievi. Più avanti nella serie legge i sequel La violenza della pomiciata e Le tattiche della pomiciata. Quest'ultimo gli viene regalato da Naruto al ritorno dagli allenamenti con Jiraiya.
    Fonte: WIKIPEDIA
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    Messaggio Da APUMA Ven Feb 13, 2015 3:37 pm

    REI (Hokuto no Ken - Ken il Guerriero)
    [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

    Rei (レイ) è uno dei personaggi principali della prima parte del manga e anime Ken il guerriero di Buronson e Tetsuo Hara. È il secondo guerriero di Nanto a comparire nella saga, dopo Shin, e il primo a essere presentato come membro di questa scuola.

    Il personaggio
    Rei (detto anche L'uomo di Nanto nella serie televisiva italiana) appartiene alla Sacra Scuola di Nanto ed è maestro dello Stile dell'Uccello d'Acqua; è protetto dalla Stella del Dovere: il destino di Rei è dedicare la sua vita al dovere, un destino che ha sempre accettato e seguito senza rimpianti.
    È stato grande amico di Shu; in seguito strinse una grande amicizia con Kenshiro, del quale è stato, insieme a Mamiya, compagno di viaggio per lungo tempo.

    Inizialmente si presenta come un guerriero spavaldo e sarcastico, sempre pronto a stare con il più forte per restare vivo fino a quando non troverà l'uomo con sette cicatrici sul petto, il cui carattere estroverso stride con quello del tetro Kenshiro. È solo apparenza: il cuore di Rei è oppresso dal dolore per la perdita dell'amata sorella Aily e il suo unico pensiero è la vendetta. Maschera le sue sofferenze con una falsa allegria e si prende gioco dei suoi avversari: memorabile la sua prima apparizione, quando getta via teatralmente il mantello con cappuccio e motteggia i predoni che lo avevano scambiato per una donna, prima di ridurli in pezzi e appropriarsi dei loro viveri.

    Alla ricerca della sorella, per un certo periodo diventa compagno di viaggio di Kenshiro e Mamiya; resta affascinato da quest'ultima per la sua bellezza e nutre nei suoi confronti un senso di protezione pensando che una donna non debba combattere. Col tempo diventerà il più caro amico del maestro di Hokuto e s'innamorerà, ricambiato, della giovane.

    Il suo unico punto debole resta la sorella Aily, che se si trova in pericolo, lo fa diventare incapace di ragionare con lucidità esponendolo anche a dei rischi.
    Fedele fino all'ultimo al suo dovere, Rei aiuterà Kenshiro contro Raoul, il temibile Re di Hokuto, e morirà dopo aver vendicato l'onore dell'amata Mamiya.

    Storia
    Rei compare nella saga poco dopo la morte di Shin. Al momento della sua apparizione Rei ha un solo pensiero: trovare l'uomo che ha trucidato la sua famiglia e rapito sua sorella Aily, un misterioso uomo con sette cicatrici che rappresentano la costellazione dell'Orsa Maggiore sul petto. Per farlo sarà disposto a schierarsi sempre con il più forte. In un primo momento fa un patto con alcuni membri del Clan della Zanna (Famiglia Cobra nella versione italiana) per riuscire ad infiltrarsi nel villaggio e prenderne possesso. Poi, dopo aver visto all'opera Kenshiro decide di unirsi a lui per difendere il villaggio. Qui incontra Mamiya e si accorge della sua bellezza. Dopo aver scoperto che la donna è arrivata a sacrificare la vita del fratello minore pur di non mettere a repentaglio la sicurezza del villaggio, affronta la famiglia Cobra per recuperare il medaglione di Ko e restituirlo alla sorella. Rei non vuole che Mamiya combatta facendole notare la sua condizione di donna, ben differente da quella di un soldato. In seguito, insieme a Kenshiro e a Mamiya si batterà contro i giganteschi selvaggi del Clan della Zanna per salvare il villaggio di Mamiya dai loro continui attacchi. Durante tale missione ritroverà l'amata sorella, rapita proprio dai membri del clan per ricattarlo e viene così costretto a combattere contro Kenshiro. Nonostante Ken pensi solo a difendersi, i colpi di Rei sono poco convinti siccome non vuole uccidere il suo amico, ma poi i due adottano un espediente facendo credere di essersi colpiti ed uccisi a vicenda per poi sorprendere i loro nemici. Una volta sgominato il Clan della Zanna e riportata Aily al villaggio, Ken le fa riacquistare la vista, ma rivela anche a suo fratello di avere sette cicatrici sul petto. Rei però ormai è riconoscente a vita nei confronti di Kenshiro e non crede che sia lui il rapitore della sorella. Solo in seguito scoprirà che il rapitore di lei non era altri che il crudele fratello adottivo di Ken, Jagger, che si spacciava per lui per screditarlo e durante il viaggio del maestro di Hokuto alla ricerca del fratello, è lui a prendersi cura di Bart e Lynn. Quando quest'ultima scappa dal villaggio alla ricerca di Kenshiro, egli è in ansia e fa di tutto per ritrovarla, affermando di non perdonarselo se dovesse esserle successo qualcosa. Giunto al villaggio dei miracoli alla ricerca di Lynn, riconosce Nevada, amico di Amiba, con il quale ha appreso i rudimenti della tecnica Nanto e capisce l'inganno perpetrato da quest'ultimo spacciatosi per Toki, un altro fratello di Ken, per cui irrompe nello scontro tra Amiba e Kenshiro, uccidendo Nevada e rivelando la verità.

    Rei decide di rimanere al fianco dell'amico Kenshiro nel suo viaggio, restando suo inseparabile compagno e accompagnandolo alla prigione di Cassandra per liberare Toki, affrontando le guardie della prigione, i giannizzeri del Re di Hokuto, nonché i Kamikaze del Re. Una volta trovato Toki, resta sorpreso dalla sua tecnica e comprende il motivo per il quale il Re di Hokuto non vuole che i due fratelli si incontrino. Subito dopo aver liberato Toki, il quale rivela loro che il Re di Hokuto è Raoul (fratello maggiore proprio di Toki, Jagger e Kenshiro), Rei accompagna Ken alla ricerca di cibo ed un mezzo di trasporto per il fratello, ma i due finiscono con il trovare una città distrutta dall'esercito di Raoul. Preoccupato per il villaggio di Mamiya, che si trova nella stessa direzione presa dall'esercito, corre al villaggio per proteggere Aily ed i ragazzi. Di notte durante il tragitto alcuni uomini di Raoul tentano di fermarlo; Rei, dopo aver avuto la meglio su di loro vede la Stella della Morte, inconsapevole che chi riesce a vederla morirà in breve tempo. Il giorno successivo incontra Bart che vaga per il deserto, ferito ad una spalla da una freccia, che gli conferma che l'esercito del Re di Hokuto ha assalito il villaggio. Preoccupato per sua sorella, Rei riesce a giungere sul posto appena in tempo per salvare Lynn, la quale lo assicura di aver messo Aily al sicuro. Stupito per la bontà e temerarietà della piccola e grondante di rabbia, Rei affronta ed uccide molti soldati del Re, fermandosi solo all'ordine di Gallon, a capo dell'esercito, di trovare sua sorella Aily per tenerlo buono; ma quando quest'ultima si presenta armata di balestra e pronta a combattere, Rei affronta Gallon riuscendo ad avere facilmente la meglio. Subito dopo però si presenta Raoul in persona, che spaventa anche Lynn, la quale grida a Rei di fermarsi. Ma pur di restar fedele alla sua amicizia verso Ken, il guerriero dell'Uccello d'Acqua decide di affrontare comunque lo spietato Re di Hokuto. Questi, dopo aver respinto un primo attacco solo grazie alla sua aura, rimane colpito dalla forza e abnegazione di Rei, visto che il maestro di Nanto, con il suo Colpo della Compensazione dell'Ultimo Mistero di Nanto è disposto a sacrificare anche la sua vita pur di ucciderlo. Cionostante Raoul riesce a liberarsi di Rei bloccando il volo del suo avversario gettandogli addosso il proprio mantello, senza nemmeno scendere da cavallo.

    La sorte di Rei è segnata: Raoul ha colpito i suoi tsubo con un colpo segreto, lasciando al coraggioso maestro di Nanto solo tre giorni di vita. Nonostante questo, durante il primo scontro tra Kenshiro e Raoul, Rei scaglia una freccia contro quest'ultimo, impedendogli di sferrare un colpo mortale al suo amico. Con le poche forze rimaste tenta di evitare lo scontro tra i due fratelli dichiarando a Ken che non servirebbe a nulla se dovessero uccidersi a vicenda poiché il mondo ha bisogno di lui. Poi implora Toki, giunto anch'egli al villaggio, di impedire al fratello di combattere contro Raoul. Ma quando Mamiya interviene nello scontro tra Toki e Raoul, minacciando il Re di Hokuto con la balestra, Rei implora Raoul di non ucciderla, rivelando definitivamente il suo amore per la donna.

    Dopo che Raoul va via dal villaggio in seguito allo scontro con Ken, Rei cerca di non farsi vedere da Mamiya mentre il suo corpo inizia a dare segni di cedimento, ma ringrazia Ken dicendogli di non sentirsi in colpa per l'accaduto siccome grazie a lui egli è ridiventato un essere umano. Quando scopre che la donna che ama è andata a Medicine City per trovare qualcosa per alleviare il suo dolore, ritenendola in pericolo, parte da solo in suo soccorso. Raggiunto da Ken, i due si recano a Medicine City, dove, dopo aver liberato Mamiya, la insegue nel magazzino delle medicine (questo solo nella serie TV), dove la difende dal guardiano Zorige nonostante il dolore. Poi, dopo che Ken ha sconfitto Galf, a capo di Medicine City, scopre il marchio di Yuda, maestro della Gru Rossa di Nanto, sulla schiena di Mamiya, comprendendo il motivo per il quale la donna amata rifiuta la sua condizione di donna. Rei, dopo aver ascoltato la storia del rapimento di Mamiya e l'uccisone dei suoi genitori, accetta dunque la sua fine e dedica i suoi ultimi giorni a compiere il suo ultimo dovere: uccidere Yuda, colui che aveva rapito e umiliato la donna amata. Insieme a Kenshiro si reca nella città di Yuda e dopo aver eliminato diversi subalterni, trovano ad aspettarli il suo vice Dagar, il quale svela loro che il suo padrone, a conoscenza del poco tempo rimasto a Rei, non si trova sul posto, non amando gli scontri senza profitto. Una volta che Ken si fa rivelare da Dagar il luogo in cui si trova Yuda, i due partono per Buldan (solo nella serie TV, nel manga invece Ken lo riporta al villaggio), dove incontrano un gruppo di ragazzi ai quali gli uomini di Yuda hanno rapito le donne. Insieme a loro si recano nel luogo dove credono si trovi il rivale di Rei, ma quest'ultimo, dopo aver salvato le ragazze, scopre l'ennesimo inganno perpetrato dal suo rivale. Sul posto è presente solo un impostore. Rei dopo averlo eliminato sviene dal dolore.

    Privo di sensi viene riportato da Ken nel villaggio di Mamiya, qui Rei ha l'unico rimpianto di non aver vendicato Mamiya e Toki gli rivela la possibilità di colpire i suoi punti di pressione in modo da contrastare l'effetto debilitante del colpo di Raoul, per poter combattere al meglio delle sue capacità. A prezzo delle più atroci sofferenze il trattamento riesce: Rei, i cui capelli ora sono completamente bianchi, si riprende appena in tempo per salvare Mamiya da alcuni uomini di Yuda e (solo nell'anime) scopre che anche Mamiya ha visto la stella della morte. Ora Rei è pronto per battersi alla pari contro il perfido Yuda, in uno dei duelli più memorabili dell'intera saga.

    Yuda all'inizio mette alla prova il suo stile per appurare se è stato compromesso dal colpo di Raoul, facendogli affrontare due suoi subordinati che vengono inevitabilmente uccisi. Poi (questo avviene solo nel manga), intuendo che la forza di Rei è data dall'amore per Mamiya, gli rivela che la donna amata ha visto la Stella della Morte, per cui la sua battaglia risulta vana. Rei però decide di combattere ugualmente per lei. Durante il primo scontro in volo, Yuda gli provoca una ferita, ma ne subisce anche una al volto arrabbiandosi per il deturpamento della propria bellezza. Innervosito, Yuda sferra un attacco che Rei evita abilmente con un salto provocando una seconda ferita al suo avversario. Evita anche l'attacco successivo e sferra una gomitata al volto di Yuda il quale appare in seria difficoltà di fronte alla superiorità di Rei, ma si ritrova in vantaggio sfruttando il punto debole dello stile dell'Uccello d'Acqua di Nanto: rompe la diga del villaggio ricoprendo il terreno del duello con una fanghiglia appiccicosa. Con le gambe nel fango fino al ginocchio Rei non può più saltare e muoversi agilmente, e Yuda infierisce violentemente su di lui. Kenshiro blocca la perdita della diga e, appena il livello dell'acqua cala, Rei raccoglie tutte le sue forze e spicca uno spettacolare salto, il Volo dello Splendore Bianco, calando in picchiata su Yuda e affondandogli le mani nelle spalle fino al cuore. Yuda, affascinato dall'eleganza della tecnica di Rei, riconosce la superiorità del suo avversario, felice di morire tra le braccia di un uomo in grado di eseguire colpi di così sublime bellezza.

    Questo combattimento convince Mamiya del profondo amore che prova per Rei. Ma il guerriero di Nanto, ormai a pochi minuti dalla morte, rifiuta di corrispondere, per evitare che ella soffra per la perdita della persona amata e le augura di costruirsi una vita felice. Rei saluta tutti prima di entrare nella casa dove passerà i suoi ultimi istanti. Ringrazia Toki per ciò che ha fatto per lui, dice a Bart e Lynn che rappresentano il futuro, saluta per l'ultima volta Kenshiro chiedendogli un giuramento, col quale s'impegnerà a "trasformare le lacrime in sorrisi" e a riportare la luce in quest'epoca buia, divenendo così il salvatore di fine secolo; infine consola sua sorella Aily in lacrime.

    Così, congedatosi dalla sua amata e dal suo migliore amico, Rei si ritira in una stanza a morire in solitudine, perché nessuno assista alla sua agonia, ripercorrendo la sua vita fino ai suoi ultimi istanti in cui sostiene di non aver rimpianto niente, di aver vissuto per gli altri e di morire per gli altri. Poi il colpo di Raoul conclude la sua agonia. La sua salma verrà cremata.

    Film d'animazione
    Rei compare anche nell'OAV Ken il guerriero - La leggenda di Julia dove durante la sua ricerca dell'uomo dalle sette stelle, viene osservato da Julia la quale chiede ai cinque Astri in cerchio di Nanto di catturarlo. Rei, infatti, si imbatte in Shuren delle Fiamme che gli lancia una fiammata, costringendolo ad abbandonare il travestimento che lo fa sembrare una donna. Saltando su un tetto, viene afferrato da Fudo della Montagna che lo blocca, mentre Hyui del Vento minaccia di ucciderlo se dovesse opporre resistenza. Una volta incatenato, Julia (dietro la sua maschera) ha una premonizione sul suo destino e gli consiglia di trovare Kenshiro poiché questi cambierà la sua vita. Prima di morire dona una ciocca dei suoi capelli a Toki, affinché questi la renda all'ultimo guerriero di Nanto come ringraziamento, poiché Kenshiro lo ha reso realmente un uomo migliore.

    Stile di combattimento
    Rei è il maestro del Pugno dell'Uccello d'Acqua di Nanto, uno dei sei stili maggiori della scuola di Nanto. Come la maggior parte degli stili di Nanto, l'Uccello d'Acqua si basa sui calci, sull'agilità dei movimenti e su colpi di taglio in grado di fare letteralmente a fette gli avversari. I movimenti di questo stile sono particolarmente aggraziati e armoniosi: per effettuarli è necessaria una notevole agilità, specie nelle gambe. Molte tecniche richiedono salti simili a brevi e spettacolari voli. L'Uccello d'Acqua è forse lo stile di Nanto con la maggior padronanza di attacchi dall'alto.
    Nonostante il suo stile si basi principalmente su salti e tecniche di gambe, tanto che il suo punto debole è proprio nel dover avere libertà di movimento, nella prima parte della saga Rei combatte in modo differente, restando ben fermo sul terreno e usando principalmente le sue mani taglienti come lame. Quest'incongruenza è probabilmente dovuta al fatto che il personaggio di Rei è nato prima che lo sceneggiatore Buronson diversificasse la scuola di Nanto in vari stili separati.
    Fonte: WIKIPEDIA


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    Messaggio Da DOKURORIDER Ven Feb 13, 2015 3:51 pm

    SOUTHER (Hokuto no Ken)
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    « Non voglio più essere amato, perché l'amore fa solo soffrire! »
    (Souther dopo aver ucciso il suo maestro)

    Souther (サウザー, Sauzā ,Thouzer), traslitterato anche come Sauzer, è un personaggio del manga e anime Ken il guerriero di Buronson e Tetsuo Hara.

    Il personaggio
    È uno degli antagonisti principali della prima serie della saga: insieme a Shin e Raoul, è uno dei principali dittatori del primo periodo successivo all'olocausto, tanto da auto-dichiararsi Sacro Imperatore (聖帝 Seitei).

    Souther appartiene alla Sacra Scuola di Nanto ed è maestro dello Stile della Fenice Mitologica; è protetto dalla Stella della Tirannia, definita anche "del Comando". È il più potente dei sei Sacri Guerrieri di Nanto.

    Storia
    Souther viene trovato ancora in fasce da Ogai, maestro della Sacra Scuola di Nanto. Ogai adotta Souther e ne diventa il maestro; pur non risparmiandogli allenamenti durissimi, non fa mancare al ragazzo l'affetto e l'amore che i genitori gli negarono abbandonandolo.

    Il giorno della prova finale, a Souther viene imposto di combattere bendato contro un misterioso rivale: la tecnica del ragazzo è perfetta e con un unico, magnifico colpo ferisce mortalmente il suo rivale. Non appena si toglie la benda, però, scopre con orrore che l'uomo che ha appena ucciso non è altri che il suo stesso maestro, che lo aveva messo alla prova ma era stato incapace di evitare la sua formidabile tecnica e spiega che anche nella scuola della Fenice di Nanto deve esserci un unico successore come in quella di Hokuto. Ogai muore sereno tra le braccia dell'allievo, ma lo shock per la morte dell'unica persona a lui cara gela completamente il cuore di Souther, che da quel giorno rinnega ogni forma d'amore, per non dover mai più provare quel tipo di dolore.

    Souther cresce e diventa un lottatore spietato ed insensibile. Egli è presente, assieme a Raoul, il giorno in cui Kenshiro, ancora ragazzo, deve affrontare dieci avversari per superare un prova impostagli dalla Scuola di Hokuto. Souther si chiede se Raoul è interessato a far diventare più forte Ken oppure se gli sia solo d'impiccio: intuisce poi che Raoul è interessato alle doti naturali di Ken. Il decimo avversario di Ken è il potente Shu, anch'egli appartenente a Nanto. Shu sconfigge facilmente Kenshiro; quindi Souther, come da regolamento, ne pretende la morte, ma Shu decide di risparmiare la vita del ragazzo e, per placare l'ira di Souther, sacrifica la propria vista, accecandosi con le mani.

    Alcuni anni dopo (all'epoca in cui si svolge il manga) Souther diventa un dittatore come lo stesso Raoul, cui contende il titolo di imperatore del secolo. Souther decide di costruire un'enorme piramide a forma di croce in memoria del suo adorato maestro e per farla si serve del lavoro di bambini che vengono ridotti in schiavitù. Nella serie TV, viene attaccato da tre ribelli armati anche di armi da fuoco, ma Souther mostra un'incredibile velocità scansando il proiettile e ferendo a morte uno di ribelli. Poi, per spingere i restanti due ad attaccarlo, finisce il prigioniero schiacciandogli la testa sotto il suo piede ed uccide i due ribelli rimasti che cadono poi dal dirupo.

    Kenshiro, ormai adulto, decide di porre fine al suo perfido dominio e di affrontarlo in duello. Souther, però, preferisce prima testare le abilità di Kenshiro facendogli affrontare Beiji e Giji e solo dopo che questi due vengono sconfitti si decide ad affrontarlo. Il primo ad attaccare è proprio Souther che avanza senza assumere alcuna precauzione difensiva ne posizioni di guardia e sfiora Kenshiro al volto dimostrado un'incredibile velocità. La difesa di Ken è ottima e non concede all'avversario nessun approccio offensivo, ma ogni volta che si espone per tentare un attacco fallisce e subisce colpi di risposta, cosa che succede tre volte. Ken, però ha ormai imparato ad evitare la tecnica del suo avversario e riesce a sorprenderlo mettendo a segno i Cento Colpi distruttivi di Hokuto al basso ventre. L'attacco si rivela però inefficace e Souther appare invulnerabile ai suoi attacchi, rivelandogli di avere un misterioso segreto che lui chiama "armatura dell'imperatore": è Ken a subire un'atroce ferita sul petto. Ken però non demorde e ripete il tentativo, ma la sua tecnica continua a non funzionare. Kenshiro viene dunque sconfitto da Souther, ferito a morte e rinchiuso nelle segrete del suo palazzo. Riuscirà a fuggire solo grazie al sacrificio di Shiba, figlio di Shu. Souther non mostra alcuna compassione per nessuno: si fa preparare una tavola imbandita con ogni genere di pietanza solo per lui e mangia davanti a bambini affamati solo per poi scaraventare via il tavolo stufo del cibo stesso.

    Poco tempo dopo Souther scopre il nascondiglio dei ribelli e fa infiltrare alcuni suoi soldati al suo interno con la scusa di aver procurato del cibo. Poi, prima di attaccare il grosso delle truppe di Shu, ordina di prendere in ostaggio cento persone tra donne e bambini ed uccidere tutti gli altri. Shu interviene in prima persona e affronta l'imperatore; Souther decide di voler assistere allo Stile dell'Airone Bianco e gli manda incontro diversi soldati, che vengono uccisi con la Posizione della Decapitazione dei Piedi Infuriati. Questi si scaglia contro di lui, infliggendogli un potente affondo che Souther evita spostando solo il volto. Souther, allora, incita Shu a riprovarci decidendo di non difendersi ma tenendo dei bambini innocenti come ostaggio: Shu ha l'occasione di ucciderlo, ma a costo della vita dei bambini. Il combattente cieco ovviamente rifiuta (essendo governato dalla stella della benevolenza) e Souther, ritenendolo un debole vittima dell'amore, gli trancia i tendini dei quadricipiti delle gambe ed ordina di uccidere tutti i restanti ribelli.

    Dopo aver così privato Shu della sua tecnica di lotta ed averlo ripetutamente frustato, Souther lo condanna a morire trasportando l'enorme puntale della sua piramide in cima alla stessa, sempre utilizzando i bambini come ostaggi. Insensibile anche al proprio soldato Riizo, che abbandona la sua postazione chiedendo al Sacro Imperatore di poter solo bendare le ferite del suo vecchio amico, Souther accetta solo se in cambio egli potrà sterminare lui e tutta la sua famiglia. Tra mille sofferenze Shu porta in cima la pietra; nel frattempo Kenshiro, Raoul e Toki (i tre fratelli di Hokuto), giungono sul luogo, rispondendo al richiamo della stella di Shu. Souther non sembra spaventato dai tre maestri di Hokuto, anzi, è pronto ad affrontarli senza esitazione. Prima, però, fa incatenare Shu sulla sommità della piramide e lo fa colpire dai suoi arcieri. Prima che Ken possa aiutare il proprio amico, Souther colpisce al petto Shu con una lancia, facendolo morire seppellito sotto la roccia. Kenshiro, furioso, sfida nuovamente Souther, il quale inizia a salire la piramide andando incontro a Ken. Durante il tragitto però, Lenny, uno dei bambini, memore delle parole di Shu, lo accoltella ad una gamba. Souther, invece di ucciderlo, stupito dal suo comportamento, narra a Ken le vicende della sua giovinezza con il maestro Ogai e di come ha deciso di abbandonare ogni tipo di sentimento.

    Lo scontro tra i due ha finalmente inizio ed è uno scontro senza esclusione di colpi. È Souther ad attaccare per primo, Ken schiva il colpo con la tecnica dell'Airone Bianco di Nanto in onore di Shu ferendo al contempo Souther. Poi, il maestro di Hokuto usa una variante con calci dei Cento Colpi di Hokuto che Souther assorbe tranquillamente. L'imperatore di Nanto carica a testa bassa, e Ken lo blocca affondandogli le sue mani nel torace dell'avversario: Sauzer incorda i suoi pettorali, e massacra di pugni alla testa Kenshiro che non può difendersi con le mani bloccate, cadendo apparentemente esanime.

    Souther inizia a provocare gli altri due fratelli di Hokuto e in particolare Raoul, ma all'improvviso uno dei suoi punti di pressione sula fronte esplode e la sua spalla destra aumenta di pressione sanguigna. Kenshiro rivela di aver scoperto il suo famoso segreto: il motivo dell'immunità alla tecnica di Hokuto è dovuto al fatto che il cuore e l'apparato circolatorio sono disposti simmetricamente al contrario e di conseguenza lo sono anche i punti di pressione. Tale scoperta è avvenuta quando Ken ha affondato le sue mani nel corpo dell'avversario rivelandone il battito cardiaco. Souther, però, non si dà per vinto e, partendo dalla punta della piramide, fa uso del suo colpo più potente (la Croce della Fenice che Vola nei Cieli), l'unico colpo di questa tecnica che prevede una posizione di guardia, utilizzata solo quando ci si trova di fronte ad un nemico di pari forza. Questo colpo rende talmente leggeri che non si può essere toccati da alcun corpo fisico. Kenshiro risponde però con il suo colpo segreto, la Posizione della Distruzione Celeste; a questo punto dello scontro, persino il cielo, iniziando a grandinare, partecipa nello scontro tra i due maestri. Souther si scaglia su Ken che tenta di colpirlo, ma la leggerezza di Souther gli permette di evitarne il pugno e di aprire due ferite sulle spalle del maestro di Hokuto. Un secondo tentativo si conclude allo stesso modo aggravando le ferite di Ken. Poi i due si affrontano in volo parando i rispettivi colpi fino a quando un calcio di Souther non scaglia lontano Kenshiro. Souther tenta un ulteriore attacco, ma Ken utilizza il suo colpo segreto, centrando il corpo di Souther da distanza con solo il proprio spirito combattivo e mettendo in evidenza il suo sistema nervoso e quello circolatorio e, conseguentemente, anche i suoi punti di pressione. Souther non si arrende e, dopo aver richiuso le proprie ferite con uno sforzo, tenta un attacco, ma le sue gambe non gli rispondono più. Egli, determinato fino alla fine, non si tira indietro e, dopo essersi lasciato cadere in avanti, si dà una spinta con le braccia per volare un'ultima volta e scontrarsi con Ken incrociando i propri colpi con quelli del suo avversario, ma non per molto. Souther viene sconfitto da Kenshiro, che lo finisce con colpo della sentenza finale di hokuto, un colpo che uccide senza recare dolore (Ken ha quindi capito la sofferenza provata dal suo avversario).In punto di morte, Souther chiede a Ken perché combatte per amore, sentimento che causa solo sofferenze; Kenshiro gli spiega che esiste anche il calore umano, quello che riceveva dal suo maestro ad esempio e lo abbandona dicendogli di scegliere il posto in cui andare a morire. Al crollo della sua piramide, torna spiritualmente ad essere bambino e dà libero sfogo alla sua fragilità finora repressa, morendo abbracciato alla salma di Ogai, pregando di esser accarezzato da lui come quando era piccolo.

    Nell'OAV Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto Dopo esser stato sconfitto da Ken, in un impeto di orgoglio si colpisce da solo dichiarando che non morirà per mano della tecnica di Hokuto nonostante dopo però si ritiene contento che sia stato Ken il suo ultimo avversario.

    Souther e Raoul
    Nella serie TV Ken il guerriero: la leggenda di Raoul il dominatore del cielo compare anche Souther che, sotto consiglio di Yuda, stipula un trattato di non belligeranza con l'esercito del Re di Hokuto, mentre Yuda con le sue truppe attacca il castello di Raoul. Raoul viene però avvertito del pericolo e corre al castello prima del suo esercito riuscendo a respingere la minaccia di Yuda, ma poi giunge Souther con il proprio esercito, più veloce di quello del Re di Hokuto perché motorizzato e inizia uno scontro tra i due maestri, durante il quale avviene il sacrificio di Sakuya, una delle protagoniste della serie, nel tentativo di fermarli. Lo scontro termina in parità, nonostante Souther tragga vantaggio dal segreto del proprio corpo per affondare i propri colpi: Raoul con un'onda energetica riesce a far perdere a Souther molto sangue, però il Sacro Imperatore provoca una profonda ferita con la Tecnica a Croce nel petto di Raoul. I due decidono quindi di rimandare il proprio scontro in un secondo momento, data l'inutilità di una loro duplice morte. Tutto questo è da collocarsi in un periodo imprecisato poco dopo l'apparizione di Rei nella saga di Ken il guerriero.

    Stile di combattimento
    Lo stile di Souther è davvero originale, in quanto è basato esclusivamente sull'attacco frontale e su un'impressionante agilità e velocità, senza il minimo accenno a difendersi. Souther è maestro del Pugno della Fenice Mitologica di Nanto, la tecnica più potente della Sacra Scuola di Nanto, che non prevede posizioni difensive e si basa principalmente sullo spirito combattivo. Questo consente a Souther di "planare" sul terreno e di essere così leggero da non poter essere intercettato da nessun corpo fisico, quando colpisce in volo.

    Particolarità
    Souther ha la peculiare caratteristica fisica di avere tutti gli organi del suo corpo disposti specularmente rispetto alla norma, anomalia fisiologica realmente esistente e documentata col nome di Situs viscerum inversus. Grazie a questa differenza, anche la disposizione degli tsubo sul suo corpo risulta invertita. Questa caratteristica, che lui chiama "Armatura dell'Imperatore" gli conferisce il vantaggio di essere immune alle tecniche Hokuto basate sui punti di pressione, almeno fino a quando l'avversario ignora il segreto del suo corpo.
    Fonte: Wikipedia


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    Messaggio Da APUMA Lun Feb 23, 2015 3:33 pm

    Trunks adulto (Dragon Ball Z)
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    Trunks (トランクス Torankusu) è un personaggio della serie di manga e anime Dragon Ball, nata da Akira Toriyama. Come per sua madre Bulma e sua sorella Bra, anche il nome di Trunks deriva da un gioco di parole sulla biancheria: in inglese trunks significa "calzoncini da bagno", in contrasto con il ruolo tragico che Trunks ricopre in Dragon Ball Z. Nel manga e nell'anime appaiono due versioni di questo personaggio: una proviene da un futuro alternativo in cui i cyborg hanno sconfitto tutti i guerrieri e conquistato la Terra (Trunks del futuro), mentre l'altro proviene invece dalla linea temporale del presente (Trunks bambino).

    « Devi sapere che Goku non è l'unico Super Saiyan della galassia, ce n'è un altro proprio davanti ai tuoi occhi! »
    (Future Trunks a Freezer)

    Chiamato Future Trunks o Mirai Trunks, è il primo dei due Trunks che appare nella serie manga e anime Dragon Ball, scritto e disegnato dal mangaka Akira Toriyama. Compare per la prima volta nel capitolo 331 pubblicato il 15 luglio 1991 sulla rivista Shōnen Jump. Nelle prime apparizioni indossa una giacca di jeans col simbolo della Capsule Corporation sull'avambraccio e porta sempre con sé una spada; più avanti nella storia indosserà una tuta da combattimento identica a quella di suo padre. Appare come una figura solitaria, sulle cui spalle grava il destino di tutta l'umanità, probabilmente a causa del fatto che è cresciuto praticamente da solo dopo la morte di tutti i guerrieri. Sebbene il dolore per la morte dei suoi cari lo sproni a combattere sempre al massimo, Trunks appare molto spavaldo e avventato a confronto dei più riflessivi Goku e Vegeta, probabilmente a causa dell'inesperienza: ad esempio, nell'affrontare Cell si renderà conto solo dopo un lungo combattimento dei gravi effetti collaterali della trasformazione in Super Saiyan Dai San Dankai, cosa che invece Goku (e Vegeta, anche se non viene mostrato esplicitamente) aveva capito quasi immediatamente.

    Dragon Ball Z
    Nel futuro di Trunks, il mondo è stato messo a ferro e fuoco dai cyborg C-17 e C-18 e Trunks e Gohan sono gli unici superstiti tra i guerrieri, i quali sono caduti uno dopo l'altro nel tentativo di fermare gli androidi (eccezion fatta per Goku, che è deceduto a causa di una malattia cardiaca). Gohan prese Trunks come suo allievo, cercando di farlo divenire un Super Saiyan per poter così sconfiggere i nemici. Gli allenamenti iniziano, ma vengono intterrotti da un nuovo attacco dei robot: Trunks, ancora inesperto, si butta a testa bassa nella battaglia ma viene facilmente sconfitto; per salvarlo, Gohan si pone come scudo tra lui e un colpo energetico, salvando la vita al ragazzo ma perdendo un braccio. Dopo una nuova sessione di allenamento, durante la quale Trunks riesce ad innescare per qualche secondo la trasformazione in Super Saiyan, i due apprendono di un nuovo attacco degli androidi; per evitare che Trunks tenti di intervenire, Gohan lo stordisce con un colpo alla nuca e si prepara ad affrontare il nemico da solo. A causa della menomazione subita però, il figlio di Goku viene facilmente messo al tappeto e ucciso da C-17 e C-18. Rimasto ormai solo, dopo la morte di Gohan per mano dei cyborg Trunks decide di vendicarlo, ma nonostante i duri allenamenti, ancora non riesce ad avere la meglio su i due nemici. A questo punto, sua madre Bulma costruisce una macchina del tempo e manda Trunks in missione per avvertire i guerrieri del pericolo che li attende nell'immediato futuro, e soprattutto, per consegnare a Goku la medicina necessaria a curare la malattia al cuore che lo aveva ucciso.

    Trunks giunge quindi nel passato dove elimina senza difficoltà Mecha Freezer, Re Cold e i loro uomini. All'arrivo di Goku, dato che non lo aveva mai incontrato Trunks decide di saggiare la sua forza: il ragazzo gli sferra vari fendenti di spada, tutti prontamente bloccati utilizzando un solo dito. A questo punto, conscio della potenza del guerriero, si presenta a lui come l'ultimo erede della razza Saiyan, nonché figlio di Vegeta e di Bulma, pregandolo però di tacere su questo dettaglio onde evitare di innescare un paradosso temporale (sapendo del loro futuro figlio Vegeta e Bulma avrebbero potuto decidere di non frequentarsi, non facendo così nascere Trunks). Il ragazzo mette in guardia Goku che dopo tre anni sarebbe morto a causa di una malattia cardiaca e che tutti gli altri combattenti sarebbero stati uccisi da due cyborg. Prima di congedarsi, aggiunge che sarebbe tornato nel passato dopo tre anni esatti per aiutarli.

    Passati i tre anni, Trunks raggiunge i compagni e scopre che a causa del suo viaggio nel passato molte cose sono cambiate: anziché affrontare C-17 e C-18, i guerrieri hanno in realtà incontrato due automi sconosciuti (rivelatisi poi il Dr. Gelo ed il suo assistente), alla "squadra" di C-17 e C-18 si è unito un terzo robot, C-16, e soprattutto i due androidi sono nettamente più potenti di quelli incontrati da Trunks nella sua linea temporale. Raggiunto il terzetto, Trunks insieme a Vegeta, Tenshinhan, Crilin e Piccolo viene facilmente sconfitto e per di più la sua spada va in pezzi al contatto con la coriacea pelle dell'androide. In seguito si allena per un giorno nella stanza dello spirito e del tempo per fronteggiare Cell, ed inizialmente Trunks insieme a Vegeta dimostra di essere nettamente più potente di Cell ma quando il mostro riesce ad assorbire C18, raggiungendo un livello di combattimento altissimo, non c'è niente da fare per entrambi, nonostante Trunks pensasse di essere diventato più forte del padre, potendo raggiungere uno stadio di trasformazione come Super Saiyan superiore al suo in quanto a potenza di Cell. In poco tempo, però, capisce che quella trasformazione è tanto potente quanto inutile, poiché l'enorme aumento di massa fisica e conseguente potenza non serve assolutamente a niente perché riduce troppo la sua velocità, quindi Cell non ha alcuna difficoltà a non farsi colpire (cosa che Goku spiega a Gohan mentre sono nella stanza dello spirito e del tempo). Infatti, come dice Cell, una trasformazione simile non è difficile da fare e ne esegue una a sua volta, sovrastando in forza persino Trunks stesso, rimproverandolo per la sua inesperienza e dicendo che è talmente facile da capire che lo stesso Vegeta l'aveva recepito subito. Dopo queste parole, Trunks capisce che in realtà non aveva superato Vegeta, perché quest'ultimo poteva trasformarsi a sua volta, ma non l'ha fatto perché sapeva benissimo che non sarebbe servito a nulla. Partecipa al Cell Game dove combatte contro i Cell Jr creati da Cell riuscendo ad essere l'unico, assieme a Vegeta e Piccolo a tenerci testa, ma tuttavia viene ucciso da un raggio a sorpresa di Cell, che colpisce casualmente il giovane, e in seguito viene riportato in vita con le sfere del drago. Rimarrà incredibilmente stupito nell'apprendere che dopo la sua morte Vegeta, ben conscio della sua inferiorità, aveva affrontato a viso aperto Cell in preda alla rabbia per la perdita di suo figlio.

    Tornato nel futuro con la macchina del tempo, Trunks uccide facilmente C-17 e C-18 vendicando Gohan e i suoi compagni. Successivamente viene approcciato da Cell al suo stadio base, il quale ha intenzione di eliminarlo per poi appropriarsi della sua macchina del tempo e viaggiare fino all'epoca in cui i due cyborg 17 e 18 fossero ancora integri, onde poterli assorbire. Il piano di Cell è tuttavia previsto da Trunks, il quale dopo averlo ripetuto all'incredulo Cell, lo elimina facilmente con i nuovi poteri acquisiti e ristabilisce definitivamente l'ordine nel suo desolato futuro, inaugurando una nuova era di pace e speranza.

    Poteri ed abilità
    In quanto appartenente alla razza dei guerrieri Saiyan, Trunks dimostra di essere molto più forte dei normali terrestri. Come per suo padre e per tutti i Saiyan, Trunks possiede l'abilità innata dello Zenkai Power: quando riporta gravi ferite in battaglia ma riesce a sopravvivere, aumentano dopo la guarigione forza, velocità, prontezza di riflessi ed "energia spirituale". Alla sua prima apparizione Trunks possiede un livello di combattimento molto elevato: trasformandosi in Super Saiyan sconfigge con estrema facilità Freezer e Re Cold. Passati ulteriori 3 anni torna nel presente per fronteggiare i cyborg, mostrando una potenza ancora superiore alla precedente. I suoi poteri aumenteranno enormemente durante l'allenamento nella stanza dello spirito e del tempo, permettendogli di raggiungere una potenza tale da poter sconfiggere con estrema facilità le controparti future di C-17, C-18 e Cell.

    Trasformazioni
    • Super Saiyan: acquisita in un momento indefinito antecedente alla morte di Mirai Gohan (manga); acquisita a causa della morte di Mirai Gohan (speciale Dragon Ball Z: La storia di Trunks).
    • Super Saiyan Dai Ni Dankai: acquisita durante l'allenamento nella Stanza dello spirito e del tempo.
    • Super Saiyan Dai San Dankai: acquisita durante l'allenamento nella Stanza dello spirito e del tempo.
    • Super Saiyan 3: presente solo nel videogioco Dragon Ball Heroes.

    Fonte: WIKIPEDIA


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    Messaggio Da APUMA Mer Ago 26, 2015 2:43 pm

    KIMO (Touma in Originale) - I Cinque Samurai -
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    Kimo (羽柴 当麻 Hashiba Tōma) è il più saggio tra i suoi compagni. Anche se Ryo è il leader, Kimo è senza dubbio la mente dei cinque samurai. Agisce sempre in maniera ragionata ma allo stesso tempo con determinazione, qualità che i suoi amici non hanno. Le sue passioni sono giocare al computer e a scacchi. I suoi genitori sono divorziati e Kimo vive con il padre, un astronomo che lavora all'università di Osaka. La sua armatura rappresenta il cielo e può generare una bolla che lo protegge dagli attacchi nemici. La sua arma è lo Yumi, un arco agganciabile alla faretra in grado di scagliare una quantità illimitata di frecce. Il potere di Kimo consiste nel concentrare un grande potenziale di energia nella sua freccia per poi scagliarla contro i nemici.

    Attributo: Saggezza

    Colpi
    • Potere del Cielo (超弾動真空波 Chōdandō Shinkūha, Onda del Vuoto): con il suo arco Kimo può scagliare un'infinità di frecce energetiche, dall'enorme potenzialità distruttiva.

      Armatura
    • del Cielo (天空 Tenkū, Etere)
      L'armatura di Kimo, di colore blu intenso, trae il proprio potere dal cielo, dove è stata creata da Ariel. In caso di necessità questa armatura può formare attorno a sé una bolla protettiva che galleggia nell'aria, oltre a respingere gli eventuali attacchi. L'armatura del cielo viene trasmessa di generazione in generazione nella famiglia di Kimo, ma in passato è stata perduta, così la storia dell'armatura, almeno come la conosce il padre di Kimo, non è altro che una leggenda. Comunque Kimo l'ha ricevuta durante una vacanza quando frequentava il secondo anno di medie.

      Armi
    • L'arma di questa armatura è l'arco Arco del Volo Completo (翔破弓 Shūhayumi), agganciabile alla faretra che può scagliare una quantità illimitata di frecce energetiche.
      Fonte: WIKIPEDIA


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    Messaggio Da mory Lun Nov 09, 2015 10:48 am

    TRISTEZZA
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    Tristezza: E' la seconda emozione di Riley a nascere. Inizialmente è poco considerata dalle altre emozioni, poichè ogni volta che tocca la console dei comandi Riley si mette a piangere. Solo alla fine del film si scopre che il suo ruolo è più importante di quello che sembra. 
    cit. Piangere mi aiuta a stare calma ed a non essere ossessionata dal peso dei problemi della vita. Tristezza


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    Messaggio Da APUMA Lun Mar 07, 2016 3:29 pm

    LUCY HEARTPHILIA (Fairy Tail)
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    Lucy Heartphilia (ハートフィリア ルーシイ Rushi Hatofiria) è il personaggio principale femminile del manga giapponese Fairy Tail scritto da Hiro Mashima. Il suo nome è ispirato alla canzone dei Beatles Lucy in the Sky with Diamonds. Entra a far parte della gilda Fairy Tail all'inizio della serie.

    Aspetto
    Lucy possiede un fisico in carne, procace e con un seno molto sviluppato. Possiede dei capelli lunghi biondi e lisci che in base alla saga li sistema in modo diverso, ad esempio, alla sua prima apparizione li lasciava lunghi, durante altre saghe lega alcune ciocche dietro facendo cadere una parte dei capelli davanti. Nell'Anno X792 sembra tenere sempre la stessa acconciatura, ovvero, una lunga treccia rivolta di lato. Ella indossa molti abiti a seconda delle missioni che deve svolgere, oppure quando durante una missione gli strappano i vestiti, Virgo le fornisce abiti del Mondo degli Spiriti Stellari. Il marchio della gilda lo possiede sul dorso della mano destra. Nell'Anno X792 quando dimostra di aver imparato una nuova abilità della sua magia, ovvero, la Star Dress, ella indossa abiti molto simili a quelli che indossano i suoi spiriti stellari. Le sue (presunte) misure sono: seno 89 cm, vita 58 cm, fianchi 87 cm.

    Caratteristiche e personalità
    È molto orgogliosa del suo aspetto, qualche volta se ne vanta dicendo che una ragazza carina come lei non dovrebbe andare in giro da sola. Nonostante questo suo "aspetto negativo", Lucy è una ragazza gentile disposta ad aiutare sempre i propri amici. È molto intelligente, e conosce un sacco di cose. Ama i libri e il suo sogno è quello di scrivere un libro sulle sue avventure da quando è entrata a far parte di Fairy Tail. Le piace il colore blu e rosa. Ama molto cucinare e fare shopping come le altre ragazze della sua età.

    Lucy è molto gentile con i suoi spiriti stellari, ella non li considera semplici strumenti ma dei veri e propri amici. Nonostante ogni suo spirito stellare abbia una personalità diversa e che a volte può dar fastidio a Lucy, tiene molto a loro e non vorrebbe mai sacrificarli, infatti, durante lo scontro contro Jackal, non volle distruggere la chiave di Aquarius per evocare il Re degli Spiriti Stellari. Considera inoltre Aquarius la sua prima amica nonostante quest'ultima sia molto severa e tenda a sgridarla spesso.

    Durante gli scontri si spaventa sempre della forza del nemico o semplicemente del suo aspetto. Nonostante lei dica sempre che vuole scappare, rimane a combattere insieme ai suoi compagni di squadra contro il nemico anche quando esso è incredibilmente forte. Lucy ama molto Fairy Tail e la considera una famiglia ed è pronta a sacrificarsi pur di proteggere i suoi amici. Non ama combattere ma se la situazione lo richiedere tira fuori una grinta da riuscire a sconfiggere nemici molto potenti. Lei critica sempre i comportamenti infantili dei suoi compagni di gilda, ma in realtà è molto legata a loro e si diverte stare in loro compagnia.
    Fonte: WIKIPEDIA


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    Messaggio Da APUMA Ven Set 23, 2016 2:24 pm

    HARAN BANJO (Daitarn 3)
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    E' il protagonista assoluto del cartone animato. Nato su Marte, è fuggito dal suo pianeta natale col corpo base del Daitarn 3 e con una grande quantità di oro, grazie all'aiuto della madre e di un collega di suo padre. E' il figlio del Dottor Haran, il quale aveva creato il primo meganoide, che però era sfuggito al suo controllo, e aveva costruito dal nulla l'impero dei Meganoidi. Banjo prova odio e risentimento verso il padre a causa del suo fatale errore, e infatti la sua azione di distruzione dei meganoidi è volta alla riparazione del danno "paterno".
    Vive in una villa fuori dalla città, dotata delle più moderne attrezzature, costruita grazie all'oro portato da Marte. Inoltre scopriamo in una delle ultime puntate (la 36: "La lotta contro l'irreale") che Banjo aveva un fratello maggiore, morto però nella lotta contro i meganoidi.
    Durante tutta la serie di "flashback" presenti in alcune puntate, nelle quali a poco a poco viene rivelato il passato di Haran Banjo (le più importanti sono: la 12, la 18, la 20, la 27, la 36, e la 37) è stata però riscontrata una lieve contraddizione (niente errori alla "Kenshiro", per fortuna!), dovuta più che altro ad un errore di caratterizzazione del personaggio. Infatti nella puntata 18 ("L'uomo che sparì nella galassia") scopriamo come Banjo riesce a sfuggire, poco meno che ventenne, da Marte e a rifugiarsi sulla Terra a bordo del missile. Nella puntata 27 ("L'Illusionista"), invece, vediamo un Banjo ancora bambino divertirsi davanti al baraccone nel mago, diventato poi meganoide. Essendo il mago terrestre, noi deduciamo che Banjo doveva essere sulla Terra, già a quella età. Un errore di poco conto, comunque.
    Da ricordare infine, il suo carattere di "dongiovanni" (il più delle volte fallito), riscontrabile in non poche puntate.
    Fonte: TvCartoonMania


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    Messaggio Da APUMA Dom Apr 22, 2018 2:29 pm

    Ade (Hercules - Disney)
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    (EN)
    « Is my hair out? »

    (IT)
    « Chi mi ha spento i capelli? »

    Ade (Hades) è un personaggio immaginario, antagonista principale del film Hercules, lungometraggio animato prodotto dalla Walt Disney. È basato sulla omonima figura del dio appartenente alla mitologia greca, signore dell'Oltretomba.

    Caratterizzazione del personaggio
    Il personaggio, pur ispirandosi al dio dell'oltretomba della mitologia greca, nell'adattamento cinematografico, è una rappresentazione notevolmente differente dall'originale: invece di essere un tipo serio e isolato dal mondo umano in compagnia della sua moglie Persefone, è invece ora una divinità sarcastica, istrionica e astuta, tuttavia molto permalosa. Ade è stufo del proprio lavoro, tanto che deciderà di mirare al trono dell'Olimpo e quindi alla sconfitta di Zeus, suo fratello. Nel suo intento sarà aiutato dalle Parche, che riuscirà a persuadere a rivelargli il futuro, dai suoi due scagnozzi Pena e Panico e dai possenti Titani, raffigurati nel film come quattro rozzi e stupidi giganti rappresentanti ciascuno un elemento della natura, e non come i parenti di Zeus.

    Come altri cattivi della Disney, Ade dimostra di essere un ottimo oratore e un eccellente ingannatore: è un dio irascibile, scaltro, astuto e molto abile nel tessere piani e convincere le persone a fare il suo volere tramite frasi lunghe ma veloci, elaborate e convincenti. È un chiacchierone, un uomo d'affari e, occasionalmente, un adulatore. Odia il fratello Zeus, il quale gli ha rifilato l'incarico di dio della morte, che Ade non gradisce poiché è un lavoro a tempo pieno, mentre tutti gli altri dei possono spassarsela sull'Olimpo. Tende a perdere la pazienza facilmente e a lasciarsi andare a violenti accessi di rabbia, salvo poi tornare calmo e composto.

    Biografia del personaggio
    Ade appare durante i festeggiamenti per la nascita del piccolo Ercole, dove capisce che con la nascita del piccolo esso rischia di perdere definitivamente la possibilità di diventare re degli dei. Perciò, andandosene dalla festa, si ritira nell'Oltretomba per chiedere aiuto alle Parche, le dee custodi dei fili della vita e degli eventi passati, presenti e futuri. Dopo un iniziale rifiuto, accettano di aiutarlo e gli rivelano che un giorno, dopo esattamente diciotto anni, il fratello sarebbe caduto e lui lo avrebbe rimpiazzato; ma Atropo lo avverte per un fattore inaspettato: se Ercole avesse combattuto, per lui non ci sarebbero state speranze. Perciò, mirando allo "spruzzetto di sole", decide di mandare i suoi due diavoletti lacchè, Pena e Panico, a rapirlo, a somministrargli una pozione che lo avrebbe reso mortale e, infine, ucciderlo. I due riescono a rapirlo e fargli bere il liquido, ma spaventati da due esseri umani in arrivo, non riescono a dargli l'ultima goccia, permettendo al semi-dio di non perdere la sua forza sovrumana. Anni dopo, poco prima che la profezia si avveri, Ade, all'oscuro dei fatti, ha alle sue dipendenze Megara, una ragazza che, per salvare la vita del suo fidanzato, vendette l'anima al dio, ma purtroppo il suo ragazzo la tradì così che ella fu costretta a rimanere sua schiava. Scoprendo che il nipote è vivo, Ade decide di usare Megara come esca per riuscire ad attirarlo in trappola, e nel frattempo gli manda addosso tutti i mostri degli Inferi, che vengono però puntualmente sconfitti.

    Divenendo celebre a tutti, Ercole sembra invincibile, ma Ade capisce astutamente che il punto debole del nipote è proprio "Meg" e catturandola, si assicura con un patto di un giorno la forza del ragazzo, ottenendo il tempo per liberare i Titani. Lo fa ed assale l'Olimpo, schiavizza gli dei ed intrappola Zeus in un blocco di roccia. Ma proprio quando Ade sta per festeggiare la sua vittoria arriva Ercole, che grazie al sacrificio di Megara ha riavuto la sua forza poiché Ade non ha rispettato il patto: la profezia si avvera. Infuriato per la sconfitta, Ade si dirige nell'oltretomba e raggiunto da Ercole, viene costretto a mostrare il luogo dove l'anima della ragazza sarebbe dovuto stare eternamente: il "Fiume della Morte". Ercole, con un gesto estremo di eroismo, la salva, divenendo nuovamente un dio e con un suo super pugno, scaraventa il perfido Ade nel vortice cadaverico dove alcuni corpi morti lo trascinano negli abissi (sotto lo sguardo non troppo dispiaciuto di Pena e Panico).

    Poteri e abilità
    Una caratteristica di Ade che salta subito all'occhio è la pirocinesi: proprio come Malefica riesce a controllare perfettamente il fuoco, infatti è sempre avvolto da fiamme blu, che diventano rosse quando si arrabbia. Può usarle anche in battaglia sotto forma di raggi e palle di fuoco, oppure provocando un'immensa esplosione inceneritrice, come fa quando Pena e Panico lo fanno arrabbiare. Oltre a questo, essendo il dio della morte, ha totale controllo su coloro che sono morti: può resuscitarli come può annullare tale resurrezione (come dimostrato nell'episodio in cui incontra Jafar). Può teletrasportarsi, rendersi intangibile (quando Ercole si accorge che Meg è nelle sue mani lo carica ma gli passa attraverso), può creare cose dal nulla (un trono, un bicchiere o un carro volante trainato da una bestia alata), creare catene imprigionanti e sia nella serie TV che in House of Mouse dimostra di essere in grado di cambiare le proprie sostanze esterne (i vestiti) a piacimento. Sempre nella serie animata, dimostra di possedere una vasta gamma di poteri magici quali ridurre una persona (Icaro) in uno stato di limbo tra la vita e la morte con un gesto, conferire ad Achille un valore e un talento superiore a quello di Ercole stesso (inoltre cura le ferite dell'ex-eroe ed elimina il suo storico punto debole), trasformare un magico gallo (in realtà un dio sotto maledizione) in una pizza ecc. Possiede anche una pozione che tramuta gli dei che la bevano in mortali. Essendo un dio, Ade è immortale, e non può essere ucciso in nessun modo (anche se l'unico suo potenziale punto debole è rappresentato proprio dalla sua pozione speciale). Il suo status divino lo rende uno dei più potenti, se non il più potente, tra i cattivi Disney di tutti i tempi: nell'episodio in cui si incontrano, Ade appare più potente di Jafar, in quanto l'ex-visir dimostra di avere paura dei suoi scatti d'ira e, in Kingdom Hearts 2, il dio della morte dimostra di non temere per niente né di avere alcuna considerazione dell'alleanza Gambadilegno-Malefica. Sempre in Kingdom Hearts 2, Ade dimostra di possedere altri poteri oscuri: quando il trio dei protagonisti lo attacca per la prima volta, Ade priva questi dei loro poteri poiché si trovano nel suo regno (tale potere non affligge solo gli dei o coloro che sono protetti da essi, infatti Sora e i suoi amici si immunnizzerrano usando un artefatto magico dell'Olimpo) e di poter controllare gli altri tramite statuette di sua creazione in stile voodoo. Inoltre, nel gioco si nota che quando Ade cambia colore delle fiamme e del corpo quando si arrabbia, anche il suo livello di potere cambia, infatti mentre è in tale forma non può essere ferito in alcun modo (nemmeno dallo stesso Ercole in versione divina, che combatteva insieme ai protagonisti).
    Fonte: Wikipedia

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