pubblicata da Tokio Hotel Last Minute News il giorno Giovedì 6 dicembre 2012 alle ore 5.07 •
Wickert: Berlino è la città in cui più mi piacerebbe vivere, perché Berlino è una metropoli. Che cos'è che rende una città una metropoli? In primo luogo se stessa e la sua cultura internazionale. E mi piacciono le città che sono "rotte". Perché se sono rotte, è destinato a crescere qualcosa di nuovo e la gente vuole provare qualcosa di nuovo. Qui ci sono giovani cinesi, russi, francesi, i quali sentono che troveranno un posto nuovo e la libertà di creare qualcosa di nuovo, che non è possibile in altre città.
Trovo molto affascinante la biografia di questo giovane ragazzo, perché egli ha fatto crescere la propria identità da subito, da quando era molto giovane. Ha detto: "Voglio essere diverso dagli altri e lo faccio anche se mi giudicheranno e criticheranno". E lo trovo molto interessante.
Bill: Per me Ulrich Wickert è.. è stato quando avevo all’incirca 16/17 anni che ha ideato "Tagesthemen" ( una sorta di programma di news che viene trasmesso quotidianamente in Germania ). E, naturalmente, non l’ho mai guardato. Ma Wickert è molto conosciuto e rappresenta una personalità molto amata e conosciuta anche dalla mia generazione. Egli è molto conosciuto e ha un lavoro molto importante in questo momento e si capisce che tiene molto ai temi che tratta. Non è un uomo noioso che parla solo ed esclusivamente delle ultime notizie ed è semplice capire ciò che spiega. Non ho mai avuto la sensazione che lui volesse puntare il dito contro delle persone ( e quindi giudicarle ). Soprattutto la mia famiglia era molto emozionata ed entusiasta quando ho detto loro che avrei incontrato Ulrich Wickert e che avrei passato la giornata con lui. Suppongo che non potrei ottenere di più che parlare con lui. Quindi sono felice di avere la possibilità di incontrarlo.
Bill: Questo Hotel è l'albergo che ci ospita sempre quando siamo in Germania. E ci si sente quasi come “a casa”.
Wickert: Sei stato qui una volta per tre mesi dopo l'intervento chirurgico?
Bill: Esattamente e ora sono tornato. Non sono venuto qui per molto tempo e pensavano di farmi un grosso favore nel ridarmi la stanza che avevo durante il periodo dell’operazione alle corde vocali. Ma quando sono rientrato nella stessa camera ho pensato "Oh no, devo uscire di qui", perché il tempo che ho trascorso in quella camera è stato probabilmente il periodo più brutto e faticoso della nostra carriera. Fu allora che la mia voce scomparve e in quel momento avevo tutto e tutti sulle mie spalle. Eravamo ansiosi di ciò che sarebbe successo e di come saremmo andati avanti.
Wickert: Che cosa è successo esattamente alla tua voce?
Bill: Avevo delle cisti sulle corde vocali e non riuscivo nemmeno ad emettere una nota. La mia voce era completamente sparita.
Wickert: Oh Dio.. e come comunicavi, quindi? Scrivevi su dei fogli?
Bill: Sì avevo dei foglietti su cui scrivevo e, naturalmente, c'era anche mio fratello ad aiutarmi. Noi abbiamo un rapporto davvero speciale. Ci basta solo uno sguardo per capirci. Quindi parlava lui per me quando avevo bisogno di qualcosa.
Wickert: Quindi tuo fratello è la persona perfetta per te?
Bill: Assolutamente, voglio dire, sì. Questo nostro rapporto speciale durerà per tutta la nostra vita.
Wickert: E come descriveresti entrambi? Chi è il più debole e il più forte dei due?
Bill: Beh, siamo senza dubbio complementari. Voglio dire, lui ha.. entrambi abbiamo i nostri punti deboli e in realtà noi ci aiutiamo a vicenda quando qualcuno di noi ha una mancanza di energia. Ci aiutiamo e ci diamo forza.
Bill: Questo è uno studio molto famoso ed è stata la sala di registrazione di artisti molto famosi, come David Bowie.
Wickert: Ho una domanda da porti. Ognuno ha la propria identità. L'identità cresce grazie alle cose che si verificano nella nostra vita e grazie al linguaggio e alle cose che sentiamo o impariamo dalla nostra famiglia. Tu hai iniziato a “coltivare” la tua identità proprio a 8/9 anni. Come mai?
Bill: Tom e io eravamo identici a 6/7 anni. Fino a quel momento eravamo assolutamente indistinguibili, indossavamo una maglia con i nostri nome in modo che le persone all’asilo o gli insegnanti potessero vedere chi era chi. Dopo siamo cresciuti un po’ a parte e abbiamo iniziato ad avere interessi diversi, anche i nostri gusti musicali erano completamente diversi. Probabilmente questo è accaduto anche perché, da gemello, si è sempre solo riconosciuti come "i gemelli". Molto spesso la gente non ci chiamava con i nostri nomi, ma solo "i gemelli". E probabilmente questa è stata la ragione per cui abbiamo sviluppato personalità individuali e l’abbiamo sviluppata in modo davvero estremo. Questo è accaduto con il nostro look sopratutto, che ognuno di noi ha sviluppato a modo suo. Naturalmente abbiamo avuto un sacco di “fasi” molto diverse, ma erano sempre molto estreme. Così attiravamo l’attenzione di tutti e, naturalmente, le conseguenze non sono state delle migliori. Ma per me era molto importante essere libero di fare quello che volevo. Ho sempre avuto un piccolo ribelle in me e ce l'ho ancora adesso. Voglio essere libero e voglio esserlo anche nella musica. La libertà è molto importante per me. Lo è sempre stata.
Wickert: Ebbene sì, la libertà è importante e impressionante anche per me. Ma suppongo che sentivi il bisogno di essere diverso, perché la gente non ti ha dato la libertà che desideravi, giusto?
Bill: Beh, sì. Una persona può essere trattata molto spesso in modo ingiusto. E in realtà ho sempre scelto la strada più difficile dal momento in cui ho sentito dentro di me che fosse giusto che la gente mi accettasse per quello che ero. Ed è iniziato tutto a scuola. In quel posto abbiamo avuto enormi problemi. Odiavo andare lì tutte le mattine e tutti i giorni. Se oggi guardo indietro, penso anche a quanto è stato duro per me quel periodo. Non appena gli insegnanti e le altre persone a scuola mi hanno detto "Non puoi venire a scuola truccato, non va bene", il giorno dopo mi truccavo ancora di più del giorno precedente e i miei capelli diventato ancora più neri. Così siamo andati da un estremo all'altro e la maggior parte delle persona non ce l’hanno mai fatta passare liscia. Ma questo era il mio desiderio: essere diverso. Ho sempre avuto ottimi risultati a scuola e lo facevo per me stesso, non per altro, ma volevo semplicemente essere trattato come tutti gli altri.
Wickert: Se avessi conosciuto persone di quel tipo, avrei rotto qualsiasi tipo di rapporto con loro, subito, senza dargli una seconda possibilità. Quindi, qualche volta sono molto radicale ed estremo, ma forse perché voglio solamente salvare me stesso.
Bill: Sì, e penso che ognuno è alla ricerca di una persona che abbia i suoi stessi valori. E a volte si incontra qualcuno e si pensa che "potrebbe" funzionare, ma poi ci si rende conto che non funziona. E alla fine credo che in una società - privato o azienda - si debba sempre trovare qualcuno con cui si va d'accordo. Perché altrimenti non funziona. Finché ci sono persone che davvero ti odiano, ci saranno anche persone che ti amano davvero. Se qualcuno è libero di esprimere ciò che vuole fare e che ama fare ( e che gli altri non gli consentono di fare ) ci sono estremi molto vicini gli uni agli altri. Ho sempre avuto la sensazione di fare tutto bene, fino a quando ci sono persone che ti odiano e sono sempre andato d’accordo con questo, perché a fine giornata questa sensazione ti porta a fare un passo avanti, in qualche modo.