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    L'arte deve essere provocatoria


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    L'arte deve essere provocatoria - Pagina 15 Empty Re: L'arte deve essere provocatoria

    Messaggio Da annika Dom Apr 20, 2014 8:53 pm

    Le Corbusier

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    Charles-Edouard Jeanneret (che più tardi avrebbe assunto, ricordandosi degli avi paterni, il nome d'arte di Le Corbusier), nasce il 6 ottobre 1887 a La Chaux-de-Fonds, Svizzera, dove studia alla scuola d'arte, orientandosi poi, su consiglio del suo maestro Charles L'Esplattenier, verso l'architettura (ma, oltre che architetto, fu anche urbanista, pittore, scultore e scrittore). La sua vera patria è comunque considerata la Francia, suo principale teatro di ogni attività critica e progettuale.

    All'età di quattordici anni, si iscrisse alla Scuola d'Arte del suo paese natale e quando compì i diciotto anni realizzò la sua prima abitazione. Dal 1906 al 1914 viaggia in numerosi paesi d'Europa, soggiornando soprattutto a Vienna, dove viene in contatto con gli ambienti della Secessione viennese, e a Berlino dove, nello studio di Peter Beherens, conosce Gropius e Mies Van der Rohe. Visitando le principali città italiane ricava un abbondante quaderno di schizzi delle architetture del passato con a margine di ogni disegno annotazioni e appunti sui materiali, sui colori, sulle forme. Ciò gli consente di acquisire un bagaglio culturale che affonda le radici nel passato e di evidenziare la sua passione per l'architettura, nonostante egli non abbia mai compiuto studi regolari in questo ambito. Solo intorno al 1920 cominciò realmente a lavorare come architetto. Durante la fase di apprendistato lavorò a Berlino e poi a Parigi, dove avrà modo di approfondire fra l'altro il suo interesse per la pittura moderna.

    Inizialmente lavora nello studio di Auguste Perret (fino al 1922), poi con Pierre Jeanneret apre il suo mitico studio di architettura a Parigi, situato in Rue de Sèvres al 35. Nello stesso periodo, fonda insieme a A. Ozenfant e Dermèe, la rivista "Avant-garde. L'Esprite noveau". Quasi da subito osteggiato dagli accademici per il suo presunto stile rivoluzionario, viene successivamente riconosciuto a livello mondiale, lasciando una traccia indelebile e profonda nelle moderne concezioni architettoniche ed urbanistiche. Il problema fondamentale che si pone all'architetto ha un duplice aspetto: da un lato organizzare lo spazio urbano, in modo che la città possa accogliere agevolmente le grandi masse di lavoratori di ogni livello sociale, legate alle attività contemporanee, dall'altro lato costruire edifici capaci di rispondere alle esigenze di vita collettiva ed individuale di quelle stesse masse.

    Il suo sistema progettuale è improntato dunque all'uso di sistemi razionali, con moduli e forme estremamente semplici, secondo i principi del "Funzionalismo". Inoltre, molte nuove metodiche per l'ingegneria furono introdotte proprio da Le Corbusier. Il tetto piatto con giardino pensile, ad esempio, rappresenta un importante contributo dell'architettura: esso è formato da un ampio spazio situato su banchi di sabbia, con l'aggiunta di ampie zone verdi poste al di sotto dell'abitazione. Nella sua infaticabile sperimentazione riesce anche a toccare gli estremi opposti in una varietà di linguaggi plastici, come testimoniano le villas La Roche-Jeanneret e Savoye( 1929/31), ), "l'unite d'abitation" di Marsiglia (1947/52), La Cappella di Notre-Dame-Du-Haut sulla sommità di una collina che domina la borgata di Ronchamp( 1950/54), il convento dei domenicani La Tourette, La Maison De L'homme a Zurigo e L'ospedale di Venezia.

    Nello stesso anno mostra, al Salon d'Automne, il suo progetto di una Città per Tre Milioni d'Abitanti, che sarà un caposaldo per i futuri studi urbanistici.

    L'anno successivo pubblica "Verso una Architettura", il libro d'architettura più importante della prima metà del secolo scorso, un esplosivo manifesto in cui sostiene che l'impegno nel rinnovamento dell'architettura può sostituire la rivoluzione politica, può realizzare la giustizia sociale. Nel libro tratta di tre dei cinque punti: i pilotis, i tetti-giardino e la finestra a nastro. A questi tre elementi si aggiungeranno qualche anno dopo la facciata libera e la pianta libera. Sono i famosi "cinque punti di una nuova architettura" applicati con intenti teorematici in una delle opere più importanti del razionalismo architettonico, villa Savoye a Poissy del 1929.

    Nel 1927 vinse il primo premio in un concorso internazionale di idee per il progetto del palazzo della Legadelle nazioni di Ginevra. Il progetto non fu, in realtà, mai realizzato.

    Nel 1925-29 il suo progetto per il Centrosoyus (Ministero Centrale della Pianificazione Economica) a Mosca fu posto in atto; nel 1932 fu costruito a Parigi il Dormitorio Svizzero della Citè Universitarie. Nel 1936 Le Corbusier progettò la sede del Ministero dell'educazione del Brasile a Rio de Janeiro.

    Fra i progetti di pianificazione urbanistica elaborati da Le Corbusier meritano di essere ricordati quello di Algeri (iniziato nel 1930), di San Paolo, di Rio de Janeiro, di Buenos Aires, di Barcellona (1933), di Ginevra, di Stoccolma, di Anversa e di Nemour (1934).

    Un suo progetto per un nuovo museo fu realizzato a Tokyo nel 1929.

    In quegli anni, poi, scrisse un importante libro sui problemi connessi alla progettazione della città, La Ville Radiouse, che venne pubblicato nel 1935.

    Da non trascurare anche la sua produzione non strettamente architettonica, ma più legata al design. I mobili di Le Corbusier, ad esempio, creati con la collaborazione di P.Jeanneret e C. Perriand, esposti nel 1929 al Salon d'automne a Parigi, lasciarono perplessi i visitatori, per via del fatto che sembravano voler esaltare un concetto sopra ogni altra considerazione: quello di essere l'espressione concreta della loro stessa funzione. Cos'è una seduta, se non un oggetto che assolve il proprio compito accogliendo il corpo umano in una postura semi-eretta? Il progettista concentra la sua azione sul concetto dell'utile e delle necessità all'uso. Intorno alla struttura più semplice, quella di un tubo metallico eletto a supporto primario dell'oggetto, siorganizzano i componenti base di ogni tipo di seduta: la struttura si fa gabbia di contenimento o sistema di appoggio. Questi mobili furono concepiti come degli strumenti idonei ad abitare in modo corretto gli spazi costruiti per l'uomo moderno: ancora oggi, si integrano perfettamente nell'habitat quotidiano, e ciò è dovuto principalmente alla convinzione di Le Crbusier di esprimere nella concretezza dell'oggetto di utilità, il nuovo valore proposto dal binomio forma- funzione. In tal modo l'oggetto, spogliato dell'ornamento, recupera la sua irriducibile intima bellezza, esprimendo la propria natura nell'armonia della nuova forma, semplice ed essenziale.

    Nel 1944 ritornò all'atelier di Parigi e nel 1946 si trasferì a New York dove il suo genio innovatore fu definitivamente riconosciuto.

    Morì nell'agosto del 1965 a Roquebrune, in Costa Azzurra.
    I cinque punti espressi in "Verso una Architettura":

    1. I Pilotis. Risolvere un problema in maniera scientifica significa innanzi tutto distinguere i suoi elementi. In una costruzione si possono senza dubbio separare le parti portanti e non. Al posto delle primitive fondamenta, sulle quali poggiavano setti murari, il cemento armato permette di usare fondamenta puntiformi e al posto dei muri pilastri. I pilotis sollevano la casa dal suolo, gli spazi vengono sottratti all'umidità del terreno e hanno luce ed aria. La superficie occupata dalla costruzione rimane al giardino che passa sotto alla casa, il giardino è anche sopra la casa, sul tetto.

    2. I Tetti Giardino. Il tetto piano richiede in primo luogo un utilizzo logico ai fini abitativi: tetto-terrazza, tetto-giardino. Il calcestruzzo richiede una protezione dagli sbalzi termici, per assicurarne una maggior durata. Il tetto-terrazza soddisfa anche quest'esigenza, adottando una misura particolare di protezione: sabbia ricoperta di lastre spesse di cemento, a giunti sfalsati seminati con erba. L'effetto ottenuto e quello di una massa termoregolatrice, radici e sabbia lasciano filtrare l'acqua lentamente. I tetti-giardino diventano opulenti: fiori, arbusti e alberi, prato. In generale per una città i tetti-giardino significano il riscatto di tutte le superfici edificate.
    3. Il Plan Libre. I muri portanti, partendo dal sottosuolo, si sovrappongono formando il pianterreno e gli altri piani, fino al tetto: la pianta è schiava. Il sistema dei pilastri porta i solai, i tramezzi sono posti a piacere secondo le necessità e nessun piano è vincolato all'altro. Non esistono più pareti portanti ma solo membrane solide a piacere, ne consegue l'assoluta libertà di configurazione della pianta, che consente una grande economia di volume costruito e un rigoroso impiego di ogni centimetro quadrato, che compensano i maggiori costi di una costruzione in calcestruzzo armato.

    4. La Fenetre En Longeur. I pilastri formano, con i solai, vuoti rettangoli in facciata, attraverso i quali luce ed aria entrano abbondantemente. La finestra corre da un pilastro all'altro, e sarà quindi una finestra in lunghezza. Gli spazi in tal modo sono illuminati uniformemente da parete a parete. Il cemento armato rivoluziona la storia della finestra. La finestra può correre da un bordo all'altro della facciata. Il calcestruzzo armato offre per la prima volta con la finestra in lunghezza la possibilità di massima illuminazione.

    5.La Facciata Libera. Giacché si fanno aggettare i piani rispetto i pilastri portanti l'intera facciata si sposta all'infuori rispetto la struttura. Essa perde quindi la qualità portante, e le finestre possono essere estese in lunghezza a piacere, senza diretta relazione con la suddivisione interna. Così la facciata ottiene una configurazione libera. biografie online
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    Messaggio Da annika Dom Apr 20, 2014 8:58 pm

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    Le Corbusier - Villa Savoye


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    Messaggio Da annika Sab Mag 03, 2014 8:24 pm

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      OPERA DI BANKSY


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    Messaggio Da annika Dom Mag 11, 2014 9:28 pm

    La classifica dei 20 musei più visitati al mondo nel 2013.



    20° - Il Science Museum di Londra nel Regno Unito.
    19° - Il Geological Museum of China di Beijing in Cina.
    18° - Il National Museum of Korea di Seoul nella Corea del Sud.
    17° - Il Victoria & Albert Museum, di Londra nel Regno Unito.
    16° - Il Musee D’Orsay a Parigi in Francia.
    15° - Il Centre Pompidou a Parigi in Francia.
    14° - Il National Museum of China di Beijing in Cina.
    13° - Il National Gallery of Art di di Washigton D.C. negli USA.
    12° - Il complesso del National Palace Museum’s di Taiwan a Taipei.
    11° - Il National Museum of American History di New York negli USA.
    10° - Il Natural History Museum di Londra nel Regno Unito.
    9° - L’ American Museum of Natural History di Washigton D.C. negli USA.
    8° - I Musei Vaticani a Roma, nello Stato del Vaticano.
    7° - La The National Gallery di Londra nel Regno Unito.
    6° - Il Tate Modern di Londra nel Regno Unito.
    5° - Il British Museum di Londra nel Regno Unito.
    4° - Il MET (Metropolitan Museum of Art ) di New York negli USA.
    3° - Il National Air and Space Museum di Washigton D.C. negli USA.
    2° - Il National Museum of Natural History di Washigton D.C. negli USA.
    1° - Louvre di Parigi in Francia.


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    Messaggio Da annika Dom Mag 11, 2014 9:44 pm

    Prima del Pantone* ...


     A. Boogert , olandese , realizzò nel 1692 , un manuale di circa 800 pagine  scritte e dipinte a mano dal titolo : Trattato dei colori utilizzati nella pittura ad acqua .


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    *Pantone Inc. è un'azienda statunitense che si occupa principalmente di tecnologie per la GRAFICA, della catalogazione dei colori della produzione del sistema di identificazione di questi ultimi.


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    Messaggio Da annika Ven Mag 23, 2014 9:13 pm

    Adattare dei dipinti famosi ai canoni estetici odierni ? Ecco cosa ne viene fuori


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    Jean Auguste Dominique Ingres, "Grande Odalisca", 1814 reinventata da Lauren Wade


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    Raffaello, "Tre Grazie", 1504-1505 rielaborati da Lauren Wade


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    Tiziano, "Danae con Eros", 1544 reinventata da Lauren Wade


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    Messaggio Da annika Ven Mag 23, 2014 9:28 pm

    JESS LANDAU E I GUSCI D'UOVO ....

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    Messaggio Da annika Lun Giu 16, 2014 10:58 am

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    Body painting ad opera di Emma Hack.


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    Messaggio Da annika Sab Giu 21, 2014 8:33 pm

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     Emma Allen si trasforma nella Coppa del Mondo


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    Messaggio Da annika Sab Giu 21, 2014 8:47 pm

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     Il cervello umano è fatto per apprezzare l'arte , ed è un processo biologico naturale .

    Tra il 2004 e il 2012 l'Università di Toronto ha condotto degli studi ,in sette differenti Paesi paesi del mondo,la ricerca chiamata Prove da una meta-analisi dei dati di immagini a risonanza magnetica funzionale,ha dimostrato che  la visualizzazione di dipinti attiva varie regioni del cervello . I dipinti , secondo questi studi, innescano attività nelle regioni del cervello associate con la "visione, il piacere, la memoria, il riconoscimento e le emozioni, oltre ai sistemi che sottendono l'elaborazione cosciente di nuove informazioni per dargli significato. "


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    Messaggio Da annika Sab Giu 21, 2014 8:54 pm

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    Kashink. Murale Festival 2014. Montreal, Canada.



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    Bryan Beyung. Murale Festival 2014. Montreal, Canada



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    Seth. Murale Festival 2014. Montreal, Canada



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    Rone. Murale Festival 2014. Montreal, Canada


    (
    Foto © Daniel Esteban Rojas)


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    Messaggio Da annika Mar Lug 22, 2014 11:51 am

    L’arte urbana passa dai muri alle vele


    Writers e illustratori in mare per «Idee nel vento»


    SAN BENEDETTO DEL TRONTO
    Venticinque barche a vela, con le vele dipinte dal vivo da 12 artisti urbani e writers e studenti dell’Accademia d’arte di Perugia e dell’Istituto europeo di design, hanno dato vita a San Benedetto del Tronto ad una grande veleggiata che è anche una mostra itinerante gigante. Il progetto si chiama Idee nel vento, e vi hanno collaborato artisti marchigiani e genovesi. Ad accompagnare la mostra una festa in porto a base di immagini video, musica, cibo e arte su nuove tele alimentate a energia del vento. 
     
    Il tema della prima edizione è «I porti del futuro». Prossima tappa a settembre all’Accademia di Perugia, e poi forse al Salone nautico di Genova. L’arte urbana che passa dai muri alle vele, gli illustratori che passano dalla carta alle vele e le idee che prendono il mare sono alcuni aspetti di un progetto che mette insieme anche altri elementi caratterizzanti `l’italianità´: il mare, l’arte, l’estate, il viaggio. Gli artisti urbani coinvolti sono Weik, Kraser, Mauro 149 e Pao, nomi noti nel circuito internazionale di writers che si sono trasformati in maestri della tela e delle performance urbane. Pao è forse il più noto dei quattro, per aver animato gli arrendi urbani e i dissuasori della sosta di Milano.

    Fra gli illustratori ci sono sono Ivo Milazzo, «papà» di Ken Parker, e che ha da poco pubblicato una graphic novel scritta da Ettore Scola, Enrico Macchiavello, Francesco Poroli, Paolo D’Altan. Idee nel Vento è un progetto di EurHope e Fondazione Libero Bizzarri, con il supporto delle istituzioni locali e dei pescatori di San Benedetto del Tronto. LA STAMPA


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    Messaggio Da annika Mar Lug 22, 2014 9:24 pm

    PERIODO BLU

    Dal 1901 ebbe inizio il cosiddetto “Periodo Blu”, che si protrasse fino al 1904. Il nome di questo periodo deriva dal fatto che Picasso usava dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il Blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. Questo colore fu scelto da Picasso non solo per la sua forza espressiva, ma, anche e soprattutto, per la valenza psicologica che gli permetteva di andare oltre alla naturalistica descrizione. Per Picasso il colore Blu è come una dimensione sacra e sentimentale: l'artista guarda in faccia alla realtà, alla miseria e alla sofferenza, oltre che alla morte. Il tutto è caratterizzato da un' evidente matrice patetica e compassionevole. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati. A questi personaggi senza speranza Picasso rivolge, in questi anni, un’attenzione particolare; mendicanti, ciechi e girovaghi sono per lui continua fonte di studio, cui attinge in ogni angolo delle strade di Barcellona. Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria mesta e triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza, accentuata dai toni freddi (blu, turchino, grigio) con cui i quadri erano realizzati. In particolare, l’allegoria del cieco lo accompagnò per tutta la vita. Molte delle opere con questi soggetti sono profondamente commoventi.

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    POVERI IN RIVA AL MARE (1903)

    Questo quadro appartiene al periodo blu, come facilmente si può vedere dalla tonalità dominante in esso. Una famiglia povera, padre madre e figlio, sono su una spiaggia solitaria, a piedi nudi e con il capo chino. È un’immagine di grande mestizia, ed è questo il sentimento che prevale in tutta la produzione di questo periodo. Da notare, ovviamente, la grande padronanza dei mezzi tecnici di Picasso e la sua grande capacità di essere, già a 22 anni, padrone del linguaggio pittorico.unibg.it


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    Messaggio Da annika Ven Lug 25, 2014 9:39 pm

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    Messaggio Da annika Lun Ago 18, 2014 11:46 am

    ARTSPIA - INIZIA IL PROCESSO CONTRO DUE SIMPATICI VECCHIETTI DELLA COSTA AZZURRA CHE NASCONDEVANO IN GARAGE 270 PICASSO. TUTTI VERI. L'ACCUSA: RICETTAZIONE. LA DIFESA: UN REGALO DEL MAESTRO AL SUO ELETTRICISTA DI FIDUCIA

    Un garage come tanti: vecchi bauli, attrezzi per il bricolage, tosaerba, biciclette, annaffiatoi. E 271 opere d’arte inedite, stipate dentro una pila di scatoloni, per il valore di cinquanta milioni. Litografie, dipinti del periodo cubista, disegni, dei notebook, acquerelli. Una lauta ricompensa per un lavoretto – l’installazione di un antifurto – che Pierre aveva fatto nella villa dell’artista.



    Artisti celebri, quotatissimi, iperproduttivi. Che a un certo punto muoiono, lasciando quantità poderose di opere, in parte catalogate e rintracciabili, in parte no. Una storia che si ripete e che impegna eredi, archivi e fondazioni in un costante lavoro di tutela e monitoraggio. Contro falsari, ladri, ricettatori.



    O anche solo con l’intento di ricostruire il catalogo ragionato di una vita intera di lavoro. E le magagne sono sempre dietro l’angolo. Come nel caso che ha appena coinvolto due insospettabili coniugi di Mouans-Sartoux, un piccolo comune della Costa Azzurra. 71 anni lui, 69 lei, Pierre e Danielle Le Guennec dovranno comparire dinanzi a un giudice di Grasse, perché coinvolti in un’indagine penale. L’accusa? Ricettazione. A muoverla gli amministratori dei beni di Pablo Picasso.?Il caso è di quelli che si scovano tra le pagine di un giallo o in una puntata di un poliziesco tv: mancava solo il cadavere di rito e il quadretto letterario c’era tutto. Pierre e Danielle, tenera coppia di anziani con una vita tranquilla nel sud della Francia, vivono una vita modesta, in una casetta nel cuore di un paesino a pochi chilometri dal mare. Routine, buone maniere, conti in banca esigui e una pensione da consumare in salute e in armonia, tra loro e col vicinato.

    E poi, un garage. Uno come tanti, con vecchi bauli, attrezzi per il bricolage, tosaerba, biciclette, annaffiatoi. E 271 opere d’arte inedite, stipate dentro una pila di scatoloni, per il valore di cinquanta milioni. Un tesoro di quelli che farebbero gola a un museo internazionale. Ecco la lista: varie litografie, dipinti del periodo cubista, disegni, dei notebook, acquerelli. Merce che i due stavano tentando di vendere e che proprio per questo era stata intercettata, non appena Monsieur Le Guennec si era recato a Parigi per farla valutare.

    E poi, un garage. Uno come tanti, con vecchi bauli, attrezzi per il bricolage, tosaerba, biciclette, annaffiatoi. E 271 opere d’arte inedite, stipate dentro una pila di scatoloni, per il valore di cinquanta milioni. Un tesoro di quelli che farebbero gola a un museo internazionale. Ecco la lista: varie litografie, dipinti del periodo cubista, disegni, dei notebook, acquerelli. Merce che i due stavano tentando di vendere e che proprio per questo era stata intercettata, non appena Monsieur Le Guennec si era recato a Parigi per farla valutare. E poi, un garage. Uno come tanti, con vecchi bauli, attrezzi per il bricolage, tosaerba, biciclette, annaffiatoi. E 271 opere d’arte inedite, stipate dentro una pila di scatoloni, per il valore di cinquanta milioni. Un tesoro di quelli che farebbero gola a un museo internazionale. Ecco la lista: varie litografie, dipinti del periodo cubista, disegni, dei notebook, acquerelli. Merce che i due stavano tentando di vendere e che proprio per questo era stata intercettata, non appena Monsieur Le Guennec si era recato a Parigi per farla valutare.





    Ma come ci erano arrivati, in casa Le Guennec, tutti quei Picasso, giudicati autentici? Stando alla versione degli indagati, si sarebbe trattato di un regalo. Ricevuto direttamente dalle mani di Jacqueline Picasso, per volere del marito, nel lontano 1973.

    Una lauta ricompensa per un lavoretto – l’installazione di un antifurto – che Pierre aveva fatto nella villa dell’artista, a Cannes. Giusto in tempo per assicurarsi quel cadeau: pochi mesi dopo il padre del Cubismo, novantunenne, sarebbe morto d’infarto.?Che Picasso fosse un uomo generoso e che avesse donato tanta roba, lo conferma oggi anche uno dei figli, Claude.



    Aggiungendo però che il padre, prudentemente, era solito siglare i suoi regali, oltre che con firma e data, anche con una dedica personale. E non è il caso dei Le Guennec. Lo scambio, inoltre, pare davvero sbilanciato: una fortuna di quel genere, per un comune intervento da elettricista.Si stima che nel corso della sua carriera Picasso abbia prodotto oltre 20.000 opere. Un numero clamoroso, a cui mancano centinaia di pezzi: rubati, perduti, regalati. Difficile monitorare una produzione di tale portata.

    Il bottino nascosto tra le cianfrusaglie del garage di Mouans-Sartoux è stato intanto sequestrato e chiuso un caveau di Nanterre, alle porte di Parigi, in un Ufficio del Ministero dell’Interno preposto alla lotta contro il traffico di beni culturali, in attesa del processo. Un processo che si preannuncia complicato: in assenza delle testimonianze di Pablo Picasso e di sua moglie, entrambi deceduti, si tratta di un duello alla pari. La parola dei coniugi contro quella degli eredi. Come dimostrare che non si sia trattato davvero di un maxi regalo? Una bella gatta da pelare per investigatori e giudici. A meno che non salti fuori un complice, un indizio clamoroso, un documento, un testimone…dasgospia









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    Messaggio Da annika Lun Ago 18, 2014 9:52 pm

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       opera di  Ellie Muliarcyk


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    Messaggio Da annika Sab Ago 23, 2014 8:57 pm

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    Messaggio Da annika Sab Ago 23, 2014 9:11 pm

    COME TI RAPINO UN BANKSY - LADRI TENTANO DI RUBARE (MA NON CI RIESCONO) L’OPERA “SPYBOOTH” RIMUOVENDO I MATTONI DALL’INTERNO DELLA CASA SU CUI E’ STATA DIPINTA DAL QUOTATISSIMO STREET ARTIST - - - - -
    L’opera è apparsa sul muro ad aprile a Cheltenham. L’uomo d’affari Hekmat Kaveh ha comprato l’immobile per una somma a sei zeri e ha tentato di rivenderla per un milione di sterline. Ora chiede al Comune di intervenire proteggendola con una struttura a vetri...



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    http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/come-ti-rapino-banksy-ladri-tentano-rubare-ma-non-ci-riescono-83260.htm


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    Messaggio Da annika Mar Set 02, 2014 8:41 pm

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    A Delhi la galleria ARTSPICE ospita la mostra di un artista non convenzinale :l'elefante Phoolkali.Le  opere di questo artista contribuiranno a  raccogliere fondi per la salvaguardia degli elefanti....

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    Messaggio Da annika Mar Set 02, 2014 8:48 pm

    L' evoluzione del ritratto femminile in 500 anni



    Ultima modifica di annika il Ven Set 05, 2014 8:53 pm - modificato 1 volta.


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    Messaggio Da Frau Blucher Mer Set 03, 2014 11:29 am

    annika ha scritto:L' evoluzione del ritratto femminile in 500 anni

    Questo video è bellissimo, un'idea semplice, realizzata con grande tecnica che lascia senza fiato.. applauso applauso applauso


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    Messaggio Da annika Ven Set 05, 2014 9:00 pm

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    Opere effettuate da donne emule di Banksy .... considerate migliori di Banksy


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    Messaggio Da annika Mer Ott 01, 2014 11:58 am

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    Rodney Pike ha sostituito  il volto di quasi 30 opere con quello di Rowan Atkinson....


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    Messaggio Da annika Mer Ott 15, 2014 9:31 pm

    Van Gogh in mostra a Milano

    Oltre 50 opere dell'artista olandese a Palazzo Reale


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    Con oltre 50 opere del pittore olandese si terrà dal 18 ottobre a Palazzo Reale a Milano la mostra 'Van Gogh. L'uomo e la terra'. La rassegna vuole mettere in risalto, anche in relazione al tema di Expo 2015, l'interesse dell'artista per la vita rurale e i suoi protagonisti. Le opere selezionate per la rassegna provengono soprattutto dal Kroller-Muller Museum di Otterlo, in Olanda. Tra i dipinti in mostra, 'Paesaggio con covoni di grano e luna crescente' e un 'Autoritratto' del 1887.ansa


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    Messaggio Da annika Sab Ott 18, 2014 11:31 am

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    Sgonfiato l'«albero» di Paul McCarthy che aveva stupito i parigini

    Suscita qualche perplessità, in Rete e non solo, l’opera firmata dall’artista Paul McCarthy e comparsa nel bel mezzo di una delle piazze più belle, eleganti e famose di Parigi: Place Vendôme. Quello che dovrebbe essere un “albero” ha scatenato non pochi commenti sui social. Cos’è? L’opera, in ogni modo, è stata presentata in occasione della Fiac, la Fiera internazionale d’arte contemporanea, che si tiene nella Capitale francese dal 23 al 26 ottobre. Pare che l’albero (di Mc Carthy) sia stato creato in collaborazione con il comitato Vendome. E’ una scultura pensata appositamente per questo spazio. Insomma, ironie a parte, l’apparenza inganna: per i sostenitori dell’opera, conta l’obiettivo da realizzare.corriere della  sera


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    Messaggio Da annika Mar Ott 21, 2014 8:43 pm

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      La Ragazza col Timpano Trafitto  è l' ultima opera di Banksy  comparsa nella sua città natale ,Bristol.Chiaramente ispirata a La Ragazza con l'Orecchino di Perla di Veermer.


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