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    URBAN LEGEND 3

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    Messaggio Da Frau Blucher Gio Ott 31, 2013 9:08 pm

    Urban Legend 3

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    Paese di produzione USA
    Anno 2005
    Durata 97 min
    Colore colore
    Audio sonoro
    Genere horror
    Regia Mary Lambert
    Soggetto Michael Dougherty, Dan Harris
    Sceneggiatura Michael Dougherty, Dan Harris
    Produttore Aaron Merrell, Scott Messer, Louis Phillips
    Produttore esecutivo Matt Bierman
    Fotografia Ian Fox
    Montaggio Michelle Harrison
    Effetti speciali John Cluff, Ben Josephsen, Josh Josephson, Rick Josephson, Roy Knyrim, Heather Mages, Mark Villalobos
    Musiche Scooter Pietsch, Jeff Rona
    Scenografia Chris DeMuri
    Costumi Amy Jean Roberts
    Trucco RaMona Fleetwood, Bern Kubiak, Jennifer Llewelyn, Heather Mages, Greg T. Moon

    Interpreti e personaggi

       Lillith Fields Mary Banner/Bloody Mary
       Kate Mara: Samantha Owens
       Hailey Smith: Martha
       Olesya Rulin: Mindy
       Robert Vito: David Owens
       Tina Lifford: Grace Taylor
       Ed Marinaro: Bill Owens
       Michael Coe: Buck Jacoby
       Nancy Everhard: Pam Owens
       Audra Lea Keener: Heather Thompson
       Don Shanks: Coach Jacoby
       Brandon Sacks: Roger Dory
       Haley McCormick: Gina
       Nate Herd: Tom Higgins
    Doppiatori italiani
       Letizia Scifoni: Samantha Owens
       Alessia Amendola: Mindy
       Rita Savagnone: Grace Taylor
       Michele Gammino: Bill Owens
       Elena Perino: Heather Thompson
       Gabriele Lopez: Tom Higgins
    Urban Legend 3 (Urban Legends: Bloody Mary) è un film del 2005 diretto da Mary Lambert.
    Il film destinato al mercato home video è il terzo capitolo di una trilogia, iniziata con Urban Legend e proseguita con Urban Legend Final Cut. Urban Legend 3 non segue la trama dei due precedenti, abbandonandone quindi anche gli elementi slasher in favore di elementi soprannaturali.
    Trama
    Salt Lake City, 1969. Tre giocatori di football cercano di drogare e violentare le ragazze che hanno invitato al ballo del liceo; mentre il loro piano funziona con due delle ragazze, la terza, Mary Banner, cerca di fuggire. Il capitano della squadra la insegue in un ripostiglio e la colpisce con un pugno, in seguito al quale la ragazza sviene facendogli credere di averla uccisa. Il giovane atleta entra così nel panico e nasconde il corpo della ragazza in un baule. Quando Mary si risveglia, scopre di essere stata chiusa nel baule e resta intrappolata lì dentro fino a morire di fame e sete.
    Trent'anni dopo, la storia viene rievocata da tre liceali durante un pigiama-party. Una di loro, Samantha Owens, ha scritto un articolo sul giornale scolastico, suscitando dubbi sulle abilità dei giocatori di football venendo per questa trattata da emarginata, assieme alle amiche e al fratello David, dall'intera scuola. Durante la festa le tre amiche evocano scherzosamente Bloody Mary, e la mattina successiva nessuno riesce a trovarle. Solo a fine giornata, le tre ricompaiono, dopo essersi svegliate in un vecchio mulino abbandonato, apparentemente drogate e senza sapere come ci sono arrivate. Mentre la maggior parte della gente sospetta un inganno da parte delle tre, Samantha e David iniziano ad avere dei dubbi sui membri della squadra di football.

    Se non avete visto il film, non cliccate!:

    Cory Monteith, famoso per essere il protagonista della fortunatissima serie tv Glee, ha un cameo in questo film.

    Colonna sonora
    Le musiche del film sono eseguite da Niki Harris.
    Distribuzione
    Si tratta del primo film della serie Urban Legend a essere distribuito direttamente per il mercato casalingo.

    Accoglienza

    Critica
    Per Dread Central si tratta di un proseguimento non ben riuscito della serie Urban Legend, tanto che della sua esistenza non se ne accennerebbe nemmeno sul sito ufficiale della Sony. Con un occhio ai «soliti» personaggi, viene messa più o meno in risalto la trama secondaria che ruota attorno al conflitto «fighetti vs. nerd», la quale manca di realismo, «ma è perdonabile semplicemente per il fatto che ciò si è visto milioni di volte». Infine si sottolinea la buona premessa iniziale e la sceneggiatura intelligente, nata incrociando il genere horror anni '90 con quello più recente, individuando delle similutidini tra il personaggio di Mary e quello di Samara in The Ring.
    Splatter Container assegna al film un totale di 2 stelle e mezzo su 3, citando l'influenza e il riferimento diretto a film come Candyman, The Ring e Le verità nascoste per la funzionalità della trama. Sebbene vengano elargite note positive ad alcune scene originali, il film è in generale stroncato dalla critica del sito di cinema. Secondo MyMovies, il film, specie con riguardo all'antagonista Mary Lambert, è in debito coi j-horror dai quali vengono presi in prestito alcuni tratti, ma nonostante ciò l'elemento soprannaturale (nuovo per la serie) non riesce a dare l'originalità sperata alla storia.
    Horror Movie approfondisce quanto accennato dai due precedenti siti cinematografici, considerando il film un generale fallimento, comprese le numerose citazioni a Candyman fatte «per pararsi le spalle» da possibili accuse di plagio. Il film, che viene avvicinato al suo predecessore per il fatto di essersi rivelato una delusione, viene criticato in particolar modo per la trama in definitiva poco sostanziosa che quindi viene riempita di omaggi e riferimenti al cinema dell'orrore asiatico e ad altri titoli per non cadere nel vuoto. Tra le altre cose messe sotto una luce negativa, i personaggi stereotipati, le «morti fantasiose che molto richiamano quelle della saga Final destination» (tra tutte la scena del ragazzo nel solarium), inoltre la «tragica figura del fantasma in cerca di vendetta che vuole essere trovato e ricordato» ricorderebbe The Ring e The Call. Un giudizio positivo, invece, agli effetti speciali e «le sequenze di morte, tutte costruite secondo famose leggende metropolitane e con gradevoli effetti gore/splatter dove richiesto».

    Leggende urbane utilizzate
    Le seguenti leggende metropolitane appaiono all'interno del film:
       Martha introduce i sequestri del 1969 come a una leggenda urbana
       Samantha fa riferimento alla leggenda secondo cui mangiare Pop Rocks, subito dopo seguiti da una bibita soda, provochino l'esplosione dello stomaco.
       Martha fa riferimento alla leggenda di un ragazzo che muore incastrato con un braccio in un distributore di bibite e quindi seppellito sotto il distributore stesso. Più tardi succede quasi la stessa cosa a Buck.
       Samantha, Martha e Mindy evocano Bloody Mary.
       Roger viene bruciato su un lettino abbronzante.
       Heather si sveglia accorgendosi di uno strano gonfiore della sua guancia, salvo poi scoprire che si tratta in realtà di un nido di centinaia di ragni al di sotto di essa.
       Tom è folgorato mentre urina su una recinzione elettrica.
       La bottiglia di Buck contiene il dito amputato dal corpo di Tom.
       Buck viene calmato dalle apparenti leccate del suo cane, ma dopo scopre il cadavere dell'animale con la scritta sopra "anche le persone possono leccare".
       Buck viene attaccato da Mary, nascosta sotto il suo letto.
       David suggerisce scherzosamente che qualcuno possa aver rimosso i reni di Buck.





    Fonte: Wikipedia.


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