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Da APUMA Lun Giu 01, 2015 2:53 pm
Berserk
« Dovunque si vada, l'unico posto che ci attende è sempre un campo di battaglia »
(Gatsu)
Berserk (ベルセルク Beruseruku) è un manga scritto ed illustrato da Kentaro Miura. Le vicende si incentrano su Gatsu, un guerriero maledetto costretto a vagare senza sosta per sopravvivere e trovare vendetta. La storia, inizialmente horror ma via via arricchita di elementi del genere fantasy, esplora il meglio ed il peggio della natura umana. Le tematiche principali sono l'illusorietà del libero arbitrio, il destino dell'uomo, l'istinto di conservazione, l'onnipresenza del male. Tanto l'anime quanto il manga sono noti per la loro grande violenza grafica.
L'opera è serializzata in Giappone da Hakusensha nella collana Young Animal dal 1989. In Italia è pubblicata dalla Panini Comics: la prima edizione italiana risale all'agosto 1996 ed in seguito sono state edite diverse ristampe che portano il nome di Berserk Collection, Maximum Berserk e Berserk Collection Serie Nera.
Il successo del manga ha portato alla realizzazione, nel 1997, di una serie televisiva anime e di una serie di film, il cui progetto si intitola Berserk - L'epoca d'oro.
Trama
La storia si svolge nella fittizia terra delle Midlands, in una sorta di Medioevo alternativo. Il protagonista è Gatsu, detto il "Guerriero Nero", un uomo nato dal corpo di una donna morta, impiccata ad un albero, cadendo a terra ai piedi dello stesso. Quando una compagnia di mercenari passa di lì decide di evitarlo, ritenendolo un presagio di sventura, ma Sys, la donna del capitano di ventura Gambino, che aveva da poco perso suo figlio, lo prende con sé.
Gatsu viene così allevato in una compagnia mercenaria, dove viene iniziato dallo stesso Gambino al combattimento e alla guerra fin dalla tenera età, affinando la sua tecnica ed allenandosi sempre con armi troppo grandi per lui. Ma ben presto, Gatsu deve soffrire nuovamente la perdita della madre a seguito della morte di Sys per peste; Gambino, addolorato dalla perdita della compagna, sviluppa un crescente odio per Gatsu, al quale imputa la morte, e arriva prima a vendere il ragazzo come oggetto sessuale al compagno d'armi Donovan, e poi, ubriaco, a tentare di ucciderlo nel sonno. Gatsu però si accorge di essere attaccato e riesce a difendersi, ma quando Gambino si getta su di lui per dargli il colpo di grazia, senza volerlo, il giovane lo trafigge al collo uccidendolo.
I compagni del campo, credendo che sia stato Gatsu ad assalire Gambino, lo inseguono per ucciderlo ma nella fuga il ragazzo, colpito da una freccia, cade in uno strapiombo ed i mercenari lo credono morto.
Gatsu invece riesce a sopravvivere e, ancora una volta, viene salvato da una squadra mercenaria di passaggio alla quale si unisce. Continuerà a combattere e ad uccidere nemici nelle sanguinose guerre che dividono il paese, affinando sempre di più le sue abilità e, dopo ben quattro anni allo scadere del contratto con il signore di turno, abbandona un campo di battaglia, dal quale esce vittorioso e ben pagato per aver ucciso Bazooso (un famoso quanto temibile guerriero nemico alla sua fazione), per andare a cercarne un altro.
Durante il viaggio viene avvistato da alcuni mercenari della Squadra dei Falchi, anche loro facenti parte della fazione nemica, e, consci del fatto che Gatsu avesse riscosso una cospicua taglia per l'uccisione di Bazooso, decidono di attaccare per derubarlo, ma Gatsu riesce senza alcuna difficoltà a batterli. Interviene allora Grifis, capo della Squadra dei Falchi, che grazie alle proprie abilità di combattimento riesce a ferirlo gravemente e, di conseguenza, a fargli perdere i sensi. Due giorni dopo, al suo risveglio, Gatsu sfida nuovamente Grifis mettendo in palio la propria libertà ma, sconfitto, cede alla volontà di Grifis e, pertanto, entra a far parte della Squadra dei Falchi. Fa quindi la conoscenza dei membri più importanti della squadra: Caska, Judo, Pipin, Kolcas e Rickert. Dopo la prima battaglia, Gatsu e Grifis iniziano ad entrare in confidenza e Gatsu si accorge di uno strano ciondolo, un viso deforme scolpito a forma di uovo, al collo di Grifis; questi gli spiega che l'acquistò diverso tempo addietro da una zingara ed è chiamato Bejelit, "l'uovo del re conquistatore", e si dice che chi lo possieda sia destinato a conquistare il mondo in cambio del proprio sangue e della propria carne. Detto ciò, Grifis gli svela inoltre il suo sogno: quello di riuscire a creare un giorno un suo regno.
La sua vita cambierà con l'incontro di Grifis e della sua Squadra dei Falchi. Grifis è un individuo molto particolare: dotato di uno straordinario carisma e di eccezionali capacità di combattimento e di comando, guida un gruppo di alcune centinaia di uomini e gode di assoluta fiducia e fedeltà. Chiunque lo incontri non può fare a meno di rimanerne affascinato e di seguirlo, anche nella speranza che aiutandolo un giorno anche i propri sogni possano realizzarsi.
La Squadra dei Falchi viene quindi arruolata dal regno di Midland nella "Guerra dei cent'anni" contro il vicino regno di Tuder e Gatsu è già diventato capitano della squadra d'assalto della compagnia; di vittoria in vittoria, la squadra inizia ad acquisire potere ed influenza, oltre che la fama di guerrieri invincibili. Dopo numerose vittorie la Squadra dei Falchi entra nell'esercito regolare e Grifis viene anche fatto nobile. Alla fine, la Squadra dei Falchi riesce a riconquistare l'inespugnabile fortezza di Dordrey, situata al confine tra il regno di Midland ed il regno di Tuder, ed a porre fine alla guerra; Gatsu, sentendosi sempre più "imprigionato" all'ombra di Grifis, decide di lasciare la squadra in cerca della propria identità. Grifis non vuole lasciarlo andar via e così i due si sfidano nuovamente a duello ma questa volta, forgiato dalle numerose battaglie trascorse al comando della squadra d'assalto, è Gatsu ad avere la meglio. Grifis è sconvolto per l'abbandono di Gatsu tanto da rovinarsi da solo: volendo accelerare i tempi si reca dalla principessa Charlotte, consumando con lei un rapporto sessuale. Viene però scoperto, ed il re, che per la figlia prova un amore al limite dell'incesto, in preda all'ira, lo fa imprigionare e torturare. Le brutali sevizie patite per un anno intero gli costano i tendini e la lingua. Nel frattempo, il re ordina che la Squadra venga radunata per essere poi, con l'inganno, sterminata; grazie alla guida di Caska, luogotenente di Grifis, una parte di loro riesce a mettersi in salvo.
Gatsu, lontano ed all'oscuro di tutto questo, viaggia per un anno, cercando avversari sempre più forti da sfidare e, una notte, teme per la propria vita quando incontra per la prima volta un misterioso cavaliere con un teschio per volto, il quale gli dice parole enigmatiche riguardo alle prove che il suo destino di guerriero lo porterà ad affrontare. Alla fine di quest'anno scopre che una banda di guerrieri prezzolati sta dando la caccia ad una squadra di banditi che capisce essere la Squadra dei Falchi, ed appena tornato dai suoi amici apprende la notizia dello sbando della squadra e della prigionia di Grifis. Con il suo aiuto, la Squadra riesce a liberarlo dalle prigioni del re di Midland.
Grifis, però, capisce che il suo sogno è finito per sempre e, preso dalla disperazione, tenta il suicidio. Tuttavia, tramite il Bejelit, che è attivato dai desideri espressi nei momenti di estrema disperazione, riesce accidentalmente ad evocare la Mano di Dio durante un'eclissi e, poiché quello che possiede è il Bejelit scarlatto, essi gli propongono di risorgere come loro quinto membro, ottenendo poteri divini in cambio del sacrificio delle cose a cui tiene di più, cioè la Squadra dei Falchi. Grifis acconsente, e rinasce come l'arcidemone Phemt, le "Ali delle Tenebre".
Comincia così il massacro della Squadra dei Falchi: mostri e spiriti evocati dalle tenebre, accorrono all'eclissi ed iniziano a cibarsi dei corpi dei membri della squadra dopo averli orribilmente dilaniati; soltanto Gatsu, Caska e Rickert (che non era presente al sacrificio), grazie all'inaspettato intervento del misterioso Cavaliere del teschio, riescono a sfuggire all'eclissi ed alla carneficina. Gatsu però nella cruenta lotta ha perso un braccio e un occhio, mentre Caska è ormai in preda alla follia a causa della violenza sessuale subita dal neo-arcidemone Phemt. L'embrione che cresceva nel ventre di Caska, frutto della sua unione con Gatsu, viene maledetto a causa del "prematuro contatto con il male" e si trasforma in un essere deforme.
Comincia così, dopo questo lungo flashback, la narrazione della storia vera e propria di Gatsu, della sua vendetta contro Phemt e la Mano di Dio, accompagnato dall'inseparabile Ammazzadraghi, la sua spada gigantesca. Nella sua furia, Gatsu darà la caccia agli Apostoli, esseri che come Grifis hanno sacrificato una parte della loro vita in cambio di un'esistenza sovrumana, ed incontrerà personaggi come Pak, Farnese, Serpico, Isidoro e Shilke, in viaggio alla ricerca del compimento di una vendetta che appare impossibile per un semplice uomo.
Proprio per questo, nel prosieguo del manga Gatsu entrerà in possesso di un artefatto dei nani custodito dalla strega Flora, maestra di Shilke, l'armatura del Berserk che consentirà sì a Gatsu di superare i limiti propri della sua natura di essere umano, ma a prezzo di sacrificare tutto se stesso. Ne sa qualcosa il Cavaliere del teschio, l'antico possessore di un'armatura dotata degli stessi poteri. Nonostante tutto, sia Gatsu sia Shilke credono di poter controllare il grande potere dell'armatura così che il destino di Gatsu possa essere diverso da quello del Cavaliere del teschio. Durante il loro soggiorno nella dimora di Flora, Gatsu e i suoi compagni vengono attaccati dagli apostoli di Grifis. Gatsu utilizza per la prima volta l'armatura del Berserk contro uno degli apostoli maggiori, Gurnbeld. Dopo una lunga battaglia, che vede anche la morte di Flora, Gatsu e gli altri riescono a fuggire. Prima però Gatsu, che aveva perso il controllo per via dell'armatura, viene aiutato dalla magia di Shilke per tornare in sé.
Oggetti
Bejelit
Il bejelit (o behelit) è un ciondolo magico, nonché un essere sovrannaturale, che ha potere di evocare la Mano di Dio. Ha le fattezze di un uovo, sulla cui superficie spuntano due occhi, un naso e una bocca, disposti caoticamente come in un quadro cubista. Nella storia si fa riferimento a lui come ad un vero e proprio essere vivente, tant'è vero che, nonostante abbia la consistenza della pietra, in più di un'occasione sembra che muova un occhio a fissare uno dei protagonisti.
In particolari condizioni, che contemplano sia aspetti oggettivi come il verificarsi di particolari fenomeni astronomici, sia aspetti soggettivi inerenti allo stato psicologico del possessore, è possibile richiamarne il potere di evocare i cinque arcidemoni che compongono la Mano di Dio. Sembra comunque che i Bejelit tendano ad entrare in possesso delle persone che in seguito li useranno; per questo motivo chi non è destinato ad utilizzare un Bejelit, per quanto stretto lo tenga a sé, finirà per perderlo, mentre chi ne sfrutterà il potere non avrà modo di disfarsene.
Solitamente è di colore verde acqua e conferisce a chi lo possiede la facoltà di diventare un apostolo della Mano di Dio, ossia un loro luogotenente sulla terra. Gli apostoli sono pressoché immortali, tuttavia non sono invulnerabili e se feriti in maniera grave che non può essere guarita, morendo finiscono aspirate dal vortice infernale. Ne esiste tuttavia uno speciale, il leggendario "Bejelit scarlatto" di cui è entrato in possesso Grifis, che dà la facoltà di diventare membro integrante della stessa Mano di Dio.
Il Cavaliere del Teschio è alla ricerca dei Bejelit, come è possibile vedere nella cerimonia di reincarnazione di Grifis, durante la quale questo personaggio mangia letteralmente uno di questi oggetti. In seguito viene mostrato il perché di questa ricerca: ingoiando la lama della sua spada (o almeno pare che venga ingoiata) egli le conferisce il potere di aprire un varco tra gli strati dell'esistenza. La spada si ricopre della carne dei bejelit, compresi nasi, bocche e occhi, pur mantenendo la sua forma.
Il nome bejelit deriva da Berith, il nome siriaco di Satana[senza fonte].
Armatura del berserk
L'armatura del berserk è una corazza magica creata dai nani, in apparenza un'armatura nera che copre quasi tutto il corpo. Questo artefatto ha la capacità di sbloccare totalmente i limiti imposti del corpo umano, inibendo totalmente la paura, il dolore e la fatica subiti dall'utilizzatore.
Inoltre possiede la capacità di "riparare" le ossa rotte infilzandole con degli spuntoni di ferro provenienti dall'armatura stessa, e nonostante l'indossatore non senta il dolore di tale processo, rischia in ogni caso di morire dissanguato se le fratture aumentano.
Quando indossata, l'armatura emana una forte influenza negativa sull'indossatore, portandolo a combattere in modo quasi autodistruttivo,offuscando la capacità di distinguere amici e nemici e noncurante della ferite che subisce, ma è possibile controllare questa influenza attraverso la magia come fa Shilke con Gatsu.
L'armatura muta aspetto a seconda dell'utilizzatore rivelandone la "vera forma". Per esempio nel caso di Gatsu l'elmo assume una forma simile a quella di un lupo mostruoso, lo stesso che appare nei suoi sogni, mentre quando l'armatura viene presentata, l'elmo aveva una forma simile ad un cranio umano, visto che il Cavaliere del teschio era il precedente possessore dell'armatura.
Influenze
Per stessa ammissione dell'autore, film come L'amore e il sangue di Paul Verhoeven, Ladyhawke di Richard Donner e Hellraiser di Clive Barker oltre alla saga di romanzi giapponese Guin Saga sono stati essenziali per ricreare la sua cupa e drammatica visione di un Medioevo realistico permeato di elementi fantasy. Va anche notato che le similitudini tra Gatsu e Ash, il protagonista della serie La casa (Evil Dead), sono del tutto casuali, in quanto Miura non aveva ancora visionato, all'epoca della realizzazione del primo tankōbon, le pellicole di Sam Raimi.
Per quanto riguarda il suo stile grafico, Miura utilizza come suo punto di riferimento il maestro Go Nagai, ricreando lo stesso tratto nevrotico, cercando addirittura di renderlo più energico ed elegante. Negli ultimi capitoli usciti in Giappone, Miura ha anche riprodotto alcuni spezzoni dell'inferno dei quadri del pittore olandese Hieronymus Bosch.
Berserk Prototype
Il primo lavoro di Miura su quello che sarebbe diventato Berserk risale al 1988 ed è un one-shot di 48 pagine intitolato Berserk Prototype. Già da questo prototipo, traspare l'interesse di Miura per la mitologia induista, che sarà presente anche nel manga serializzato. Il capitolo tratta le vicende di Guts, un antesignano del protagonista di Berserk. In un villaggio sperduto tra le montagne, un uomo salva una giovane ragazza di nome Frika da alcuni assalitori e accetta di riportarla a casa in cambio di cibo. I compaesani della ragazza gli chiedono di uccidere il malvagio Vlad l'impalatore, granduca del loro Paese, impazzito dopo la fine della guerra, ma Guts, questo il suo nome, rifiuta. Tuttavia Guts si accorge che Frika viene condotta al castello di Vlad e decide di seguirla per salvarla. Giunto a confrontarsi con Vlad, Guts scopre la natura non umana del suo avversario, ma lo sconfigge comunque. Sul punto di morte, Vlad osserva che sul petto di Guts è impresso il marchio dei sacrificati a Varna, il Dio supremo dell'Oscurità. Infine Guts riaccompagna a casa Frika e riprende il suo viaggio per vendicare la madre morta.
L'opera venne scritta dall'autore per il concorso della Scuola di Manga Comi della casa editrice Hakusensha. Soddisfatti del prodotto, gli editori gli proposero di serializzare la sua opera in quella che divenne la serie Berserker. Il capitolo autoconclusivo è stato in seguito pubblicato come bonus nel volume 14 della serie.
Manga
Nel 1989 venne pubblicato il primo volume del manga. Tre altri volumi apparvero prima che venisse serializzato su Young Animal nel 1992, e nuovi episodi vengono tuttora pubblicati sull'edizione bisettimanale (ogni secondo e quarto venerdì del mese). Ogni due anni in Giappone viene pubblicato un volume dalla Jets Comics che raccoglie da 8 a 11 capitoli della storia. In Italia è pubblicato dalla Planet Manga; tutti i volumi pubblicati in Giappone sono stati tradotti.
Finora sono stati pubblicati 37 tankōbon (74 volumi nella prima edizione italiana, 37 e 34 nelle due seguenti, rispettivamente la Collection e la cosiddetta Serie nera). L'ordine della narrazione non è rigorosamente cronologico. Viene presentato al lettore inizialmente Gatsu, il "guerriero nero", e lo scontro che questi ha con il Conte, un apostolo: uno di quelli trasformati in mostri dalla Mano di Dio. Solo dopo questo episodio è raccontato in un lunghissimo flashback il passato di Gatsu: nato dal ventre di una donna impiccata, suo "padre" Gambino, Grifis e la Squadra dei Falchi, il sacrificio.
Differenze di adattamento
Nella rappresentazione del personaggio di Gatsu esiste una differenza abbastanza evidente tra l'edizione inglese e giapponese e le prime edizioni italiane: mentre in queste edizioni Gatsu perde braccio destro e occhio sinistro, in quelle giapponese ed inglese (e quindi nell'anime) perde braccio sinistro e occhio destro; tant'è che il capitolo 103 del volume 13 della Berserk Collection in italiano recita "L'immagine persistente dell'occhio sinistro" mentre in inglese risulta "Afterglow of the Right Eye". L'inversione si ripete anche per i marchi sul collo di Gatsu e sul petto di Caska. L'inversione va imputata al fatto che in queste prime edizioni del fumetto, che risale alla metà degli anni novanta quando i manga non erano ancora ampiamente diffusi in Italia, per rendere il fumetto leggibile da sinistra verso destra le pagine furono riprodotte per simmetria assiale, invertendo di conseguenza la posizione degli oggetti asimmetrici (braccio di ferro, occhio e marchio). A riprova di ciò si può osservare che nelle copertine dell'edizione "Berserk Collection", fedeli alle originali, non è presente l'inversione. Per lo stesso motivo Gatsu, Serpico e Grifis, spadaccini destrorsi nell'edizione giapponese, risultano mancini in questa edizione.
Attualmente la Panini Comics pubblica, parallelamente alla Berserk Collection, la Berserk Collection Serie Nera, una riedizione che ha gli stessi contenuti della prima stampa e nella quale queste differenze persistono, e la Maximum Berserk, pubblicata nello stesso formato di quella giapponese, con lettura originale e quindi priva di queste differenze.
Fonte: WIKIPEDIA_________________
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