La Bussola d'oro
La bussola d'oro è un film fantasy del 2007 diretto da Chris Weitz. La pellicola è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Philip Pullman, primo volume della trilogia Queste oscure materie.
Il film è uscito nelle sale negli Stati Uniti d'America il 7 dicembre 2007, mentre nelle sale italiane è uscito il 14 dicembre 2007.
Trama
Lyra Belacqua è un'orfana e vive nel Jordan College di Oxford, in un mondo alternativo dove ogni persona ha al suo fianco un daimon, la propria anima in forma animale. La ragazzina viene in possesso di un aletiometro, uno strumento simile a una bussola, in grado di rispondere a qualsiasi domanda tramite un sistema di simboli. Insieme al suo daimon Pantalaimon, viene a scoprire l'esistenza della Polvere, una bizzarra particella naturale che l'organizzazione che detiene il potere, il Magisterium, ritiene essere l'origine di tutti i peccati. Ad aiutare Lyra ci sono il ricco zio e scienziato Lord Asriel, che conosce i poteri magici della Polvere, la strega Serafina Pekkala, un avventuriero texano Lee Scoresby, e Iorek Byrnison, un orso polare corazzato. Verranno ostacolati dall'esercito di sicari ingaggiati dal Magisterium.
Produzione
Le riprese del film sono iniziate il 4 settembre 2006 si sono svolte in gran parte in Inghilterra a Oxford, una piccola parte di scene è stata girata in Svizzera e in Norvegia. Le riprese in generale sono terminate a gennaio 2007, il film è stato girato interamente in digitale ed è ricco di effetti speciali che riproducono fedelmente il mondo del romanzo. Il budget per la realizzazione del film è stato di circa 180 milioni di dollari.
Differenze con il libro
Il personaggio di Billy Costa (amico Gyziano di Lyra) è stato fuso con quello di Tony Makarios, un bambino di Londra rapito dalla signora Coulter. Nel libro, infatti, è il daimon di Tony a chiamarsi Ratter ed è Tony a essere trovato da Lyra dopo essere scappato da Bolvangar.
Nel libro è John Faa a dire a Lyra la verità sui suoi genitori, mentre nel film la bambina lo scopre dalla signora Coulter.
Nel Libro, Lyra ritrova suo padre, e questo porterà alla morte del suo migliore amico Roger, mentre nel film, la storia si conclude con la partenza per trovare Lord Asriel, e Roger è ancora vivo.
La corrente ambarica nel film viene presentata come una sorta di energia sconosciuta, è invece nient'altro che la nostra corrente elettrica: la parola elettricità viene infatti dal greco eléktron, ambra (cfr. ambar-).
Non vi è alcuna citazione delle Fens, dove nel libro avviene la riunione dei Gyziani; nel film la riunione avviene sulla nave che nel libro verrà noleggiata successivamente
Nel film Serafina Pekkala incontra Lyra sulla nave mentre nel libro la incontrerà solo dopo Bolvangar
È differente il modo in cui Lyra scopre che L'intendenza generale per l'Oblazione sono in realtà gli ingoiatori
Lyra scappa dalla signora Coulter durante una festa, mentre nel film dopo che lo scimmiotto trova l'aletiometro
Nel libro, oltre l'aletiometro di Lyra, ce ne sono altri cinque mentre nel film sono stati tutti distrutti
Nel libro la signora Coulter ha i capelli scuri e Serafina è bionda, mentre nel film è il contrario
Nel film non c'è l'incontro col console delle streghe e quindi è anche diverso come vengono a conoscenza dell'orso corazzato ed il primo incontro con lui
Nel film non si vedono i daimon delle streghe
Controversie
Ancora prima della sua uscita, il film ha avuto le critiche di organizzazioni laiche e di appassionati di His Dark Materials per l'annacquamento delle tematiche religiose presenti nel romanzo.[senza fonte] Il film è stato d'altronde inversamente oggetto di una campagna di boicottaggio, negli Stati Uniti, da parte di gruppi cristiani sia protestanti sia cattolici, che già avevano reagito vivacemente al successo del romanzo.
Le critiche non sono state rivolte al film in se stesso al fine di provocarne a priori un giudizio negativo, ma in quanto film che si rivolge agli adolescenti suscitando in loro un pensiero ateo-gnostico attraverso un carico di metafore denigratorie della dottrina cristiana, e in particolare quella cattolico-romana. Diversi temi chiave dei romanzi, il rifiuto della religione organizzata e le subliminali allusioni alla Chiesa e alla dottrina cattolica, sono stati in parte diluiti durante la trasposizione cinematografica, ma tuttavia fanno sentire il loro peso, specie per ciò che concerne il "Magisterium", il cui simbolo (una grande M stilizzata) è chiaramente tratto dal già noto disegno stilizzato con cui la Chiesa Cattolica indica la Vergine Maria. Il regista Weitz ha sostenuto che "nei libri il Magisterium è una versione della Chiesa cattolica completamente sviata dalle sue radici" e che l'organizzazione raffigurata nel suo film non corrisponderebbe direttamente a essa. Tuttavia risulta innegabile che la percezione trasmessa in sottotraccia è quella di un'organizzazione maligna e tetra, menzognera, ostile alla libertà dell'uomo e pericolosa per i bambini.
Il finale del film, originariamente parallelo a quello del libro, è stato poi tagliato a pochi mesi dall'uscita nei cinema, ma non è chiaro se per ragioni di lunghezza o per aumentare l'attesa per gli ulteriori sviluppi dell'azione, scelta che ha scatenato le proteste dei fan della saga; le scene finali, già girate e curiosamente incluse nel finale del videogioco tratto dal film, dovrebbero diventare l'introduzione del possibile sequel basato sulla trama del romanzo successivo della trilogia di Pullmann, La lama sottile.
Incassi
Il film ha incassato complessivamente oltre 372 milioni di dollari, con 70 milioni nei soli Stati Uniti d'America, e 9.393.000 di euro in Italia.
Sebbene venisse ipotizzata la trasposizione dell'intero ciclo di Queste oscure materie, gli studi hanno sospeso i progetti per gli altri due capitoli della saga, a causa principalmente della crisi economica del 2008.
Fonte: WIKIPEDIA