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mory- La tua Anima ha un peso!
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PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Apro un topic su tutti i personagi protagonisti e non dei vari cartoni animati e film d'animazione, quelli che ci sono piaciuti, quelli che sono rimasti nei nostri ricordi perchè dentro di noi c'è sempre un Peter Pan.....
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Il Genio appare nel classico Disney Aladdin del 1992 e nelle opere seguenti. È doppiato nella versione originale da Robin Williams (Aladdin e Aladdin e il re dei ladri) e Dan Castellaneta (Il ritorno di Jafar e la serie televisiva), mentre nella versione italiana è doppiato da Gigi Proietti (Aladdin, Il ritorno di Jafar e Aladdin e il re dei ladri) e da Roberto Pedicini (Aladdin: la serie e nei videogiochi).
Potente alleato di Aladdin, sarà d'aiuto in più di una situazione per salvare le vite ai protagonisti e ristabilire l'ordine perturbato dai nemici.
Nella serie televisiva il Genio appare in tutti gli episodi, prestando molte volte aiuto ai suoi amici, con la sua magia e con la sua sapienza. Nel cartone appare anche il nemico naturale dei geni: il Muktar, che proverà a rapirlo per conto di un suo vecchio padrone. Si innamorerà anche della geniessa Eden.
Il Genio è un personaggio molto potente: può manipolare le leggi della natura, rompere il quarto muro e maneggiare la realtà a suo piacimento, annullare la magia e conferire i propri poteri ad altre persone. I suoi poteri hanno solo tre limiti: non può uccidere, non può far innamorare e non può ridestare i morti. A parte queste tre limitazioni egli è onnipotente. Inoltre, per sua stessa ammissione, non può usare i suoi poteri per concedere altri desideri al suo padrone. Una volta divenuto libero però, i suoi poteri vengono ridotti ad una frazione di quelli che erano: infatti fallisce dal sollevare il palazzo di Agrabah come aveva fatto da Genio della lampada. Lui stesso spiega il fatto dicendo che da poteri cosmici fenomenali sono divenuti poteri quasi cosmici semi-fenomenali, e infatti Jafar, ancora schiavo della sua lampada, lo deride dicendo che lui è solo di serie B. Nel terzo film della saga, Aladdin e il re dei ladri, il Genio sembra recuperare la sua forza in quanto torna ad alterare la realtà a piacimento nei modi più disparati e sorprendenti e non ha nessun problema con qualsiasi magia che tenti, oltre a sconfiggere i nemici con facilità.
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Minion
I minion (parola inglese che letteralmente vuol dire "scagnozzi") sono gli aiutanti tuttofare di Gru. Il loro principale compito è di seguire e aiutare il loro "boss" nelle sue missioni "malvagie", manovrando le armi presenti sui vari veicoli o aiutandolo a rubare. Un altro loro compito riguarda le missioni speciali da svolgere per conto di Gru, come l'acquisto dell'unicorno per Agnes. Sono utilizzati anche dal professor Nefario come cavie per le nuove armi. Infatti, uno di loro finisce sulla luna per avere assunto un siero antigravità intransitivo. I minion sono innocui e divertenti esseri di forma vagamente umanoide e di colore giallo. Hanno una grossa testa ovale ricoperta in alcuni casi da radi ciuffi di capelli, braccia e gambe striminzite e uno o due occhi. Sono vestiti con una salopette di jeans, stivaletti, guanti e un paio di occhiali con una lente per occhio. Non sono dotati di particolare intelligenza, ma sono molto affettuosi con Margo, Edith e Agnes e amano giocare e divertirsi. In alcune scene del film, i minion creano guai e gag di scene comiche. Si presentano come degli allievi molto distratti ed imbranati ma anche molto attenti.
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
SHUN di Andromeda (Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco)
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Andromeda (アンドロメダ星座の瞬 Andromeda no Shun) è un personaggio immaginario della serie di manga e anime I Cavalieri dello Zodiaco creata dal mangaka Masami Kurumada. È uno dei protagonisti del cosiddetto manga classico e delle serie animate da esso tratto (la cosiddetta serie classica degli anni ottanta e quella di OVA degli anni 2000), ma compare come personaggio principale anche nel manga seguito Next Dimension.
Andromeda è il Cavaliere di Bronzo dell'omonima costellazione, ed è il fratello minore di Phoenix, al quale è molto legato fin dall'infanzia. Durante la nuova Guerra Sacra contro Ade, si scopre che il dio degli inferi lo aveva scelto come corpo ospite per manifestarsi sulla Terra.
Nelle due traduzioni del manga classico, nell'adattamento Dynamic dei film e in quello pirata del terzo film è stato mantenuto il nome originale Shun, che in giapponese significa "scintillio" o anche "persona di talento". Spesso in originale anche i suoi nemici si rivolgono a lui col nome della sua costellazione (Andromeda), diventato nell'adattamento italiano dell'anime classico il suo nome proprio.
Il personaggio è apparso in tutti i media della serie classica (film, videogiochi e CD Drama) ed ha avuto apparizioni cameo negli altri manga della serie (Episode G e Lost Canvas). È stato commercializzato diverso merchandise basato su Andromeda, incluse figurine, peluche e numerose action figures.
Caratteristiche
Andromeda è uno degli orfani raccolti da Alman di Thule presso la Fondazione Grado allo scopo di diventare Cavalieri dello Zodiaco. È uno dei pochissimi ad avere un fratello (Phoenix) al proprio fianco, ed a lui rimane profondamente legato per tutta la serie.
Andromeda possiede un carattere singolare per un Cavaliere: più volte durante la serie dichiara di non voler combattere o ferire gli avversari, arrivando quasi ad abbandonare la lotta pur di non danneggiare il prossimo; il suo spirito gentile lascia spesso all'avversario la possibilità di arrendersi piuttosto di venire sconfitto, avendo così salva la vita: la battaglia contro Fish, l'assassino del suo maestro, è stata l'unica occasione in cui ha mostrato la volontà di uccidere. Questo comportamento ha fatto sì che i suoi compagni lo ritenessero non adeguato alle continue battaglie e alla forte pressione psicologica della lotta, ma, nonostante tutto, Andromeda ha sempre continuato a lottare per Atena, avendo un comportamento sempre più determinato ma senza nascondere il suo animo altruista.
Fin dal principio, sia nell'anime che nel manga, Andromeda è il cavaliere più famoso dei 5 protagonisti; molte sono le occasioni in cui si può notare questa particolarità: durante la guerra galattica il pubblico di ragazze va in visibilio per lui e molti avversari, ad esempio il Cavaliere della Fiamma, Orion, Kira di Scilla, conoscono la Catena di Andromeda e la definiscono "famosa".
Fonte: WIKIPEDIA
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Andromeda (アンドロメダ星座の瞬 Andromeda no Shun) è un personaggio immaginario della serie di manga e anime I Cavalieri dello Zodiaco creata dal mangaka Masami Kurumada. È uno dei protagonisti del cosiddetto manga classico e delle serie animate da esso tratto (la cosiddetta serie classica degli anni ottanta e quella di OVA degli anni 2000), ma compare come personaggio principale anche nel manga seguito Next Dimension.
Andromeda è il Cavaliere di Bronzo dell'omonima costellazione, ed è il fratello minore di Phoenix, al quale è molto legato fin dall'infanzia. Durante la nuova Guerra Sacra contro Ade, si scopre che il dio degli inferi lo aveva scelto come corpo ospite per manifestarsi sulla Terra.
Nelle due traduzioni del manga classico, nell'adattamento Dynamic dei film e in quello pirata del terzo film è stato mantenuto il nome originale Shun, che in giapponese significa "scintillio" o anche "persona di talento". Spesso in originale anche i suoi nemici si rivolgono a lui col nome della sua costellazione (Andromeda), diventato nell'adattamento italiano dell'anime classico il suo nome proprio.
Il personaggio è apparso in tutti i media della serie classica (film, videogiochi e CD Drama) ed ha avuto apparizioni cameo negli altri manga della serie (Episode G e Lost Canvas). È stato commercializzato diverso merchandise basato su Andromeda, incluse figurine, peluche e numerose action figures.
Caratteristiche
Andromeda è uno degli orfani raccolti da Alman di Thule presso la Fondazione Grado allo scopo di diventare Cavalieri dello Zodiaco. È uno dei pochissimi ad avere un fratello (Phoenix) al proprio fianco, ed a lui rimane profondamente legato per tutta la serie.
Andromeda possiede un carattere singolare per un Cavaliere: più volte durante la serie dichiara di non voler combattere o ferire gli avversari, arrivando quasi ad abbandonare la lotta pur di non danneggiare il prossimo; il suo spirito gentile lascia spesso all'avversario la possibilità di arrendersi piuttosto di venire sconfitto, avendo così salva la vita: la battaglia contro Fish, l'assassino del suo maestro, è stata l'unica occasione in cui ha mostrato la volontà di uccidere. Questo comportamento ha fatto sì che i suoi compagni lo ritenessero non adeguato alle continue battaglie e alla forte pressione psicologica della lotta, ma, nonostante tutto, Andromeda ha sempre continuato a lottare per Atena, avendo un comportamento sempre più determinato ma senza nascondere il suo animo altruista.
Fin dal principio, sia nell'anime che nel manga, Andromeda è il cavaliere più famoso dei 5 protagonisti; molte sono le occasioni in cui si può notare questa particolarità: durante la guerra galattica il pubblico di ragazze va in visibilio per lui e molti avversari, ad esempio il Cavaliere della Fiamma, Orion, Kira di Scilla, conoscono la Catena di Andromeda e la definiscono "famosa".
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
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Oscar François de Jarjayes
Oscar François de Jarjayes (オスカル・フランソワ・ド・ジャルジェ Osukaru Furansowa do Jaruje?) è un personaggio immaginario e la protagonista della serie manga e anime Lady Oscar, creato da Riyoko Ikeda. Nel manga originale, il vero personaggio centrale è la regina Maria Antonietta ed è solo nella seconda parte che l'autrice ha deciso di eclissarla con lei, riprendendo il suo ruolo solo dopo la sua morte. Nella prima parte del seguito del manga, Eroica - La gloria di Napoleone, viene spesso citata e ricordata attraverso flashback.
Oscar François de Jarjayes
Oscar François de Jarjayes (オスカル・フランソワ・ド・ジャルジェ Osukaru Furansowa do Jaruje?) è un personaggio immaginario e la protagonista della serie manga e anime Lady Oscar, creato da Riyoko Ikeda. Nel manga originale, il vero personaggio centrale è la regina Maria Antonietta ed è solo nella seconda parte che l'autrice ha deciso di eclissarla con lei, riprendendo il suo ruolo solo dopo la sua morte. Nella prima parte del seguito del manga, Eroica - La gloria di Napoleone, viene spesso citata e ricordata attraverso flashback.
Oscar François de Jarjayes è una donna che, per volontà del padre, fin da piccola viene vestita da uomo. Accorgendosene durante la pubertà, decide di seguire la volontà del padre e diventa capitano delle guardie reali. Fin da bambina, il padre le affianca André Grandier, un popolano più grande di un anno, che si innamora di lei segretamente. Intraprende rapporti di amicizia con la regina Maria Antonietta, la quale considererà Oscar un'amica fino alla morte.
La sua vita sentimentale si può sintetizzare in un amore non corrisposto per il conte di Fersen, l'amante della regina. Questo amore infelice le farà infine prendere la decisione di lasciare la guardia reale per trasferirsi al comando dei soldati della guardia. Il trasferimento sarà il frutto di una decisione molto sofferta che la porterà alla conclusione di voler totalmente rinnegare la sua parte femminile, che così tanto l'aveva fatta soffrire per il conte di Fersen.
Quando dichiarerà questa sua volontà ad Andrè, dicendogli di non aver più bisogno dei suoi servigi, egli, già afflitto dalla sofferenza per aver perduto un occhio mentre cercava di salvarle la vita e con il tormento di poter perdere anche l'altro, non riesce più a trattenersi e le afferra i polsi. Durante questa scena, per la prima volta in tutto il cartone, si coglie la differenza tra i due e quanto lei sembri donna. Cadono insieme sul letto e lui le strappa la camicia. Piangendo, gli chiede che cosa vorrebbe fare adesso e lui, rivolgendole delle scuse, si allontana, dicendole che una rosa resterà sempre una rosa e non potrà mai essere un lillà. Per non abbandonarla, André si arruola nei soldati della guardia.
Nel manga originale, diversamente dall'adattamento dell'anime, il 20 giugno del 1789, durante il giuramento nella sala della Pallacorda, insieme ad André, incontra il giovane Napoleone Bonaparte, il protagonista del seguito del manga, colui che più tardi diventerà imperatore francese e che, in quel momento, era solo sottotenente della brigata dei cannoni di La Fère e doveva ancora compiere vent'anni. È un giovanotto davvero molto affascinante. Anche se l'ha visto solo di sfuggita, è rimasta folgorata dal suo carisma. I suoi occhi, come se congelassero chi li guarda, sono gli occhi dell'aquila, gli occhi del tiranno.Ironia della sorte, le grandi ambizioni imperiali di questo giovanotto diventeranno, quindici anni dopo, la causa della morte di due dei suoi più carissimi amici: Alain de Soissons e Bernard Chatelet.
Intanto, scopre di avere la tisi, che la porterà alla morte entro sei mesi. Una sera, tornando agli alloggi con Andrè, finalmente si rende conto di amarlo. Piangendo, si abbandona tra le sue braccia ed è qui che lo bacia e fa l'amore con lui. Trascorsa la notte e infuriando la rivoluzione, i due sono costretti a tornare alla vita reale, dove troveranno la morte. Infatti, André morirà a causa di un proiettile in pieno petto e, il giorno seguente, Oscar perirà, colpita da un numero impressionante di proiettili, nello scontro a fuoco alla Bastiglia.
La sua vita sentimentale si può sintetizzare in un amore non corrisposto per il conte di Fersen, l'amante della regina. Questo amore infelice le farà infine prendere la decisione di lasciare la guardia reale per trasferirsi al comando dei soldati della guardia. Il trasferimento sarà il frutto di una decisione molto sofferta che la porterà alla conclusione di voler totalmente rinnegare la sua parte femminile, che così tanto l'aveva fatta soffrire per il conte di Fersen.
Quando dichiarerà questa sua volontà ad Andrè, dicendogli di non aver più bisogno dei suoi servigi, egli, già afflitto dalla sofferenza per aver perduto un occhio mentre cercava di salvarle la vita e con il tormento di poter perdere anche l'altro, non riesce più a trattenersi e le afferra i polsi. Durante questa scena, per la prima volta in tutto il cartone, si coglie la differenza tra i due e quanto lei sembri donna. Cadono insieme sul letto e lui le strappa la camicia. Piangendo, gli chiede che cosa vorrebbe fare adesso e lui, rivolgendole delle scuse, si allontana, dicendole che una rosa resterà sempre una rosa e non potrà mai essere un lillà. Per non abbandonarla, André si arruola nei soldati della guardia.
Nel manga originale, diversamente dall'adattamento dell'anime, il 20 giugno del 1789, durante il giuramento nella sala della Pallacorda, insieme ad André, incontra il giovane Napoleone Bonaparte, il protagonista del seguito del manga, colui che più tardi diventerà imperatore francese e che, in quel momento, era solo sottotenente della brigata dei cannoni di La Fère e doveva ancora compiere vent'anni. È un giovanotto davvero molto affascinante. Anche se l'ha visto solo di sfuggita, è rimasta folgorata dal suo carisma. I suoi occhi, come se congelassero chi li guarda, sono gli occhi dell'aquila, gli occhi del tiranno.Ironia della sorte, le grandi ambizioni imperiali di questo giovanotto diventeranno, quindici anni dopo, la causa della morte di due dei suoi più carissimi amici: Alain de Soissons e Bernard Chatelet.
Intanto, scopre di avere la tisi, che la porterà alla morte entro sei mesi. Una sera, tornando agli alloggi con Andrè, finalmente si rende conto di amarlo. Piangendo, si abbandona tra le sue braccia ed è qui che lo bacia e fa l'amore con lui. Trascorsa la notte e infuriando la rivoluzione, i due sono costretti a tornare alla vita reale, dove troveranno la morte. Infatti, André morirà a causa di un proiettile in pieno petto e, il giorno seguente, Oscar perirà, colpita da un numero impressionante di proiettili, nello scontro a fuoco alla Bastiglia.
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mory- La tua Anima ha un peso!
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Giac e Gas
Giac (Jaq) e Gas (Gus) sono due topi che servono da spalle a Cenerentola. Giac è un topolino e fa parte degli animaletti che Cenerentola accudisce nel suo castello. Gas è un topolino che viene trovato in una gabbia per topi all'inizio del cartone, salvato da Cenerentola e vestito. All'inizio molto spaventato, viene convinto da Giac che non tutti gli umani sono cattivi, basti pensare alla ragazza che lo ha salvato. La fanciulla lo chiama Gastone, abbreviato in Gas, ma data la sua stazza prorompente Giac decide che sarà Gas. Davanti a tutti cerca di mostrarsi spavaldo e attaccabrighe, ma appena si trova davanti ad una situazione pericolosa o scappa o si rannicchia spaventato. I due simpatici topolini fanno qualche apparizione anche nei fumetti della Disney, in particolare come ospiti della fattoria di Nonna Papera. La loro prima apparizione è nella storia di Bill Walsh e Floyd Gottfredson, "Topolino buffone del re", dove, con l'aiuto di Topolino, liberano l'immaginario staterello di Topolitamia ("Mousepotamia" in originale) dal tiranno Maschera di Ferro. Alla fine della storia diverranno rispettivamente Presidente e Vicepresidente dello stato. Curiosamente in questa storia i due topini hanno la stessa altezza di Topolino, mentre nelle loro successive apparizioni avranno le dimensioni dei comuni topi zoomorfi.
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Minion
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Minion è il miglior amico, compagno e custode di Megamind. E' anche l'unico ricordo di Megamind del suo pianeta natale ormai perduto: un animale domestico a forma di "pesce" che ha volato attraverso la galassia nel Pod di Megamind. Megamind ha costruito un abito robot scimmiesco per ospitare il suo Minion, che ora funge da sua fedele spalla.
STORIA
Mentre la loro madre patria veniva distrutta da un buco nero, i genitori di Megamind misero Minion con il figlio neonato nella sua scialuppa di salvataggio, in modo da poter prendersi cura di lui. Dal momento che sbarcarono su Metro City, più precisamente nella Metro City prigione per criminali, Minion era sempre lì per Megamind e nel corso degli anni ha aiutato il suo capo nelle varie fughe e nello svolgimento di tutti i suoi piani. Quando, finalmente, sono riusciti a sbarazzarsi di Metro Man, Minion e Megamind celebrano la vittoria provocando il caos nella città e la presa in consegna del municipio, fino a quando il suo padrone ha iniziato ad annoiarsi decidendo di creare un nuovo supereroe per poterci combattere contro. Minion ha aiutato Megamind a trasformare Hal (che è stato colpito con una pistola contenente un siero di DNA di Metro Man), travestendosi come il suo "Padrino spaziale".
Dopo aver terminato l'allenamento di Hal, Minion scopre il rapporto di Megamind con Roxanne Ritchi, la loro vittima preferita di "rapimento frequente" finendo con il litigare con lui affermando che "il cattivo non ottiene la ragazza!". Frustrato, Megamind affermerà che non vuole essere più il "cattivo". Dirà a Minion di andarsene e che non ha più bisogno di lui, apparentemente perdendo la loro amicizia. Più tardi Minion (travestito da Warden) farà fuggire Megamind di prigione per salvare Roxanne. Minion (travestito da Megamind) salverà Roxanne, ma la sua boccia si romperà rischiando di farlo morire; verrà salvato da Megamind che lo lancierà in una fontana. In occasione dell'inaugurazione del "Museo Megamind" lo rivedremo danzare a tempo di musica all'interno di una nuova tuta da battaglia costruita da Megamind.
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Minion è il miglior amico, compagno e custode di Megamind. E' anche l'unico ricordo di Megamind del suo pianeta natale ormai perduto: un animale domestico a forma di "pesce" che ha volato attraverso la galassia nel Pod di Megamind. Megamind ha costruito un abito robot scimmiesco per ospitare il suo Minion, che ora funge da sua fedele spalla.
STORIA
Mentre la loro madre patria veniva distrutta da un buco nero, i genitori di Megamind misero Minion con il figlio neonato nella sua scialuppa di salvataggio, in modo da poter prendersi cura di lui. Dal momento che sbarcarono su Metro City, più precisamente nella Metro City prigione per criminali, Minion era sempre lì per Megamind e nel corso degli anni ha aiutato il suo capo nelle varie fughe e nello svolgimento di tutti i suoi piani. Quando, finalmente, sono riusciti a sbarazzarsi di Metro Man, Minion e Megamind celebrano la vittoria provocando il caos nella città e la presa in consegna del municipio, fino a quando il suo padrone ha iniziato ad annoiarsi decidendo di creare un nuovo supereroe per poterci combattere contro. Minion ha aiutato Megamind a trasformare Hal (che è stato colpito con una pistola contenente un siero di DNA di Metro Man), travestendosi come il suo "Padrino spaziale".
Dopo aver terminato l'allenamento di Hal, Minion scopre il rapporto di Megamind con Roxanne Ritchi, la loro vittima preferita di "rapimento frequente" finendo con il litigare con lui affermando che "il cattivo non ottiene la ragazza!". Frustrato, Megamind affermerà che non vuole essere più il "cattivo". Dirà a Minion di andarsene e che non ha più bisogno di lui, apparentemente perdendo la loro amicizia. Più tardi Minion (travestito da Warden) farà fuggire Megamind di prigione per salvare Roxanne. Minion (travestito da Megamind) salverà Roxanne, ma la sua boccia si romperà rischiando di farlo morire; verrà salvato da Megamind che lo lancierà in una fontana. In occasione dell'inaugurazione del "Museo Megamind" lo rivedremo danzare a tempo di musica all'interno di una nuova tuta da battaglia costruita da Megamind.
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
TETSUYA TSURUGI (Il Grande Mazinga)
Il pilota del Grande Mazinga è un personaggio a me particolarmente caro...
E' coraggioso come tutti gli eroi ma allo stesso tempo è un character con problemi di tipo affettivo, essendo stato adottato da Kenzo Kabuto al solo scopo di pilotare il Mazinger e allenato a scopi militari,sviluppa una personalità che tende a voler primeggiare a tutti i costi cosicchè non debba più essere abbandonato.
Il suo caratteraccio da spaccone e rissaiolo lo mette spesso nei guai (Il team Getter ne sà qualcosa) ma nel complesso il suo è un animo gentile specialmente nei confronti dei bambini più in difficoltà, ad esempio cerca di fare da trainer ad un ragazzino in fin di vita o si prende molta cura di Shiro malgrado sia il figlio naturale di Kenzo e quindi il rischio di dover essere messo da parte collida con i suoi interessi.
Il suo problema più grande si chiama Koji Kabuto...figlio maggiore di Kenzo...
Dopo estenuanti battaglie durate più di un anno il figliol prodigo torna a casa e a Tetsuya pare che questo significhi che per lui è il momento di farsi da parte,tutto questo scatenerà una escalation di eventi che porterà il professor Kabuto a sacrificarsi proprio per Testuya che finalmente capirà che il padre adottivo gli voleva veramente bene come ad un figlio vero...
A seconda della versione la sua fine è differente: Nel manga muore schiantandosi contro la fortezza Demonica per ripagare il gesto di suo padre...ma nella serie televisiva viene "solo" ferito gravemente ma si ripiglierà grazie alle amorevoli cure di Jun.....e a proposito....
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
JUN HONO (Il Grande Mazinga)
E' la pilota di Venus Ace, compagna di battaglie e sorellastra di Tetsuya per cui sembra provare sentimenti d'amore.
Anch'essa adottata da Kenzo, ha per vero padre un africano e per madre una giapponese, per cui la sua carnagione è un grave problema per lei (ai tempi non c'era la globalizzazione che c'è adesso).
Intrepida come Tetsuya (se non di più viste le carenze del Robot a lei affidatogli) si getta a capofitto in ogni battaglia seguita a ruota da Boss che si invaghisce delle sue procaci forme..( a dire la verità...a Boss sembra che piacciono tutte le ragazze dei protagonisti) e già perchè Jun è proprio una bella ragazza anche se con i complessi d'inferiorità.
A differenza di Tetsuya non soffre del senso dell'abbandono e l'arrivo di Koji la rende felice perchè così la famiglia Kabuto potrebbe riacquistare la serenità che non hanno mai conosciuto.
Insomma è Bella,forte, tenera e coraggiosa....Tetsuya...che cavolo vuoi di più dalla vita?
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
SAGA dei Gemelli (Saint Seiya - i Cavalieri dello Zodiaco)
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« È uomo troppo potente per me, non ho forze per arrivare a lui che è stato finora Gran Sacerdote, Atena mi sento cedere.... »
(Pegasus durante la battaglia al Santuario)
Gemini (双子座のサガ Jemini no Saga) è un personaggio immaginario della serie di manga e anime I Cavalieri dello Zodiaco, creata da Masami Kurumada, ed antagonista principale della prima parte della storia della cosiddetta "serie classica".
Il personaggio è stato prima un Cavaliere d'oro, appartenente alla costellazione dei Gemelli, poi Grande Sacerdote con il nome Arles (Ares in originale), celando la sua vera identità di Cavaliere ed infine uno Spectre di Ade. Ha un fratello gemello di nome Kanon, anch'egli Cavaliere d'Oro dei Gemelli.
Nella seconda edizione italiana del manga classico, in quella del manga prequel Episode G, nell'adattamento Dynamic del terzo film e nel doppiaggio pirata del terzo è stato mantenuto il nome originale Saga (o anche Saga dei Gemelli). Spesso in originale anche i suoi nemici si rivolgono a lui col nome latino della sua costellazione (Gemini), diventato nell'adattamento italiano dell'anime classico il suo nome proprio.
Gemini ha quello che possiamo definire un Disturbo Dissociativo dell'Identità: è diviso fra una personalità malvagia e una buona. L'alternarsi delle personalità è caratterizzata dal cambio di colore dei capelli e degli occhi. La prima è l'antagonista principale della prima saga, ovvero quella del "Grande Tempio", dove tenta di conquistare il potere sconfiggendo Atena e i suoi cavalieri. La seconda è uno dei personaggi più leali alla dea, nonostante in alcune occasioni il suo comportamento lo porti in apparenza a combattere i Cavalieri di Atena.
Creazione e concezione
In un'intervista del 1989 rilasciata sull'artbook Jump Gold Selection 3 Kurumada rivelò di aver deciso fin dal principio che il Grande Sacerdote sarebbe dovuto essere il Cavaliere dei Gemelli, ma era indeciso se fossero dovuti essere due gemelli o una sola persona con doppia personalità (alla fine furono utilizzate entrambe le idee). All'inizio inoltre il nome del personaggio doveva essere Shura, ma poi tale nominativo fu assegnato al Cavaliere del Capricorno. La scelta del nome Saga deriva da una lettura alternativa dell'ideogramma che indica il sesso (inteso come divisione fra maschi e femmine).
Storia
Cavaliere d'oro dei Gemelli, originariamente era un Cavaliere dal carattere buono e caritatevole, amato da tutti gli abitanti del Grande Tempio. Suo fratello gemello Kanon, gli propose l'assassinio della piccola Atena, ma Gemini rifiutò e per punire il fratello lo condannò nella prigione marina di Capo Sounion. A causa di questo evento, in Gemini si manifestano due identità distinte, una benevola e l'altra maligna che, da lì a poco, avrebbe preso il controllo del suo corpo. Proprio a causa di questa entità oscura presente in Gemini, il Grande Sacerdote Shin non lo prese come suo successore, preferendo affidare il compito a Micene di Sagitter. Controllato dalla sua parte malvagia, Gemini uccise e si sostituì a Shin nell'Altura delle Stelle per poi tentare l'uccisione della neonata reincarnazione di Atena con una daga d'oro donatagli da Crono, venendo fermato all'ultimo istante da Micene, che fuggì portando con sé Atena.
Preso il posto del Sacerdote (nell'anime utilizzando il nome di Arles), Gemini ordina ai Cavalieri del Grande Tempio (nell'anime non impartisce le missioni direttamente ma lo fa attraverso i suoi due fidi comandanti: Gigas e Phaeton) di uccidere i Cavalieri di bronzo, subordinati di Lady Isabel (reincarnazione di Atena), e di recuperare l'Armatura di Micene. Durante la scalata delle Dodici Case, Gemini tenta prima di fermare Andromeda e Cristal il Cigno nella terza casa tramite varie illusioni ed i suoi poteri dimensionali, per poi affrontare Pegasus e Phoenix nelle stanze del Grande Sacerdote. Durante la durissima battaglia finale contro i Cavalieri, riesce a liberarsi della parte oscura e si suicida davanti ad Atena, dopo aver chiesto perdono.[6][7]
Nella saga di Asgard, presente solo nell'anime, appare a Pegasus quando quest'ultimo viene scaraventato da Hilda di Polaris nel baratro presso la statua di Odino. Grazie alle sue parole il Cavaliere di bronzo trova la forza di reagire e risalire la scarpata.
Serie di Hades
Dopo lo scontro tra Atena e Nettuno, Gemini approva il piano di Shin e aiuta gli altri Cavalieri Specter (Cancer, Aquarius, Capricorn, Fish) ad ottenere il sacrificio di Atena per ridestare l'Armatura Sacra della dea nella lotta contro Ade. Durante la scalata alle dodici case insieme a Capricorn e Aquarius affronta prima Mur, poi le illusioni del fratello Kanon, poi uccide Virgo con l'Urlo di Atena, ed infine viene catturato da Mur, Ioria, Scorpio. Portato al cospetto di Atena, si rifiuta di uccidere la sua dea, che è costretta a pugnalarsi alla gola da sola per acquisire l'ottavo senso. In seguito si reca nel palazzo di Ade per uccidere quest'ultimo e Pandora ma, a causa dello scadere delle dodici ore di vita concesse il suo corpo ritorna polvere. La sua armatura la indossa il fratello per aiutare i cavalieri ad andare al muro del pianto perché Atena e Ade lo hanno oltre passato. Però per farlo, Kanon deve mandare l'armatura, ma viene fermato da Radhamante. A questo punto Kanon si uccide insieme al cavaliere della viverna mandando così l'armatura al fratello che si ripresenta davanti al muro.
Episode G
Gemini acquista ulteriore spessore in Episode G, ambientato sette anni prima della prima serie. Posseduto dalla parte malvagia, tenta di agevolare la rinascita del dio Crono ordinando a tutti i Cavalieri presenti al Santuario di astenersi dai combattimenti.
Nonostante le apparenze, non è Crono a comandarlo, come conferma al Cavaliere d'oro del Cancro: aveva, infatti, fabbricato uno speciale elmo che garantiva alla sua testa libertà da ogni controllo esterno. In realtà il vero intento di Gemini è quello di sconfiggere Crono e di governare la Terra al suo posto.
Sempre durante la guerra contro Crono, riesce a piegare con l'Illusione del Re Diavolo il Cavaliere di Capricorn e rivela la sua vera identità al Cavaliere di Cancer che gli rinnova spontaneamente il giuramento di fedeltà.
Durante la scalata di Crono alle dodici case, cambia personalità (diventando buono) e affronta personalmente il dio impugnando la daga d'oro mietitrice di dei. Un attimo prima di sferrare il colpo di grazia, cambia nuovamente personalità e si ritira dal combattimento. Per questo, nonostante gli interventi di Ioria, Capricorn e Toro, Crono riesce nel suo intento, liberando la Megas Drepanon, riconquistando il proprio corpo divino ma perdendo la memoria.
Gemini non partecipa alla battaglia finale contro i Titani, decidendo di rimanere al Grande Tempio. Invia, però, alcuni Cavalieri d'oro a combattere contro i Titani, in modo che l'ichor delle divinità sconfitte possa andare ad alimentare la rinascita di Gea, vero obiettivo delle mosse di Ponto.
Gemini ha un importante ruolo anche nella fuga di Micene di Sagitter; infatti fu lui ad inviare Capricorn contro Micene e fu sempre lui a far credere a tutti che Micene era morto facendo esporre una copia dell’armatura del Sagittario come prova, e a mettere a conoscenza di questo fatto solo il Cavaliere del Capricorno.
Fonte: WIKIPEDIA
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« È uomo troppo potente per me, non ho forze per arrivare a lui che è stato finora Gran Sacerdote, Atena mi sento cedere.... »
(Pegasus durante la battaglia al Santuario)
Gemini (双子座のサガ Jemini no Saga) è un personaggio immaginario della serie di manga e anime I Cavalieri dello Zodiaco, creata da Masami Kurumada, ed antagonista principale della prima parte della storia della cosiddetta "serie classica".
Il personaggio è stato prima un Cavaliere d'oro, appartenente alla costellazione dei Gemelli, poi Grande Sacerdote con il nome Arles (Ares in originale), celando la sua vera identità di Cavaliere ed infine uno Spectre di Ade. Ha un fratello gemello di nome Kanon, anch'egli Cavaliere d'Oro dei Gemelli.
Nella seconda edizione italiana del manga classico, in quella del manga prequel Episode G, nell'adattamento Dynamic del terzo film e nel doppiaggio pirata del terzo è stato mantenuto il nome originale Saga (o anche Saga dei Gemelli). Spesso in originale anche i suoi nemici si rivolgono a lui col nome latino della sua costellazione (Gemini), diventato nell'adattamento italiano dell'anime classico il suo nome proprio.
Gemini ha quello che possiamo definire un Disturbo Dissociativo dell'Identità: è diviso fra una personalità malvagia e una buona. L'alternarsi delle personalità è caratterizzata dal cambio di colore dei capelli e degli occhi. La prima è l'antagonista principale della prima saga, ovvero quella del "Grande Tempio", dove tenta di conquistare il potere sconfiggendo Atena e i suoi cavalieri. La seconda è uno dei personaggi più leali alla dea, nonostante in alcune occasioni il suo comportamento lo porti in apparenza a combattere i Cavalieri di Atena.
Creazione e concezione
In un'intervista del 1989 rilasciata sull'artbook Jump Gold Selection 3 Kurumada rivelò di aver deciso fin dal principio che il Grande Sacerdote sarebbe dovuto essere il Cavaliere dei Gemelli, ma era indeciso se fossero dovuti essere due gemelli o una sola persona con doppia personalità (alla fine furono utilizzate entrambe le idee). All'inizio inoltre il nome del personaggio doveva essere Shura, ma poi tale nominativo fu assegnato al Cavaliere del Capricorno. La scelta del nome Saga deriva da una lettura alternativa dell'ideogramma che indica il sesso (inteso come divisione fra maschi e femmine).
Storia
Cavaliere d'oro dei Gemelli, originariamente era un Cavaliere dal carattere buono e caritatevole, amato da tutti gli abitanti del Grande Tempio. Suo fratello gemello Kanon, gli propose l'assassinio della piccola Atena, ma Gemini rifiutò e per punire il fratello lo condannò nella prigione marina di Capo Sounion. A causa di questo evento, in Gemini si manifestano due identità distinte, una benevola e l'altra maligna che, da lì a poco, avrebbe preso il controllo del suo corpo. Proprio a causa di questa entità oscura presente in Gemini, il Grande Sacerdote Shin non lo prese come suo successore, preferendo affidare il compito a Micene di Sagitter. Controllato dalla sua parte malvagia, Gemini uccise e si sostituì a Shin nell'Altura delle Stelle per poi tentare l'uccisione della neonata reincarnazione di Atena con una daga d'oro donatagli da Crono, venendo fermato all'ultimo istante da Micene, che fuggì portando con sé Atena.
Preso il posto del Sacerdote (nell'anime utilizzando il nome di Arles), Gemini ordina ai Cavalieri del Grande Tempio (nell'anime non impartisce le missioni direttamente ma lo fa attraverso i suoi due fidi comandanti: Gigas e Phaeton) di uccidere i Cavalieri di bronzo, subordinati di Lady Isabel (reincarnazione di Atena), e di recuperare l'Armatura di Micene. Durante la scalata delle Dodici Case, Gemini tenta prima di fermare Andromeda e Cristal il Cigno nella terza casa tramite varie illusioni ed i suoi poteri dimensionali, per poi affrontare Pegasus e Phoenix nelle stanze del Grande Sacerdote. Durante la durissima battaglia finale contro i Cavalieri, riesce a liberarsi della parte oscura e si suicida davanti ad Atena, dopo aver chiesto perdono.[6][7]
Nella saga di Asgard, presente solo nell'anime, appare a Pegasus quando quest'ultimo viene scaraventato da Hilda di Polaris nel baratro presso la statua di Odino. Grazie alle sue parole il Cavaliere di bronzo trova la forza di reagire e risalire la scarpata.
Serie di Hades
Dopo lo scontro tra Atena e Nettuno, Gemini approva il piano di Shin e aiuta gli altri Cavalieri Specter (Cancer, Aquarius, Capricorn, Fish) ad ottenere il sacrificio di Atena per ridestare l'Armatura Sacra della dea nella lotta contro Ade. Durante la scalata alle dodici case insieme a Capricorn e Aquarius affronta prima Mur, poi le illusioni del fratello Kanon, poi uccide Virgo con l'Urlo di Atena, ed infine viene catturato da Mur, Ioria, Scorpio. Portato al cospetto di Atena, si rifiuta di uccidere la sua dea, che è costretta a pugnalarsi alla gola da sola per acquisire l'ottavo senso. In seguito si reca nel palazzo di Ade per uccidere quest'ultimo e Pandora ma, a causa dello scadere delle dodici ore di vita concesse il suo corpo ritorna polvere. La sua armatura la indossa il fratello per aiutare i cavalieri ad andare al muro del pianto perché Atena e Ade lo hanno oltre passato. Però per farlo, Kanon deve mandare l'armatura, ma viene fermato da Radhamante. A questo punto Kanon si uccide insieme al cavaliere della viverna mandando così l'armatura al fratello che si ripresenta davanti al muro.
Episode G
Gemini acquista ulteriore spessore in Episode G, ambientato sette anni prima della prima serie. Posseduto dalla parte malvagia, tenta di agevolare la rinascita del dio Crono ordinando a tutti i Cavalieri presenti al Santuario di astenersi dai combattimenti.
Nonostante le apparenze, non è Crono a comandarlo, come conferma al Cavaliere d'oro del Cancro: aveva, infatti, fabbricato uno speciale elmo che garantiva alla sua testa libertà da ogni controllo esterno. In realtà il vero intento di Gemini è quello di sconfiggere Crono e di governare la Terra al suo posto.
Sempre durante la guerra contro Crono, riesce a piegare con l'Illusione del Re Diavolo il Cavaliere di Capricorn e rivela la sua vera identità al Cavaliere di Cancer che gli rinnova spontaneamente il giuramento di fedeltà.
Durante la scalata di Crono alle dodici case, cambia personalità (diventando buono) e affronta personalmente il dio impugnando la daga d'oro mietitrice di dei. Un attimo prima di sferrare il colpo di grazia, cambia nuovamente personalità e si ritira dal combattimento. Per questo, nonostante gli interventi di Ioria, Capricorn e Toro, Crono riesce nel suo intento, liberando la Megas Drepanon, riconquistando il proprio corpo divino ma perdendo la memoria.
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
KANON dei Gemelli - Sea Dragon (Saint Seiya)
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Kanon (カノン) è un personaggio immaginario della serie di anime e manga I Cavalieri dello zodiaco, creata da Masami Kurumada nel 1986.
È comparso prima come il Generale degli abissi Dragone del Mare (海龍のカノン Shīdoragon, Sea Dragon, tradotto dalla Panini in Dragone Marino) posto a protezione della colonna dell'Oceano atlantico settentrionale, e poi il Cavaliere d'oro appartenente alla costellazione dei Gemelli. Kanon è il fratello gemello di Gemini, anch'egli Cavaliere d'oro della stessa costellazione, e come tale è subentrato a lui.
Kanon è inizialmente introdotto come antagonista, in quanto è lui che tentò di convincere Gemini ad uccidere una neonata Atena e a causare il risveglio della parte oscura del fratello, provocando gli eventi della saga del Grande Tempio e venendo confinato nella prigione di Capo Sounion; successivamente causò il risveglio di Nettuno, provocando la guerra tra il dio del mare e Atena. Successivamente si schiererà dalla parte di quest'ultima, combattendo nella guerra sacra contro Ade come Cavaliere dei Gemelli.
Creazione e concezione
Fin dall'inizio dell'opera Kurumada fu indeciso se utilizzare per il Cavaliere dei Gemelli un uomo dalla doppia personalità oppure due gemelli ed alla fine scelse entrambi creando il personaggio di Kanon. Il nome del personaggio deriva dall'isola di Kanon, ma in greco significa "canone" o criterio, ed è uno dei pochi nomi rimasti invariati nel doppiaggio italiano. Nell'intervista in cui rivelò l'origine del nome del personaggio (pubblicata sulla rivista Myth Cloth Cronicle) Kurumada affermò scherzosamente di aver voluto inizialmente chiamarlo Sega e che inizialmente la mente dietro i piani di Nettuno doveva essere Tetis, ma poi decise di dare questo ruolo a Kanon.
Come il fratello ed altri personaggi nel manga anche Kanon aveva i capelli biondi, perciò (data l'eccessiva preponderanza di toni giallo oro nel design usato dall'autore) ha subito un cambio di tinta, per avere un contrasto maggiore, in questo caso in blu scuro.
Storia
Manga classico
Kanon nasce in Grecia e, pur dimostrando fin da piccolo grandi abilità, crebbe all'ombra del fratello gemello Saga, Cavaliere d'oro dei Gemelli ed unico al Grande Tempio a sapere dell'esistenza del fratello. Un giorno, Kanon propose al fratello l'assassinio della piccola Atena, del Grande Sacerdote e di Aiolos di Sagitter; a detta dello stesso Kanon queste tre morti avrebbero consentito ai due fratelli di prendere il comando del Grande Tempio. Sorpreso da tanta malvagità, il fratello Gemini rinchiuse Kanon nella prigione alla base di Capo Sounion. Questo evento scatenò l'ira di Kanon che maledisse il fratello, risvegliandone la parte oscura e dando inizio alla sua ribellione.
Riuscito a liberarsi grazie anche al cosmo di Atena, che lui però non riconosce, Kanon raggiunge grazie al tridente di Nettuno il regno sottomarino del dio del mare, dove libera lo spirito del dio dall'anfora in cui Atena l'aveva sigillato. Questi gli ordinò però di risvegliarlo solamente dopo tredici anni, quando Julian Kedives (il ragazzo in cui si sarebbe reincarnato) sarebbe stato maturo. Kanon decise di approfittare della situazione e di non risvegliare il dio, ma di manovrare Julian e gli altri Generali degli abissi per poter conquistare la Terra, dopo aver assunto l'identità di Dragone del Mare, leader dei Sette Generali.
Kanon compare per la prima volta, sotto le sembianze di Dragone del Mare e senza rivelare la sua identità, nel Regno di Nettuno, quando rimprovera Tetis di aver fallito nella missione affidatagli, ovvero rapire Atena. Successivamente ricompare, sempre sotto le sembianze di Dragone del Mare, all'arrivo Cavalieri di bronzo nel regno di Nettuno, dove rimane sorpreso dalla forza di questi ultimi.
Successivamente, Kanon affronta Phoenix, il quale gli fa confessare, grazie al Fantasma diabolico, gli eventi sul suo passato (dalla nascita del male in Saga fino alla liberazione di Nettuno) che vengono uditi dal generale dell'Atlantico del sud Sirya il quale decide quindi di aiutare Phoenix ad abbattere la colonna custodita da Kanon. Phoenix rivela a Kanon che Atena lo aveva sempre aiutato quando era rinchiuso a Capo Sounion e non lo aveva fatto affogare. Nel manga, sconvolto da questa rivelazione, Kanon si redime e si fa colpire dal Tridente di Nettuno per salvare Atena.
Sopravvissuto e successivamente tornato al Grande Tempio, Kanon riappare quando tenta di ostacolare il cammino di Saga, Shura e Camus, attraverso delle illusioni nella terza casa dei Gemelli. Pur avendo difeso la terza casa, Milo decide di sottoporre il guerriero ad una prova di coraggio e resistenza per dimostrare il suo sincero pentimento e per potersi unire ai Cavalieri di Atena: subisce così quattordici colpi della Cuspide scarlatta di Scorpio senza opporsi.
Riconosciuto in questo modo Cavaliere d'oro dei Gemelli, Kanon si reca successivamente nell'Oltretomba, dove, insieme a Cristal e Sirio, comincia la sua corsa verso il palazzo di Ade durante la quale annienta vari Specter di Ade, tra cui Rune di Barlon, Flegiàs, ed infine si imbatte in Rhadamante della Viverna, uno dei tre più potenti tra i 108, che stava per sconfiggere senza problemi. Nel combattimento, tuttavia, intervengono anche gli altri due giganti dell’inferno, Minosse del Grifone ed Eaco di Garuda, ed essendo in inferiorità numerica si ritrova in difficoltà, fino all'arrivo di Phoenix, che giunge in suo soccorso. Alla fine, Kanon si toglie l'armatura e decide di sacrificarsi per uccidere Rhadamante (si fa colpire dal suo colpo più potente l'Esplosione galattica, insieme allo Specter, colpo che uccide entrambi). Fa questo solo perché deve mandare la sua armatura al muro del lamento (muro del pianto in originale) da tutti gli altri Cavalieri d'oro che servirà anche per perforare il Muro e permettere ai Cavalieri di bronzo di raggiungere Atena e Ade nei Campi Elisi. L'armatura dei Gemelli si stacca da Kanon e và di propria volontà al muro del pianto dagli altri cavalieri d'oro, se avesse avuto ancora l'armatura per affrontare Rhadamante forse non sarebbe morto.
Serie animata
Le vicende di Kanon nella serie animata sono simili a quelle della sua controparte cartacea. Kanon però compare come Dragone del Mare dopo che Pegasus e Andromeda raggiungono il regno sottomarino e si scontrano brevemente con Tetis prima che Kanon riveli loro delle colonne. Inoltre è che nell'anime è Pegasus a ricevere il tridente di Nettuno nel petto al posto suo.
OAV
Le vicende di Kanon nell'adattamento animato della saga di Ade riprendono le vicende del fumetto senza particolari differenze, tranne per una scena aggiuntiva in cui raggiunge Dohko di Libra per partire per il castello di Ade, dopo che il Cavaliere della Bilancia ha detto addio a Shin dell'Ariete.
Personalità
Kanon è un cavaliere dall'animo oscuro, intelligente, sadico e aggressivo. Inoltre è un perfetto manipolatore, essendo riuscito a prendersi gioco di Nettuno e della sua armata senza destare sospetti. La sua ambizione è talmente grande da fargli puntare al dominio delle acque e delle terre spodestando sia Nettuno che Atena. Tuttavia trova la redenzione grazie al cosmo di Atena e comincerà a dimostrare una grande bontà d'animo, intervenendo sempre in aiuto della dea e dei suoi cavalieri, mantenendo, comunque, quella freddezza che lo distingue caratterialmente dagli altri compagni di battaglia. Nonostante Kanon affermi di aver giurato obbedienza ad Atena, egli rivela di non essere un compagno per i cavalieri di bronzo, non approvandone i metodi. Infatti, più di una volta ha cercato di convincere i protagonisti a mutare il proprio carattere durante un combattimento; ad esempio, quando Andromeda esita nel corso dello scontro con Rhadamante, Kanon dice: "...ma se combattere per la giustizia è crimine altrettanto grave, prima sradicherò tutto il male che troverò sul mio cammino e poi ne accetterò le inevitabili conseguenze, ma soltanto allora!".
Il vero Sea Dragon
Nell'enciclopedia Taizen, viene rivelato che: "Kanon ha ricevuto da Poseidon il permesso di indossare lo scale di Sea Dragon, uno dei sette generali degli abissi". Ciò fa pensare che dovrebbe esistere un vero proprietario di quest'armatura ma non si sa dove sia, se abbia ricevuto il richiamo del dio dei mari arrivando alla reggia degli abissi, se è stato ucciso da Kanon oppure no.
Il motivo per cui Kanon indossa l'armatura di Sea Dragon viene spiegato da Kurumada nella rubrica L'angolo di Sion, uscita nel 2002 sulla rivista Home Sha. A detta dell'autore le armature dei Generali degli Abissi possono essere indossate da chiunque sia ritenuto da loro adatto, quindi deve possedere un cosmo molto sviluppato.
Fonte: WIKIPEDIA
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Kanon (カノン) è un personaggio immaginario della serie di anime e manga I Cavalieri dello zodiaco, creata da Masami Kurumada nel 1986.
È comparso prima come il Generale degli abissi Dragone del Mare (海龍のカノン Shīdoragon, Sea Dragon, tradotto dalla Panini in Dragone Marino) posto a protezione della colonna dell'Oceano atlantico settentrionale, e poi il Cavaliere d'oro appartenente alla costellazione dei Gemelli. Kanon è il fratello gemello di Gemini, anch'egli Cavaliere d'oro della stessa costellazione, e come tale è subentrato a lui.
Kanon è inizialmente introdotto come antagonista, in quanto è lui che tentò di convincere Gemini ad uccidere una neonata Atena e a causare il risveglio della parte oscura del fratello, provocando gli eventi della saga del Grande Tempio e venendo confinato nella prigione di Capo Sounion; successivamente causò il risveglio di Nettuno, provocando la guerra tra il dio del mare e Atena. Successivamente si schiererà dalla parte di quest'ultima, combattendo nella guerra sacra contro Ade come Cavaliere dei Gemelli.
Creazione e concezione
Fin dall'inizio dell'opera Kurumada fu indeciso se utilizzare per il Cavaliere dei Gemelli un uomo dalla doppia personalità oppure due gemelli ed alla fine scelse entrambi creando il personaggio di Kanon. Il nome del personaggio deriva dall'isola di Kanon, ma in greco significa "canone" o criterio, ed è uno dei pochi nomi rimasti invariati nel doppiaggio italiano. Nell'intervista in cui rivelò l'origine del nome del personaggio (pubblicata sulla rivista Myth Cloth Cronicle) Kurumada affermò scherzosamente di aver voluto inizialmente chiamarlo Sega e che inizialmente la mente dietro i piani di Nettuno doveva essere Tetis, ma poi decise di dare questo ruolo a Kanon.
Come il fratello ed altri personaggi nel manga anche Kanon aveva i capelli biondi, perciò (data l'eccessiva preponderanza di toni giallo oro nel design usato dall'autore) ha subito un cambio di tinta, per avere un contrasto maggiore, in questo caso in blu scuro.
Storia
Manga classico
Kanon nasce in Grecia e, pur dimostrando fin da piccolo grandi abilità, crebbe all'ombra del fratello gemello Saga, Cavaliere d'oro dei Gemelli ed unico al Grande Tempio a sapere dell'esistenza del fratello. Un giorno, Kanon propose al fratello l'assassinio della piccola Atena, del Grande Sacerdote e di Aiolos di Sagitter; a detta dello stesso Kanon queste tre morti avrebbero consentito ai due fratelli di prendere il comando del Grande Tempio. Sorpreso da tanta malvagità, il fratello Gemini rinchiuse Kanon nella prigione alla base di Capo Sounion. Questo evento scatenò l'ira di Kanon che maledisse il fratello, risvegliandone la parte oscura e dando inizio alla sua ribellione.
Riuscito a liberarsi grazie anche al cosmo di Atena, che lui però non riconosce, Kanon raggiunge grazie al tridente di Nettuno il regno sottomarino del dio del mare, dove libera lo spirito del dio dall'anfora in cui Atena l'aveva sigillato. Questi gli ordinò però di risvegliarlo solamente dopo tredici anni, quando Julian Kedives (il ragazzo in cui si sarebbe reincarnato) sarebbe stato maturo. Kanon decise di approfittare della situazione e di non risvegliare il dio, ma di manovrare Julian e gli altri Generali degli abissi per poter conquistare la Terra, dopo aver assunto l'identità di Dragone del Mare, leader dei Sette Generali.
Kanon compare per la prima volta, sotto le sembianze di Dragone del Mare e senza rivelare la sua identità, nel Regno di Nettuno, quando rimprovera Tetis di aver fallito nella missione affidatagli, ovvero rapire Atena. Successivamente ricompare, sempre sotto le sembianze di Dragone del Mare, all'arrivo Cavalieri di bronzo nel regno di Nettuno, dove rimane sorpreso dalla forza di questi ultimi.
Successivamente, Kanon affronta Phoenix, il quale gli fa confessare, grazie al Fantasma diabolico, gli eventi sul suo passato (dalla nascita del male in Saga fino alla liberazione di Nettuno) che vengono uditi dal generale dell'Atlantico del sud Sirya il quale decide quindi di aiutare Phoenix ad abbattere la colonna custodita da Kanon. Phoenix rivela a Kanon che Atena lo aveva sempre aiutato quando era rinchiuso a Capo Sounion e non lo aveva fatto affogare. Nel manga, sconvolto da questa rivelazione, Kanon si redime e si fa colpire dal Tridente di Nettuno per salvare Atena.
Sopravvissuto e successivamente tornato al Grande Tempio, Kanon riappare quando tenta di ostacolare il cammino di Saga, Shura e Camus, attraverso delle illusioni nella terza casa dei Gemelli. Pur avendo difeso la terza casa, Milo decide di sottoporre il guerriero ad una prova di coraggio e resistenza per dimostrare il suo sincero pentimento e per potersi unire ai Cavalieri di Atena: subisce così quattordici colpi della Cuspide scarlatta di Scorpio senza opporsi.
Riconosciuto in questo modo Cavaliere d'oro dei Gemelli, Kanon si reca successivamente nell'Oltretomba, dove, insieme a Cristal e Sirio, comincia la sua corsa verso il palazzo di Ade durante la quale annienta vari Specter di Ade, tra cui Rune di Barlon, Flegiàs, ed infine si imbatte in Rhadamante della Viverna, uno dei tre più potenti tra i 108, che stava per sconfiggere senza problemi. Nel combattimento, tuttavia, intervengono anche gli altri due giganti dell’inferno, Minosse del Grifone ed Eaco di Garuda, ed essendo in inferiorità numerica si ritrova in difficoltà, fino all'arrivo di Phoenix, che giunge in suo soccorso. Alla fine, Kanon si toglie l'armatura e decide di sacrificarsi per uccidere Rhadamante (si fa colpire dal suo colpo più potente l'Esplosione galattica, insieme allo Specter, colpo che uccide entrambi). Fa questo solo perché deve mandare la sua armatura al muro del lamento (muro del pianto in originale) da tutti gli altri Cavalieri d'oro che servirà anche per perforare il Muro e permettere ai Cavalieri di bronzo di raggiungere Atena e Ade nei Campi Elisi. L'armatura dei Gemelli si stacca da Kanon e và di propria volontà al muro del pianto dagli altri cavalieri d'oro, se avesse avuto ancora l'armatura per affrontare Rhadamante forse non sarebbe morto.
Serie animata
Le vicende di Kanon nella serie animata sono simili a quelle della sua controparte cartacea. Kanon però compare come Dragone del Mare dopo che Pegasus e Andromeda raggiungono il regno sottomarino e si scontrano brevemente con Tetis prima che Kanon riveli loro delle colonne. Inoltre è che nell'anime è Pegasus a ricevere il tridente di Nettuno nel petto al posto suo.
OAV
Le vicende di Kanon nell'adattamento animato della saga di Ade riprendono le vicende del fumetto senza particolari differenze, tranne per una scena aggiuntiva in cui raggiunge Dohko di Libra per partire per il castello di Ade, dopo che il Cavaliere della Bilancia ha detto addio a Shin dell'Ariete.
Personalità
Kanon è un cavaliere dall'animo oscuro, intelligente, sadico e aggressivo. Inoltre è un perfetto manipolatore, essendo riuscito a prendersi gioco di Nettuno e della sua armata senza destare sospetti. La sua ambizione è talmente grande da fargli puntare al dominio delle acque e delle terre spodestando sia Nettuno che Atena. Tuttavia trova la redenzione grazie al cosmo di Atena e comincerà a dimostrare una grande bontà d'animo, intervenendo sempre in aiuto della dea e dei suoi cavalieri, mantenendo, comunque, quella freddezza che lo distingue caratterialmente dagli altri compagni di battaglia. Nonostante Kanon affermi di aver giurato obbedienza ad Atena, egli rivela di non essere un compagno per i cavalieri di bronzo, non approvandone i metodi. Infatti, più di una volta ha cercato di convincere i protagonisti a mutare il proprio carattere durante un combattimento; ad esempio, quando Andromeda esita nel corso dello scontro con Rhadamante, Kanon dice: "...ma se combattere per la giustizia è crimine altrettanto grave, prima sradicherò tutto il male che troverò sul mio cammino e poi ne accetterò le inevitabili conseguenze, ma soltanto allora!".
Il vero Sea Dragon
Nell'enciclopedia Taizen, viene rivelato che: "Kanon ha ricevuto da Poseidon il permesso di indossare lo scale di Sea Dragon, uno dei sette generali degli abissi". Ciò fa pensare che dovrebbe esistere un vero proprietario di quest'armatura ma non si sa dove sia, se abbia ricevuto il richiamo del dio dei mari arrivando alla reggia degli abissi, se è stato ucciso da Kanon oppure no.
Il motivo per cui Kanon indossa l'armatura di Sea Dragon viene spiegato da Kurumada nella rubrica L'angolo di Sion, uscita nel 2002 sulla rivista Home Sha. A detta dell'autore le armature dei Generali degli Abissi possono essere indossate da chiunque sia ritenuto da loro adatto, quindi deve possedere un cosmo molto sviluppato.
Fonte: WIKIPEDIA
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L'Organizzazione è ciò che distingue i Dodo dalle bestie! By la vostra APUMA sempre qui!
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Un Mega Bacio alla mia cara Hunterus Heroicus KIM, Mishamiga in Winchester!
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
SID
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Sidney, più noto come Sid, è uno dei protagonisti dei film d'animazione L'era glaciale, L'era glaciale 2 - Il disgelo, L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri e L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva.
Il personaggio
Sid è un impacciato Bradipo (in realtà un Megalonyx) ed è il membro fondatore (come afferma nel secondo film) del branco inizialmente composto da lui, Manfred e Diego. Sid ha la particolarità di non capire assolutamente quando è il momento di parlare o agire, risultando petulante e fastidioso (ad esempio quando, nel secondo film, canta continuamente canzoni sull'estinzione di una specie, proprio quando Manfred è in piena crisi per questo motivo, oppure nel quarto, quando mette una collana di corallo a Diego, con fare molto effeminato, mentre lui affermava di essere un "assassino spietato" con Shira). Alle volte risulta essere stupido, come quando cerca di allevare prima tre uova, poi tre cuccioli di T-Rex, credendo di essere la loro mamma. Tuttavia Sid è anche molto leale, pronto a tutto per aiutare gli amici, anche se maggiormente è lui ad essere aiutato, ma risulta sempre un membro fondamentale del "branco". Ha una famiglia composta da padre, madre, fratello minore, zio e nonna. Questi compaiono nel quarto film per poco tempo, poiché vogliono lasciargli la nonna per poi scappare e abbandonarlo di nuovo, poiché creduto (insieme alla nonna) solo combina guai. Alla fine del quarto film, però, dopo aver salvato Manny e aver sconfitto i pirati con l'aiuto di sua nonna e della balena Amorina, verrà considerato un eroe.
All'inizio del primo film viene abbandonato dal suo branco e incontra Manfred per caso, mentre è inseguito dai due Brontoteri Carl e Frank. Nel secondo è fondamentale a Diego nel superamento della sua paura dell'acqua. Nel terzo film troverà delle uova di dinosauro, ma verrà rapito dalla loro madre, che lo porterà nel mondo dei dinosauri, verrà poi salvato da Manny, Diego, Crash e Eddie con l'aiuto di Buck. Nel quarto film reincontra la sua famiglia che nel primo capitolo lo aveva abbandonato ma lo abbandoneranno di nuovo lasciandolo solo con la nonna.
Curiosità
Sid è l'unico personaggio che interagisce con Scrat in tutti e quattro i film: nel primo per sbaglio gli mangia quasi la ghianda e, in seguito, gli chiede indicazioni (tuttavia, in questa seconda occasione sono presenti anche Manny e Diego); nel secondo lo rianima con la respirazione artificiale, nel terzo quando lo calpesta inavvertitamente e quando i dinosauri glielo tirano in mano e nel quarto quando lo trova aprendo una conchiglia.
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- Messaggio n°19
Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
DIEGO
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Diego è uno dei protagonisti dei film d'animazione L'era glaciale, L'era glaciale 2 - Il disgelo, L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri e L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva.
Il personaggio
Diego è una Tigre dai denti a sciabola (precisamente uno Smilodonte). Coraggioso e agile, nel primo film si presenta come nemesi di Manfred e Sid, volendo con l'inganno sottrarre loro il piccolo umano che stanno riportando al padre e farli divorare dal suo branco. Durante la pellicola, tuttavia, rimane molto colpito dall'altruismo di Manny e dalla profonda bontà di Sid e diventa gradualmente grande amico dei due: questo lo porta a far emergere un altro lato di sé, molto leale e buono, come dimostra il fatto che non riesce a tradire gli amici ma anzi, si sacrifica per salvare Manny (anche se alla fine del film si ricongiungerà a loro, essendo sopravvissuto). Nei successivi film risulta essere buono e fedele verso gli amici, anche se non si risparmia dal prendere in giro Sid. È anche molto orgoglioso, come dimostra dal non sapere accettare le critiche (minaccia di strangolare Sid perché gli dice che ha paura dell'acqua) e negandole fino alla morte, ma è anche molto coraggioso e altruista come dimostra sfidando le sue paure (l'acqua, appunto) per salvare Sid, Crash ed Eddie. Si innamorerà di Shira, una tigre dai denti a sciabola femmina, primo ufficiale della ciurma di Capitan Sbudella, che alla fine abbandonerà quest'ultimo per unirsi al branco di Diego, avendo capito quanto lei sia insignificante per Sbudella.
Nel primo film cerca, con alcuni simili, di catturare il bambino salvato e preso in custodia da Manfred e Sid, per poi divenire gradualmente grande amico dei due. Il suo carattere, dapprima scontroso e diffidente, muterà fino a divenire quasi simpatico. Nel secondo film scopriamo che ha paura dell'acqua, fobia che supererà con l'aiuto di Sid. Nel terzo film decide di lasciare il branco perché convinto di aver perso le sue doti da cacciatore; tuttavia, quando Sid viene rapito da Mamma T-Rex, si riunisce al branco. Nel quarto film incontra la sua anima gemella, Shira.
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- Messaggio n°20
Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Gatto con gli Stivali (Shrek)
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« Sfamami... se osi »
(Il gatto nel quarto film)
Gatto con gli stivali (Puss in Boots) è uno dei protagonisti della serie cinematografica Shrek. La sua creazione è stata ispirata dall'omonimo personaggio della celebre favola. Nella versione originale è doppiato dall'attore Antonio Banderas, che ha doppiato anche il personaggio nell'adattamento italiano di Shrek Terzo e Shrek e vissero felici e contenti. Nella sua prima apparizione in Shrek 2, il Gatto con gli stivali è invece doppiato da Massimo Rossi. In Il gatto con gli stivali, spin-off incentrato sul personaggio, è ancora Banderas a doppiare il Gatto.
Biografia
Il Gatto con gli stivali è un orfano nato nei pressi della cittadina di San Ricardo. Un giorno fu ritrovato da una gentile signora che lo accolse nel suo orfanotrofio con altri bambini e lo chiamò Pequeño (piccolo). Lì il gatto conobbe Humpty Dumpty (creatura con testa d'uovo di una canzoncina popolare anglosassone). I due diventarono grandi amici e Humpty ribattezzò il suo amico "Gatto". Il gatto con gli stivali fa la sua prima apparizione in Shrek 2, quando viene assoldato da re Harold, affinché assassini Shrek, per accontentare la Fata Madrina. Il gatto fallisce nel suo tentativo, ma Shrek anziché prendersi una rivalsa nei suoi confronti, gli risparmia la vita. Il Gatto sentendosi debitore nei suoi confronti, riesce a convincere Shrek ad aiutarlo nella sua missione, facendogli gli occhi dolci. Ciò nonostante Ciuchino proverà immediatamente una forte conflittualità nei suoi confronti. Il rapporto di amore-odio fra Ciuchino e il Gatto, sarà una delle gag ricorrenti dell'intera serie di film. Il Gatto rimarrà al fianco di Shrek per tutta la durata del film mentre Ciuchino sarà geloso.
In Shrek Terzo il Gatto si unisce a Shrek e Ciuchino nella loro ricerca del giovane Artu, ed in seguito incoraggerà l'orco ad essere maggiormente gentile nei confronti del ragazzo. Inoltre darà consigli a Shrek sulla sua nuova condizione di padre. Inavvertitamente Merlino finirà per scambiare i corpi di Ciuchino e il Gatto durante un incantesimo, e la cosa si risolverà soltanto alla fine del film. Nella realtà alternativa mostrata in Shrek e vissero felici e contenti, il quarto capitolo della serie, il Gatto, terribilmente in sovrappeso e ormai privo di qualunque agilità felina, è ridotto ad essere l'animale di compagnia di Fiona. Ciò nonostante svolgerà un ruolo fondamentale, dapprima nell'aiutare Shrek a riconquistare Fiona, ed in seguito insieme a Ciuchino, nel salvare entrambi dal Pifferaio Magico.
Ispirazione
L'aspetto del Gatto con gli Stivali presente in Shrek è ispirato al personaggio di Zorro (Banderas ha interpretato il personaggio in La maschera di Zorro e The Legend of Zorro). Infatti il Gatto esordisce in Shrek 2 marchiando con la spada su un tronco una "P" (che sta per Puss, il nome inglese del Gatto), parodiando la "Z" di Zorro.
Parla con un accento spagnolo, unitamente ad una caratterizzazione che concentra nel Gatto tutti gli stereotipi tipici legati agli ispanici.
Nonostante sia un gatto antropomorfo, il personaggio continua a mantenere alcune caratteristiche tipiche del suo stato di felino. Nei film, infatti, gag ricorrenti mostrano il Gatto vomitare palle di pelo o leccarsi il pelo per pulirsi.
Fonte: WIKIPEDIA
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« Sfamami... se osi »
(Il gatto nel quarto film)
Gatto con gli stivali (Puss in Boots) è uno dei protagonisti della serie cinematografica Shrek. La sua creazione è stata ispirata dall'omonimo personaggio della celebre favola. Nella versione originale è doppiato dall'attore Antonio Banderas, che ha doppiato anche il personaggio nell'adattamento italiano di Shrek Terzo e Shrek e vissero felici e contenti. Nella sua prima apparizione in Shrek 2, il Gatto con gli stivali è invece doppiato da Massimo Rossi. In Il gatto con gli stivali, spin-off incentrato sul personaggio, è ancora Banderas a doppiare il Gatto.
Biografia
Il Gatto con gli stivali è un orfano nato nei pressi della cittadina di San Ricardo. Un giorno fu ritrovato da una gentile signora che lo accolse nel suo orfanotrofio con altri bambini e lo chiamò Pequeño (piccolo). Lì il gatto conobbe Humpty Dumpty (creatura con testa d'uovo di una canzoncina popolare anglosassone). I due diventarono grandi amici e Humpty ribattezzò il suo amico "Gatto". Il gatto con gli stivali fa la sua prima apparizione in Shrek 2, quando viene assoldato da re Harold, affinché assassini Shrek, per accontentare la Fata Madrina. Il gatto fallisce nel suo tentativo, ma Shrek anziché prendersi una rivalsa nei suoi confronti, gli risparmia la vita. Il Gatto sentendosi debitore nei suoi confronti, riesce a convincere Shrek ad aiutarlo nella sua missione, facendogli gli occhi dolci. Ciò nonostante Ciuchino proverà immediatamente una forte conflittualità nei suoi confronti. Il rapporto di amore-odio fra Ciuchino e il Gatto, sarà una delle gag ricorrenti dell'intera serie di film. Il Gatto rimarrà al fianco di Shrek per tutta la durata del film mentre Ciuchino sarà geloso.
In Shrek Terzo il Gatto si unisce a Shrek e Ciuchino nella loro ricerca del giovane Artu, ed in seguito incoraggerà l'orco ad essere maggiormente gentile nei confronti del ragazzo. Inoltre darà consigli a Shrek sulla sua nuova condizione di padre. Inavvertitamente Merlino finirà per scambiare i corpi di Ciuchino e il Gatto durante un incantesimo, e la cosa si risolverà soltanto alla fine del film. Nella realtà alternativa mostrata in Shrek e vissero felici e contenti, il quarto capitolo della serie, il Gatto, terribilmente in sovrappeso e ormai privo di qualunque agilità felina, è ridotto ad essere l'animale di compagnia di Fiona. Ciò nonostante svolgerà un ruolo fondamentale, dapprima nell'aiutare Shrek a riconquistare Fiona, ed in seguito insieme a Ciuchino, nel salvare entrambi dal Pifferaio Magico.
Ispirazione
L'aspetto del Gatto con gli Stivali presente in Shrek è ispirato al personaggio di Zorro (Banderas ha interpretato il personaggio in La maschera di Zorro e The Legend of Zorro). Infatti il Gatto esordisce in Shrek 2 marchiando con la spada su un tronco una "P" (che sta per Puss, il nome inglese del Gatto), parodiando la "Z" di Zorro.
Parla con un accento spagnolo, unitamente ad una caratterizzazione che concentra nel Gatto tutti gli stereotipi tipici legati agli ispanici.
Nonostante sia un gatto antropomorfo, il personaggio continua a mantenere alcune caratteristiche tipiche del suo stato di felino. Nei film, infatti, gag ricorrenti mostrano il Gatto vomitare palle di pelo o leccarsi il pelo per pulirsi.
Fonte: WIKIPEDIA
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- Messaggio n°21
Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Calmoniglio (Le 5 leggende)
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Calmoniglio (Bunnymund): è il coniglio pasquale e guardiano della speranza. È in continuo scontro con Nord perché entrambi sostengono che la propria festa sia più importante dell'altra. È australiano ed è calmo, spavaldo, a volte irritante e presuntuoso, imperturbabile e alto 1,85 m. Guardiano della natura, abile, scaltro, grande scavatore ed esperto di arti marziali, combatte usando dei boomerang incantati e uova di Pasqua esplosive. Possiede la capacità di aprire gallerie ovunque e nella sua tana vive un esercito di gigantesche uova di pietra. Non ama volare sulla slitta di Babbo Natale (preferisce passare nelle sue gallerie) e ce l'ha con Jack da quando questi scatenò una bufera di neve la domenica di Pasqua del 1968.
Tuttavia, dopo aver scoperto che Jamie ha continuato a credere in lui grazie a Jack (quando il bambino stava per perdere la fiducia), si riappacificherà con il rivale. Come gli altri guardiani se i bambini smettono di credere in lui perde i poteri diventando un semplice coniglio, conservando tuttavia la capacità di parlare. Alla fine diventerà il migliore amico di Jack e si affeziona a Sophie, la sorellina di Jamie.
Fonte: WIKIPEDIA
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Calmoniglio (Bunnymund): è il coniglio pasquale e guardiano della speranza. È in continuo scontro con Nord perché entrambi sostengono che la propria festa sia più importante dell'altra. È australiano ed è calmo, spavaldo, a volte irritante e presuntuoso, imperturbabile e alto 1,85 m. Guardiano della natura, abile, scaltro, grande scavatore ed esperto di arti marziali, combatte usando dei boomerang incantati e uova di Pasqua esplosive. Possiede la capacità di aprire gallerie ovunque e nella sua tana vive un esercito di gigantesche uova di pietra. Non ama volare sulla slitta di Babbo Natale (preferisce passare nelle sue gallerie) e ce l'ha con Jack da quando questi scatenò una bufera di neve la domenica di Pasqua del 1968.
Tuttavia, dopo aver scoperto che Jamie ha continuato a credere in lui grazie a Jack (quando il bambino stava per perdere la fiducia), si riappacificherà con il rivale. Come gli altri guardiani se i bambini smettono di credere in lui perde i poteri diventando un semplice coniglio, conservando tuttavia la capacità di parlare. Alla fine diventerà il migliore amico di Jack e si affeziona a Sophie, la sorellina di Jamie.
Fonte: WIKIPEDIA
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- Messaggio n°22
Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Sanji (One Piece)
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« Riuscirò a trovare l'All Blue! »
(Sanji)
Sanji (サンジ) è uno dei protagonisti della serie manga ed anime One Piece del mangaka Eiichiro Oda. Nei sondaggi fra i fan in Giappone risulta costantemente essere il terzo personaggio più amato[3]. Come rivelato dall'autore, inizialmente per il personaggio era stato pensato il nome Naruto, modificato poi in seguito alla pubblicazione del manga omonimo.
Il personaggio
« Quando si cucina bisogna usare gli ingredienti in ogni loro parte. È come amare tutto di una donna. »
(Sanji riferendosi ai cuochi di Navarone)
Soprannominato Gamba nera (黒脚 Kuro ashi), Sanji è un abilissimo cuoco, perennemente alla ricerca di giovani donzelle da aiutare o da servire. Assume a tempo pieno il compito di proteggere a costo della sua stessa vita le sue principesse Nami, Nico Robin e, durante il periodo in cui naviga assieme alla ciurma, Bibi; disprezza qualunque uomo maltratti o addirittura picchi una donna, ritiene questi uomini vili ed ignobili e li punisce severamente. Ha un buon rapporto anche con i membri maschili della ciurma, anche se tende a litigare per ogni inezia con Zoro. Il suo sogno è trovare l'All Blue, un mare leggendario dove si dice si trovino i pesci di tutti i mari: è questo il vero motivo per cui Sanji si è unito alla ciurma di Rufy.
Aspetto
Sanji veste sempre un completo nero e scarpe dello stesso colore e sotto una camicia, il cui colore varia a seconda della saga, e una cravatta nera. Porta i capelli biondi a frangetta a coprire inizialmente l'occhio sinistro, ma dopo due anni li porta leggermente più lunghi e a coprire l'occhio destro. Dopo l'allenamento, Sanji porta anche un sottile pizzetto, mentre il completo è di colore blu scuro.
Come ha dichiarato lo stesso Oda in una SBS, nel caratterizzare il personaggio (non graficamente) si è ispirato al ruolo di Steve Buscemi nel film Le iene.
Carattere e personalità
Prima di entrare nella ciurma, Sanji lavorava nel ristorante sul mare Baratie come vice capo cuoco alle dipendenze di Zef, al quale è molto legato sebbene tra i due sembri esserci molto astio. Dal suo mentore ha ereditato, oltre al talento culinario, anche il suo stile di combattimento: essendo, per un cuoco, assolutamente sacre le mani, e non potendo rischiare di ferirsele in uno scontro, Sanji combatte utilizzando solo le gambe, dando comunque vita ad attacchi devastanti. A causa del suo passato e della sua educazione detesta atti, comportamenti e persone che denigrano o che sprecano il cibo, e spesso tende a divenire particolarmente aggressivo verso costoro. Inoltre, sulla Going Merry, sprovvista di una dispensa a prova di furto, era implacabile nel punire le ruberie di Rufy. Come cuoco è davvero eccellente: la sua abilità è infatti molto apprezzata da tutti.
È terrorizzato dagli insetti ed è l'unico fumatore della ciurma: non lo si vede, infatti, praticamente mai senza la sua sigaretta in bocca, e la sua marca preferita sembra essere la King O Ground L, come si legge sul pacchetto mentre cade dalla Going Merry assieme a Rufy. È l'unico a non avere una foto sulla sua taglia: questa infatti mostra un disegno che gli somiglia solo lontanamente e che è più simile a Duval. La ragione è che il fotografo Attachan non è riuscito a trovare un'immagine soddisfacente, dato che quella che aveva fatto era tutta nera: si scopre poi che si era dimenticato semplicemente di togliere il tappo dall'obiettivo della macchina fotografica.
Come Nami e Usop è uno di quei personaggi che combattono anche con l'intelligenza: spesso, infatti, oltre agli scontri fisici, svolge azioni diversive, di sabotaggio o parallele (come ad Alabasta, Skypiea, Water Seven, sul Puffing Tom o durante il Buster Call).
L'occhio
Fino alla fine della prima parte del manga, l'occhio sinistro di Sanji è sempre rimasto coperto dalla frangia. Dalla seconda parte del manga in poi è l'occhio destro ad essere coperto. Curiosamente, i riccioli delle sopracciglia di Sanji non sono simmetrici, ma puntano entrambi verso destra. Nell'anime l'occhio sinistro è erroneamente comparso negli episodi 21, 22, 87, 284, nel sesto film e nella seconda opening originale, Believe delle Folder5.
Taglia
Dopo gli eventi di Enies Lobby sulla testa di Sanji pende una taglia di 77.000.000 di Berry. Tuttavia, non avendo la sua foto, alcuni personaggi non lo riconoscono e si stupiscono che non abbia una taglia vista la sua forza, come Absalom a Thriller Bark.
Fonte: WIKIPEDIA
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« Riuscirò a trovare l'All Blue! »
(Sanji)
Sanji (サンジ) è uno dei protagonisti della serie manga ed anime One Piece del mangaka Eiichiro Oda. Nei sondaggi fra i fan in Giappone risulta costantemente essere il terzo personaggio più amato[3]. Come rivelato dall'autore, inizialmente per il personaggio era stato pensato il nome Naruto, modificato poi in seguito alla pubblicazione del manga omonimo.
Il personaggio
« Quando si cucina bisogna usare gli ingredienti in ogni loro parte. È come amare tutto di una donna. »
(Sanji riferendosi ai cuochi di Navarone)
Soprannominato Gamba nera (黒脚 Kuro ashi), Sanji è un abilissimo cuoco, perennemente alla ricerca di giovani donzelle da aiutare o da servire. Assume a tempo pieno il compito di proteggere a costo della sua stessa vita le sue principesse Nami, Nico Robin e, durante il periodo in cui naviga assieme alla ciurma, Bibi; disprezza qualunque uomo maltratti o addirittura picchi una donna, ritiene questi uomini vili ed ignobili e li punisce severamente. Ha un buon rapporto anche con i membri maschili della ciurma, anche se tende a litigare per ogni inezia con Zoro. Il suo sogno è trovare l'All Blue, un mare leggendario dove si dice si trovino i pesci di tutti i mari: è questo il vero motivo per cui Sanji si è unito alla ciurma di Rufy.
Aspetto
Sanji veste sempre un completo nero e scarpe dello stesso colore e sotto una camicia, il cui colore varia a seconda della saga, e una cravatta nera. Porta i capelli biondi a frangetta a coprire inizialmente l'occhio sinistro, ma dopo due anni li porta leggermente più lunghi e a coprire l'occhio destro. Dopo l'allenamento, Sanji porta anche un sottile pizzetto, mentre il completo è di colore blu scuro.
Come ha dichiarato lo stesso Oda in una SBS, nel caratterizzare il personaggio (non graficamente) si è ispirato al ruolo di Steve Buscemi nel film Le iene.
Carattere e personalità
Prima di entrare nella ciurma, Sanji lavorava nel ristorante sul mare Baratie come vice capo cuoco alle dipendenze di Zef, al quale è molto legato sebbene tra i due sembri esserci molto astio. Dal suo mentore ha ereditato, oltre al talento culinario, anche il suo stile di combattimento: essendo, per un cuoco, assolutamente sacre le mani, e non potendo rischiare di ferirsele in uno scontro, Sanji combatte utilizzando solo le gambe, dando comunque vita ad attacchi devastanti. A causa del suo passato e della sua educazione detesta atti, comportamenti e persone che denigrano o che sprecano il cibo, e spesso tende a divenire particolarmente aggressivo verso costoro. Inoltre, sulla Going Merry, sprovvista di una dispensa a prova di furto, era implacabile nel punire le ruberie di Rufy. Come cuoco è davvero eccellente: la sua abilità è infatti molto apprezzata da tutti.
È terrorizzato dagli insetti ed è l'unico fumatore della ciurma: non lo si vede, infatti, praticamente mai senza la sua sigaretta in bocca, e la sua marca preferita sembra essere la King O Ground L, come si legge sul pacchetto mentre cade dalla Going Merry assieme a Rufy. È l'unico a non avere una foto sulla sua taglia: questa infatti mostra un disegno che gli somiglia solo lontanamente e che è più simile a Duval. La ragione è che il fotografo Attachan non è riuscito a trovare un'immagine soddisfacente, dato che quella che aveva fatto era tutta nera: si scopre poi che si era dimenticato semplicemente di togliere il tappo dall'obiettivo della macchina fotografica.
Come Nami e Usop è uno di quei personaggi che combattono anche con l'intelligenza: spesso, infatti, oltre agli scontri fisici, svolge azioni diversive, di sabotaggio o parallele (come ad Alabasta, Skypiea, Water Seven, sul Puffing Tom o durante il Buster Call).
L'occhio
Fino alla fine della prima parte del manga, l'occhio sinistro di Sanji è sempre rimasto coperto dalla frangia. Dalla seconda parte del manga in poi è l'occhio destro ad essere coperto. Curiosamente, i riccioli delle sopracciglia di Sanji non sono simmetrici, ma puntano entrambi verso destra. Nell'anime l'occhio sinistro è erroneamente comparso negli episodi 21, 22, 87, 284, nel sesto film e nella seconda opening originale, Believe delle Folder5.
Taglia
Dopo gli eventi di Enies Lobby sulla testa di Sanji pende una taglia di 77.000.000 di Berry. Tuttavia, non avendo la sua foto, alcuni personaggi non lo riconoscono e si stupiscono che non abbia una taglia vista la sua forza, come Absalom a Thriller Bark.
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Roronoa Zoro (One Piece)
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« Diventerò il migliore spadaccino del mondo. »
(Roronoa Zoro)
Roronoa Zoro (ロロノア・ ゾロ) è uno dei protagonisti della serie manga ed anime One Piece del mangaka Eiichiro Oda. Il suo cognome è ispirato al pirata François L'Olonnais mentre il suo nome è probabilmente ispirato a quello dello spadaccino Zorro.
Il personaggio
Alla sua prima apparizione ha 19 anni ed è, nella storia, il primo a diventare membro della ciurma di Cappello di Paglia. Il suo sogno è realizzare la promessa fatta ad una sua amica d'infanzia, Kuina, cioè di diventare il più forte spadaccino del mondo. Nei combattimenti utilizza tre spade, tenendone due in mano ed una fra i denti. Poiché, prima di entrare nella ciurma, era un temuto cacciatore di taglie, viene chiamato "Il cacciatore di pirati" (海賊狩り Kaizoku Gari).
Ha dimostrato in più occasioni una resistenza eccezionale, sicuramente la più alta tra i membri della ciurma: infatti, sebbene non abbia mangiato nessun tipo di frutto del diavolo, più volte è riuscito a sopravvivere a ferite gravissime. Pare che nello scontro contro gli uomini-pesce abbia perso cinque litri di sangue, e in seguito agli eventi di Thriller Bark rimane moribondo, dal momento che Orso Bartholomew trasferisce dentro di lui il dolore provato da Monkey D. Rufy durante i combattimenti. Anche per questo, quando non lo si vede allenarsi, durante i viaggi dorme quasi sempre.
Ricopre un ruolo centrale nella ciurma di Rufy: nonostante non venga mai esplicitamente nominato o indicato come vicecapitano all'interno della ciurma, viene definito il "numero 2" della ciurma di Cappello di Paglia da Urouge e braccio destro di Rufy da Bartolomeo. Inoltre, stando alla descrizione presente in un databook, è da considerare come una sorta di vice comandante.
Aspetto
Zoro indossa una maglietta bianca, dei pantaloni verdi e una fascia intorno alla vita. Legata al braccio sinistro porta una bandana nera che indossa solo quando decide di combattere al pieno delle sue capacità. All'orecchio sinistro porta anche tre pendagli. Fisicamente Zoro è molto muscoloso e possiede molte cicatrici: le più grandi sono quella sul petto, provocatagli da Drakul Mihawk, e due che gli circondano le caviglie, dovute allo scontro contro Mr. 3.
Dopo i due anni di allenamento Zoro ha una cicatrice anche sull'occhio sinistro, il fisico più robusto e muscoloso ed una pettinatura leggermente differente; indossa inoltre una veste verde scuro.
Carattere e personalità
Zoro ha la capacità di perdersi ovunque, anche quando deve seguire qualcun altro, e per questo Rufy spesso lo prende in giro, sebbene abbia lo stesso difetto. Tende ad attaccar briga per ogni inezia con Sanji, che lo chiama frequentemente "Marimo" per via dei suoi capelli verdi come quelli di un'alga tipica giapponese (che nella versione italiana del manga è stata adattata appunto in "testa d'alga"). È anche un bevitore accanito, e possiede un'elevata resistenza all'alcool. Anche se può sembrare a volte freddo e distaccato, dimostra sempre enorme carisma e dedizione, oltre che affetto e lealtà, nei confronti di tutti i membri della ciurma, ed appena si presenta l'occasione non esita a combattere per difenderli.
Sa anche essere molto saggio ed in alcune occasioni fa dei discorsi seri e maturi che rimarcano l'importanza dell'onore, del rispetto della ciurma, del capitano e delle norme. Non sopporta che i suoi compagni mostrino atteggiamenti vigliacchi e privi di onore. Alcune delle persone che lo hanno visto in azione sostengono che sia un assassino nato, ciononostante è una persona di buon cuore. Quando combatte con persone deboli o innocenti preferisce usare le parti non affilate delle spade per non ferirli gravemente. Quando invece affronta un avversario temibile ha l'abitudine di sorridere. A dispetto del suo orgoglio sa comunque riconoscere la sua inferiorità quando incontra un avversario superiore a lui.
Taglia
La prima taglia assegnata a Zoro, dopo gli eventi di Alabasta, è di 60.000.000 di Berry. Successivamente agli eventi di Enies Lobby la sua taglia raddoppia, arrivando a 120.000.000 di Berry, rendendolo una delle undici supernove come il suo capitano.
Fonte: WIKIPEDIA
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« Diventerò il migliore spadaccino del mondo. »
(Roronoa Zoro)
Roronoa Zoro (ロロノア・ ゾロ) è uno dei protagonisti della serie manga ed anime One Piece del mangaka Eiichiro Oda. Il suo cognome è ispirato al pirata François L'Olonnais mentre il suo nome è probabilmente ispirato a quello dello spadaccino Zorro.
Il personaggio
Alla sua prima apparizione ha 19 anni ed è, nella storia, il primo a diventare membro della ciurma di Cappello di Paglia. Il suo sogno è realizzare la promessa fatta ad una sua amica d'infanzia, Kuina, cioè di diventare il più forte spadaccino del mondo. Nei combattimenti utilizza tre spade, tenendone due in mano ed una fra i denti. Poiché, prima di entrare nella ciurma, era un temuto cacciatore di taglie, viene chiamato "Il cacciatore di pirati" (海賊狩り Kaizoku Gari).
Ha dimostrato in più occasioni una resistenza eccezionale, sicuramente la più alta tra i membri della ciurma: infatti, sebbene non abbia mangiato nessun tipo di frutto del diavolo, più volte è riuscito a sopravvivere a ferite gravissime. Pare che nello scontro contro gli uomini-pesce abbia perso cinque litri di sangue, e in seguito agli eventi di Thriller Bark rimane moribondo, dal momento che Orso Bartholomew trasferisce dentro di lui il dolore provato da Monkey D. Rufy durante i combattimenti. Anche per questo, quando non lo si vede allenarsi, durante i viaggi dorme quasi sempre.
Ricopre un ruolo centrale nella ciurma di Rufy: nonostante non venga mai esplicitamente nominato o indicato come vicecapitano all'interno della ciurma, viene definito il "numero 2" della ciurma di Cappello di Paglia da Urouge e braccio destro di Rufy da Bartolomeo. Inoltre, stando alla descrizione presente in un databook, è da considerare come una sorta di vice comandante.
Aspetto
Zoro indossa una maglietta bianca, dei pantaloni verdi e una fascia intorno alla vita. Legata al braccio sinistro porta una bandana nera che indossa solo quando decide di combattere al pieno delle sue capacità. All'orecchio sinistro porta anche tre pendagli. Fisicamente Zoro è molto muscoloso e possiede molte cicatrici: le più grandi sono quella sul petto, provocatagli da Drakul Mihawk, e due che gli circondano le caviglie, dovute allo scontro contro Mr. 3.
Dopo i due anni di allenamento Zoro ha una cicatrice anche sull'occhio sinistro, il fisico più robusto e muscoloso ed una pettinatura leggermente differente; indossa inoltre una veste verde scuro.
Carattere e personalità
Zoro ha la capacità di perdersi ovunque, anche quando deve seguire qualcun altro, e per questo Rufy spesso lo prende in giro, sebbene abbia lo stesso difetto. Tende ad attaccar briga per ogni inezia con Sanji, che lo chiama frequentemente "Marimo" per via dei suoi capelli verdi come quelli di un'alga tipica giapponese (che nella versione italiana del manga è stata adattata appunto in "testa d'alga"). È anche un bevitore accanito, e possiede un'elevata resistenza all'alcool. Anche se può sembrare a volte freddo e distaccato, dimostra sempre enorme carisma e dedizione, oltre che affetto e lealtà, nei confronti di tutti i membri della ciurma, ed appena si presenta l'occasione non esita a combattere per difenderli.
Sa anche essere molto saggio ed in alcune occasioni fa dei discorsi seri e maturi che rimarcano l'importanza dell'onore, del rispetto della ciurma, del capitano e delle norme. Non sopporta che i suoi compagni mostrino atteggiamenti vigliacchi e privi di onore. Alcune delle persone che lo hanno visto in azione sostengono che sia un assassino nato, ciononostante è una persona di buon cuore. Quando combatte con persone deboli o innocenti preferisce usare le parti non affilate delle spade per non ferirli gravemente. Quando invece affronta un avversario temibile ha l'abitudine di sorridere. A dispetto del suo orgoglio sa comunque riconoscere la sua inferiorità quando incontra un avversario superiore a lui.
Taglia
La prima taglia assegnata a Zoro, dopo gli eventi di Alabasta, è di 60.000.000 di Berry. Successivamente agli eventi di Enies Lobby la sua taglia raddoppia, arrivando a 120.000.000 di Berry, rendendolo una delle undici supernove come il suo capitano.
Fonte: WIKIPEDIA
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Il gufo Anacleto
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Anacleto (Archimedes), l'irascibile e permaloso ma allo stesso tempo geniale gufo domestico di Merlino, che ha la capacità di parlare ed è l'elemento comico del film. Anacleto accompagna Semola durante l'allenamento, ed è lui ad avvertire Merlino che Maga Magò ha rapito Semola. Anacleto rimane anche con Semola mentre Merlino è nel XX secolo.
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Re: PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Kakashi Hatake (Naruto)
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(Kakashi Hatake a Zabuza Momochi)
Kakashi Hatake (はたけ カカシ Hatake Kakashi), soprannominato il Copia-Ninja (コピー忍者のカカシ Kopī Ninja no Kakashi) e Kakashi dello Sharingan (写輪眼のカカシ Sharingan no Kakashi) è un personaggio immaginario della serie manga ed anime Naruto, scritto e disegnato dal mangaka Masashi Kishimoto. Il cognome del personaggio (Hatake, はたけ) significa letteralmente "campo coltivato", mentre il nome (Kakashi, カカシ) "spaventapasseri".
Diverse riviste specializzate in anime e manga hanno espresso critiche positive sul personaggio apprezzando la sua personalità e il suo sviluppo durante la serie. Kakashi è molto popolare; T.H.E.M. Anime Reviews ha rivelato che la serie potrebbe essere rinominata proprio "Kakashi". In Giappone e nel resto del mondo, Kakashi è un personaggio estremamente popolare soprattutto nelle classifiche di preferenza pubblicate da Shōnen Jump, ma anche in vari sondaggi.
Kishimoto ha rivelato che se egli dovesse creare una storia supplementare con un personaggio con caratteristiche differenti, sceglierebbe Kakashi.
Creazione e sviluppo
Durante la scelta del cognome, Kishimoto decise di utilizzare "Hatake" che, nella traduzione letterale in italiano, è "campo coltivato", mentre per quanto riguarda il nome, l'autore scelse "Kakashi" ovvero spaventapasseri. A volte nel manga compaiono proprio alcuni spaventapasseri, ad esempio nello scontro tra Kakashi e il team 7 e sulla copertina del terzo volume. Kishimoto ha affermato che in origine il nome del personaggio doveva essere "Enoki", poi scartato in favore del nome finale.
Masashi Kishimoto aveva pensato di inserire un breve cameo di Kakashi nel secondo capitolo del manga ma, dopo aver parlato con il suo editore, decise di inserirlo nel terzo. Nella storia scartata, Naruto tornava a casa e incontrava per la prima volta Kakashi sulla soglia della sua porta. Questo Kakashi ideato da Kishimoto manteneva tutti gli aspetti dell'originale perfezionato in seguito, ma era molto provocatorio e sinistro.
La maschera
Kakashi indossa sempre una maschera che gli copre il volto fin sopra il naso, e non è mai stato visto senza di essa: durante un episodio filler della prima stagione Naruto, Sasuke e Sakura fanno di tutto per levargliela, ma alla fine quando ci riusciranno rimarrando delusi nello scoprire che sotto di essa ve n'è un'altra identica. Inoltre, Kakashi porta il coprifronte di sbieco in modo da coprire l'occhio sinistro (quello con lo Sharingan). Del volto di Kakashi dunque normalmente rimane visibile solo l'occhio destro e poco altro.
Il volto di Kakashi è spesso un oggetto di discussione di numerosi omake di Masashi Kishimoto; in uno di questi, i cani invocati solitamente da Kakashi tentano di ricordare il volto del loro compagno, ma si accorgono che ognuno di loro ricorda una versione differente del volto del Ninja Copiatore.
Personalità
Da bambino, più precisamente dopo il suicidio di suo padre, Kakashi iniziò a seguire rigidamente i precetti ninja, in particolare quello secondo cui il successo della missione viene prima della salvezza dei compagni di squadra ed il rispetto di tutte le regole. Dalla morte dell'amico Obito, avvenuta durante una missione, Kakashi cambiò, diventando più simile a quest'ultimo sotto alcuni aspetti, soprattutto considerando di più il lavoro di squadra, motivo per il quale sottopone i suoi allievi al test dei campanelli. Nonostante questo cambiamento, rimane sempre un tipo piuttosto solitario, calmo e, nonostante la sua brillante carriera, non ha mai dimostrato segni di arroganza, dimostrandosi più volte modesto. La sua calma e la sua compostezza lo aiutano molto in battaglia, soprattutto quando si tratta di situazioni terribili, come nello scontro con Zabuza. Inoltre, Kakashi afferma che tutte le persone a lui care sono morte. Ciò che conosciamo della sua vita privata è che trascorre parte del suo tempo a far visita al monumento dei caduti del Villaggio della Foglia dove è inciso il nome del suo compagno Obito.
Kakashi ha una rivalità con l'amico Gai Maito, ma a differenza di quest'ultimo non ha quasi mai voglia di affrontare le sfide del compagno. Cerca infatti di evitarle ignorandolo o semplicemente rifiutandosi di partecipare. Finora le sfide tra i due sono 101 (50 vittorie per Gai e 51 per Kakashi). Le prove scelte da Kakashi sono sempre banali e veloci da fare, tra queste vi è la morra cinese e la corsa; Gai va invece molto orgoglioso di ognuna di queste vittorie.
Kakashi ha molti hobby, come lui stesso afferma nel quarto capitolo del manga. Ma tra tutti i suoi passatempi, quello preferito dal personaggio è certo la lettura della serie Il paradiso della pomiciata, un libro per adulti scritto da Jiraiya, un bestseller nel mondo di Naruto. Kakashi lo legge principalmente mentre si sta allenando o mentre parla con i suoi allievi. Più avanti nella serie legge i sequel La violenza della pomiciata e Le tattiche della pomiciata. Quest'ultimo gli viene regalato da Naruto al ritorno dagli allenamenti con Jiraiya.
Fonte: WIKIPEDIA
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(Kakashi Hatake a Zabuza Momochi)
Kakashi Hatake (はたけ カカシ Hatake Kakashi), soprannominato il Copia-Ninja (コピー忍者のカカシ Kopī Ninja no Kakashi) e Kakashi dello Sharingan (写輪眼のカカシ Sharingan no Kakashi) è un personaggio immaginario della serie manga ed anime Naruto, scritto e disegnato dal mangaka Masashi Kishimoto. Il cognome del personaggio (Hatake, はたけ) significa letteralmente "campo coltivato", mentre il nome (Kakashi, カカシ) "spaventapasseri".
Diverse riviste specializzate in anime e manga hanno espresso critiche positive sul personaggio apprezzando la sua personalità e il suo sviluppo durante la serie. Kakashi è molto popolare; T.H.E.M. Anime Reviews ha rivelato che la serie potrebbe essere rinominata proprio "Kakashi". In Giappone e nel resto del mondo, Kakashi è un personaggio estremamente popolare soprattutto nelle classifiche di preferenza pubblicate da Shōnen Jump, ma anche in vari sondaggi.
Kishimoto ha rivelato che se egli dovesse creare una storia supplementare con un personaggio con caratteristiche differenti, sceglierebbe Kakashi.
Creazione e sviluppo
Durante la scelta del cognome, Kishimoto decise di utilizzare "Hatake" che, nella traduzione letterale in italiano, è "campo coltivato", mentre per quanto riguarda il nome, l'autore scelse "Kakashi" ovvero spaventapasseri. A volte nel manga compaiono proprio alcuni spaventapasseri, ad esempio nello scontro tra Kakashi e il team 7 e sulla copertina del terzo volume. Kishimoto ha affermato che in origine il nome del personaggio doveva essere "Enoki", poi scartato in favore del nome finale.
Masashi Kishimoto aveva pensato di inserire un breve cameo di Kakashi nel secondo capitolo del manga ma, dopo aver parlato con il suo editore, decise di inserirlo nel terzo. Nella storia scartata, Naruto tornava a casa e incontrava per la prima volta Kakashi sulla soglia della sua porta. Questo Kakashi ideato da Kishimoto manteneva tutti gli aspetti dell'originale perfezionato in seguito, ma era molto provocatorio e sinistro.
La maschera
Kakashi indossa sempre una maschera che gli copre il volto fin sopra il naso, e non è mai stato visto senza di essa: durante un episodio filler della prima stagione Naruto, Sasuke e Sakura fanno di tutto per levargliela, ma alla fine quando ci riusciranno rimarrando delusi nello scoprire che sotto di essa ve n'è un'altra identica. Inoltre, Kakashi porta il coprifronte di sbieco in modo da coprire l'occhio sinistro (quello con lo Sharingan). Del volto di Kakashi dunque normalmente rimane visibile solo l'occhio destro e poco altro.
Il volto di Kakashi è spesso un oggetto di discussione di numerosi omake di Masashi Kishimoto; in uno di questi, i cani invocati solitamente da Kakashi tentano di ricordare il volto del loro compagno, ma si accorgono che ognuno di loro ricorda una versione differente del volto del Ninja Copiatore.
Personalità
Da bambino, più precisamente dopo il suicidio di suo padre, Kakashi iniziò a seguire rigidamente i precetti ninja, in particolare quello secondo cui il successo della missione viene prima della salvezza dei compagni di squadra ed il rispetto di tutte le regole. Dalla morte dell'amico Obito, avvenuta durante una missione, Kakashi cambiò, diventando più simile a quest'ultimo sotto alcuni aspetti, soprattutto considerando di più il lavoro di squadra, motivo per il quale sottopone i suoi allievi al test dei campanelli. Nonostante questo cambiamento, rimane sempre un tipo piuttosto solitario, calmo e, nonostante la sua brillante carriera, non ha mai dimostrato segni di arroganza, dimostrandosi più volte modesto. La sua calma e la sua compostezza lo aiutano molto in battaglia, soprattutto quando si tratta di situazioni terribili, come nello scontro con Zabuza. Inoltre, Kakashi afferma che tutte le persone a lui care sono morte. Ciò che conosciamo della sua vita privata è che trascorre parte del suo tempo a far visita al monumento dei caduti del Villaggio della Foglia dove è inciso il nome del suo compagno Obito.
Kakashi ha una rivalità con l'amico Gai Maito, ma a differenza di quest'ultimo non ha quasi mai voglia di affrontare le sfide del compagno. Cerca infatti di evitarle ignorandolo o semplicemente rifiutandosi di partecipare. Finora le sfide tra i due sono 101 (50 vittorie per Gai e 51 per Kakashi). Le prove scelte da Kakashi sono sempre banali e veloci da fare, tra queste vi è la morra cinese e la corsa; Gai va invece molto orgoglioso di ognuna di queste vittorie.
Kakashi ha molti hobby, come lui stesso afferma nel quarto capitolo del manga. Ma tra tutti i suoi passatempi, quello preferito dal personaggio è certo la lettura della serie Il paradiso della pomiciata, un libro per adulti scritto da Jiraiya, un bestseller nel mondo di Naruto. Kakashi lo legge principalmente mentre si sta allenando o mentre parla con i suoi allievi. Più avanti nella serie legge i sequel La violenza della pomiciata e Le tattiche della pomiciata. Quest'ultimo gli viene regalato da Naruto al ritorno dagli allenamenti con Jiraiya.
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