la nonnetta era assolutamente in tema con la canzone
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Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
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- Messaggio n°76
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
la nonnetta era assolutamente in tema con la canzone
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- Messaggio n°77
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
I miei nonni
Vorrei dire a tutti voi
che i miei nonni son due eroi,
instancabili e perfetti
mi riempiono di affetti,
sono unici e speciali
san curare tutti i mali,
ma non usan medicine
solo baci e carezzine
e riempiono il mio cuore
con il loro grande amore!
Vorrei dire a tutti voi
che i miei nonni son due eroi,
instancabili e perfetti
mi riempiono di affetti,
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san curare tutti i mali,
ma non usan medicine
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- Messaggio n°78
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
Testo I Nonni Ascoltano
Accanto a voi sento sempre tutta la magia
della vostra compagnia
siete per me il sole di ogni giorno
ma che gioia avervi intorno
con la luminosità degli anni e delle fiabe
pronti ad ascoltare
ma senza giudicare
I nonni ascoltano, non ci mandano via
e sanno consolarci con la fantasia
I nonni parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
I nonni ascoltano, non ci mandano via
e sanno consolarci con la fantasia
I nonni ci parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
Ogni nonno è così
Accanto a voi sento sempre un groppo d'allegria
misto a un pò di nostalgia
accanto a voi torniamo un pò bambini
ci sentiamo cristallini
pieni di fraternità e sempre più vicini
pronti ad ascoltare ma senza giudicare
I nonni parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
I nonni ascoltano, non ci mandano via
e sanno consolarci con la fantasia
I nonni ci parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
Ogni nonno è così
Accanto a voi sento sempre tutta la magia
della vostra compagnia
siete per me il sole di ogni giorno
ma che gioia avervi intorno
con la luminosità degli anni e delle fiabe
pronti ad ascoltare
ma senza giudicare
I nonni ascoltano, non ci mandano via
e sanno consolarci con la fantasia
I nonni parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
I nonni ascoltano, non ci mandano via
e sanno consolarci con la fantasia
I nonni ci parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
Ogni nonno è così
Accanto a voi sento sempre un groppo d'allegria
misto a un pò di nostalgia
accanto a voi torniamo un pò bambini
ci sentiamo cristallini
pieni di fraternità e sempre più vicini
pronti ad ascoltare ma senza giudicare
I nonni parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
I nonni ascoltano, non ci mandano via
e sanno consolarci con la fantasia
I nonni ci parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
Ogni nonno è così
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- Messaggio n°79
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
fratellino che bella poesia sei un vero tesoro e si vede quanto ami le tue nonnette sei il loro angelo anzi il mio angelo hai un cuore cosi grandethomas ha scritto:Testo I Nonni Ascoltano
Accanto a voi sento sempre tutta la magia
della vostra compagnia
siete per me il sole di ogni giorno
ma che gioia avervi intorno
con la luminosità degli anni e delle fiabe
pronti ad ascoltare
ma senza giudicare
I nonni ascoltano, non ci mandano via
e sanno consolarci con la fantasia
I nonni parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
I nonni ascoltano, non ci mandano via
e sanno consolarci con la fantasia
I nonni ci parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
Ogni nonno è così
Accanto a voi sento sempre un groppo d'allegria
misto a un pò di nostalgia
accanto a voi torniamo un pò bambini
ci sentiamo cristallini
pieni di fraternità e sempre più vicini
pronti ad ascoltare ma senza giudicare
I nonni parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
I nonni ascoltano, non ci mandano via
e sanno consolarci con la fantasia
I nonni ci parlano con semplicità
e sanno regalarci la serenità
Ogni nonno è così
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- Messaggio n°80
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
trovo questa canzone e questo video spettacolari sentitela e bellissima
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- Messaggio n°81
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
La splendida interpretazione di Renato, in un bellissimo brano scritto da M. Nava.
Voglio dedicare questo mio video a tutte le persone anziane, troppo spesso messe da parte e letteralmente ignorate
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- Messaggio n°82
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
Testo Spalle Al Muro
Spalle al muro,
Quando gli anni, son fucili contro,
Qualche piega, sulla pelle tua,
I pensieri tolgono, il posto alle parole,
Sguardi bassi alla paura, di ritrovarsi soli.
E la curva dei tuoi giorni, non è più in salita,
Scendi piano, dai ricordi in giù,
Lasceranno che i tuoi passi, sembrino più lenti,
Disperatamente al margine, di tutte le correnti.
Vecchio,
Diranno che sei vecchio,
Con tutta quella forza che c'è in te,
Vecchio
Quando non è finita, hai ancora tanta vita,
E l'anima la grida e tu lo sai che c'è.
Ma se Vecchio,
Ti chiameranno vecchio,
E tutta la tua rabbia viene su,
Vecchio, si,
Con quello che hai da dire,
Ma vali quattro lire, dovresti già morire,
Tempo non c'è ne più,
Non te ne danno più !
E ogni male fa più male,
Tu risparmia il fiato,
Prendi presto, tutto quel che vuoi,
E faranno in modo, che il tuo viso, sembri stanco,
Inesorabilmente più appannato, per ogni pelo bianco.
Vecchio.
Vecchio.
..
Vecchio !!!
Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore,
Anche se hai tanto amore, da dare a chi vuoi tu!
Ma sei vecchio.
Insulteranno Vecchio
Con tutto quella smania che sai tu,
Vecchio, si
E sei tagliato fuori,
Quelle tue convinzioni, le nuove sono migliori,
Le tue non vanno più,
Ragione non hai più.
..
Vecchio si
Con tanto che faresti,
adesso che potresti non cedi perché esisti,
perché respiri tu
Spalle al muro,
Quando gli anni, son fucili contro,
Qualche piega, sulla pelle tua,
I pensieri tolgono, il posto alle parole,
Sguardi bassi alla paura, di ritrovarsi soli.
E la curva dei tuoi giorni, non è più in salita,
Scendi piano, dai ricordi in giù,
Lasceranno che i tuoi passi, sembrino più lenti,
Disperatamente al margine, di tutte le correnti.
Vecchio,
Diranno che sei vecchio,
Con tutta quella forza che c'è in te,
Vecchio
Quando non è finita, hai ancora tanta vita,
E l'anima la grida e tu lo sai che c'è.
Ma se Vecchio,
Ti chiameranno vecchio,
E tutta la tua rabbia viene su,
Vecchio, si,
Con quello che hai da dire,
Ma vali quattro lire, dovresti già morire,
Tempo non c'è ne più,
Non te ne danno più !
E ogni male fa più male,
Tu risparmia il fiato,
Prendi presto, tutto quel che vuoi,
E faranno in modo, che il tuo viso, sembri stanco,
Inesorabilmente più appannato, per ogni pelo bianco.
Vecchio.
Vecchio.
..
Vecchio !!!
Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore,
Anche se hai tanto amore, da dare a chi vuoi tu!
Ma sei vecchio.
Insulteranno Vecchio
Con tutto quella smania che sai tu,
Vecchio, si
E sei tagliato fuori,
Quelle tue convinzioni, le nuove sono migliori,
Le tue non vanno più,
Ragione non hai più.
..
Vecchio si
Con tanto che faresti,
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- Messaggio n°83
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
Sassari,torture a malati di Alzheimer: arrestati
quattro medici e un consigliere regionale Pdl
Eseguite in totale quindici ordinanze di custodia cautelare. In manette anche diversi parenti dei pazienti, che venivano picchiati e maltrattati in appartamenti-lager allestiti nel comune di Ittiri.
15:37 - Ci sono anche un consigliere regionale del Pdl sardo, Antonello Peru, e quattro medici, tra le 15 persone arrestate dai carabinieri nel Sassarese e nella penisola. Le ipotesi di reato vanno dall'associazione a delinquere finalizzata alla truffa a maltrattamenti di disabili mentali, sequestro di persona e lesioni personali. Due medici sono in carcere, due sono agli arresti domiciliari.
L'indagine condotta dai carabinieri ha scoperto che gli arrestati avevano allestito appartamenti-lager a Ittiri (in provincia di Sassari) dove torturavano, picchiavano e sottoponevano a maltrattamenti fisici e psichici i malati di Alzheimer, talvolta con la complicità dei familiari dei pazienti, secondo i dettami di una terapia basata su grossolane nozioni di anatomia e perfino sulla Kabbalah.
Il blitz dei carabinieri del Comando Provinciale di Sassari è scattato all'alba, con numerose perquisizioni domiciliari, seguite dall'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare. Tra gli arrestati, oltre all'esponente del Pdl sardo Peru (ai domiciliari) e ai quattro medici neurologi (Giuseppe Dore, Marinella D'Onofrio, Massimo Lai e Gianfranco Dettori), anche numerosi parenti dei pazienti.
Le indagini hanno riguardato l'associazione "Aion - Onlus", che in realtà, come scoperto dagli inquirenti, era un'associazione a scopo di lucro. Sotto la copertura formale dell'associazione, i due neurologi finiti in carcere, Giuseppe Dore e Marinella D'Onofrio, avevano concepito un "protocollo terapeutico", la psiconeuroanalisi che, sostenuto come efficace terapia contro il morbo di Alzheimer e in genere contro tutte le forme di demenza, si concretizzava in gravissime violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei pazienti, tutte documentate dalle riprese dei carabinieri.
Il consigliere Peru invece è stato arrestato in quanto si sarebbe adoperato per fare stipulare una convenzione tra la Asl di Sassari e l'associazione Aion per la concessione di locali nell'ospedale Alivesi di Ittiri, con l'impegno per futuri progetti di collaborazione. Peru si sarebbe adoperato anche per la stesura da parte della Asl di un bando per la ricerca scientifica, in modo che risultasse vincitrice la stessa Aion.
l'ennesima brutta testimonianza di maltrattamenti su poveri anziani ammalati e indifesi, in una struttura che in realtà li dovrebbe curare...
quattro medici e un consigliere regionale Pdl
Eseguite in totale quindici ordinanze di custodia cautelare. In manette anche diversi parenti dei pazienti, che venivano picchiati e maltrattati in appartamenti-lager allestiti nel comune di Ittiri.
15:37 - Ci sono anche un consigliere regionale del Pdl sardo, Antonello Peru, e quattro medici, tra le 15 persone arrestate dai carabinieri nel Sassarese e nella penisola. Le ipotesi di reato vanno dall'associazione a delinquere finalizzata alla truffa a maltrattamenti di disabili mentali, sequestro di persona e lesioni personali. Due medici sono in carcere, due sono agli arresti domiciliari.
L'indagine condotta dai carabinieri ha scoperto che gli arrestati avevano allestito appartamenti-lager a Ittiri (in provincia di Sassari) dove torturavano, picchiavano e sottoponevano a maltrattamenti fisici e psichici i malati di Alzheimer, talvolta con la complicità dei familiari dei pazienti, secondo i dettami di una terapia basata su grossolane nozioni di anatomia e perfino sulla Kabbalah.
Il blitz dei carabinieri del Comando Provinciale di Sassari è scattato all'alba, con numerose perquisizioni domiciliari, seguite dall'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare. Tra gli arrestati, oltre all'esponente del Pdl sardo Peru (ai domiciliari) e ai quattro medici neurologi (Giuseppe Dore, Marinella D'Onofrio, Massimo Lai e Gianfranco Dettori), anche numerosi parenti dei pazienti.
Le indagini hanno riguardato l'associazione "Aion - Onlus", che in realtà, come scoperto dagli inquirenti, era un'associazione a scopo di lucro. Sotto la copertura formale dell'associazione, i due neurologi finiti in carcere, Giuseppe Dore e Marinella D'Onofrio, avevano concepito un "protocollo terapeutico", la psiconeuroanalisi che, sostenuto come efficace terapia contro il morbo di Alzheimer e in genere contro tutte le forme di demenza, si concretizzava in gravissime violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei pazienti, tutte documentate dalle riprese dei carabinieri.
Il consigliere Peru invece è stato arrestato in quanto si sarebbe adoperato per fare stipulare una convenzione tra la Asl di Sassari e l'associazione Aion per la concessione di locali nell'ospedale Alivesi di Ittiri, con l'impegno per futuri progetti di collaborazione. Peru si sarebbe adoperato anche per la stesura da parte della Asl di un bando per la ricerca scientifica, in modo che risultasse vincitrice la stessa Aion.
l'ennesima brutta testimonianza di maltrattamenti su poveri anziani ammalati e indifesi, in una struttura che in realtà li dovrebbe curare...
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- Messaggio n°84
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
a questi nemmeno la galera basterebbe......
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- Messaggio n°85
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
★ LETTERA DI UN ( ANZIANO) PADRE AL FIGLIO... ★
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio.
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio.
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- Messaggio n°86
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
VOGLIO SOLO DIRE GRAZIE ALLA MIA NONNINA TOPOLINA(ANCHE SE NON ERA LA MIA NONNA VERA)GRAZIE X TUTTO QUELLO CHE MI HAI INSEGNATO,LA DOLCEZZA DI UN SORRISO,LA DIGNITA DI ESSERE DONNA,GRAZIE X I BEI MOMENTI...GRAZIE AVERMI VOLUTO TANTO BENE CON AFFETTO LA TUA NIPOTINA SUSANNA(COSI MI CHIAMAVA XCHE X LEI ERO DOLCE COME LA PANNA)...
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- Messaggio n°87
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
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- Messaggio n°88
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
EMME67 ha scritto:
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- Messaggio n°89
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
EMME67 ha scritto:
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- Messaggio n°90
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
semplicemente stupenda.mory ha scritto:★ LETTERA DI UN ( ANZIANO) PADRE AL FIGLIO... ★
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio.
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- Messaggio n°91
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
Nel futuro ci saranno sempre più anziani!
Questa realtà però, non va guardata negativamente. Gli anziani sono una grande risorsa e possono essere di grande aiuto ai giovani.
Per prima cosa bisognerebbe cancellare il concetto che i giovani si sono fatti delle persone anziane, devono rendersi conto che chi ha più anni è comunque un individuo che vive, prova desideri ed è capace di fare progetti e per questo va preso in considerazione.
Gli anziani si dovrebbero ascoltare perchè sono una fonte da cui poter imparare sia per quanto riguarda l'esperienza del passato sia per quanto riguarda il modo di vivere la vecchiaia poichè, dato che il tempo passa inesorabilmente per tutti, i giovani di oggi saranno gli anziani di domani e dall'esperienza già vissuta degli altri si può trarre insegnamento.
Se i giovani cercassero di trovare dei punti di incontro con gli anziani ci sarebbe uno scambio costruttivo fra generazioni che potrebbe aiutare a dare un senso alla vita riscoprendo i valori di un tempo.
Questi valori uniscono le persone e aiutano a coltivare i rapporti con gli altri e con il mondo che ci circonda.
Riscoprire i valori della vita è importante perchè aiutano a far superare le imposizioni delle mode, l'apatia causata dalle abitudini e dalla routine. Fanno riscoprire la gioia di vivere nel mondo seguendo gli impulsi del cuore.
Le persone anziane dal canto loro, dovrebbero accettare le diversità dei giovani come ad esempio il "vocabolario" diverso, e con pazienza, cercare di capirli perchè non è vero che i tempi passati erano migliori, le società hanno sempre vissuto periodi di difficoltà, in contrasto con le giovani generazioni.
L'importante è riuscire a trasmettere i valori che si fondano su criteri morali e gli anziani hanno un ruolo importante in questo ambito.
Questa realtà però, non va guardata negativamente. Gli anziani sono una grande risorsa e possono essere di grande aiuto ai giovani.
Per prima cosa bisognerebbe cancellare il concetto che i giovani si sono fatti delle persone anziane, devono rendersi conto che chi ha più anni è comunque un individuo che vive, prova desideri ed è capace di fare progetti e per questo va preso in considerazione.
Gli anziani si dovrebbero ascoltare perchè sono una fonte da cui poter imparare sia per quanto riguarda l'esperienza del passato sia per quanto riguarda il modo di vivere la vecchiaia poichè, dato che il tempo passa inesorabilmente per tutti, i giovani di oggi saranno gli anziani di domani e dall'esperienza già vissuta degli altri si può trarre insegnamento.
Se i giovani cercassero di trovare dei punti di incontro con gli anziani ci sarebbe uno scambio costruttivo fra generazioni che potrebbe aiutare a dare un senso alla vita riscoprendo i valori di un tempo.
Questi valori uniscono le persone e aiutano a coltivare i rapporti con gli altri e con il mondo che ci circonda.
Riscoprire i valori della vita è importante perchè aiutano a far superare le imposizioni delle mode, l'apatia causata dalle abitudini e dalla routine. Fanno riscoprire la gioia di vivere nel mondo seguendo gli impulsi del cuore.
Le persone anziane dal canto loro, dovrebbero accettare le diversità dei giovani come ad esempio il "vocabolario" diverso, e con pazienza, cercare di capirli perchè non è vero che i tempi passati erano migliori, le società hanno sempre vissuto periodi di difficoltà, in contrasto con le giovani generazioni.
L'importante è riuscire a trasmettere i valori che si fondano su criteri morali e gli anziani hanno un ruolo importante in questo ambito.
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- Messaggio n°95
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
LETTERA AD UN CARO NIPOTE. INSIEME
Lettera ad un caro nipote.
INSIEME
Suona il telefono: Vedo il tuo numero, sono rincuorato, sei tu, Nonno! Mi chiedi come sto; meno male, avevo tremato per te! ma sento la tua voce allegra che mi tranquillizza. A volte mi dici anche: Nonno, devi farmi un favore, leggo nella tua voce, so che mi ritieni la persona sicura; quella che ti capisce, forse un po’ la tua ancora! Il modo di sentirmi nel tuo affetto, per me è sollievo nella triste solitudine tra la folla che mi circonda. Folla che ha fatto cadere tutto e più di tutto, ciò che avevo costruito con grandi sacrifici e responsabilità.
I nipoti sono sempre estremamente meravigliati nello scoprire che il nonno sa tante cose utili e può risolvere (quasi sempre) tanti problemini dei nipoti.
E’ straordinario constatare quali e quanti nuovi interessi i nonni sviluppano in tarda età. E in cambio i nipoti acquisiscono tante nuove informazioni su come si svolgeva la vita tempo addietro, gli usi, i lavori, i comportamenti, il valore dei sentimenti, i sacrifici, la guerra e quei suggerimenti ( che magari gli rompono anche i corbelli ), basati sulle loro conoscenze ed esperienze, ma principalmente sull’affetto che i nonni nutrono verso i nipoti che meritano. I nonni, si identificano in loro, perché sperano che rappresentino la continuazione della loro vita.
Il più grande piacere che un nonno possa provare, è quando un nipote gli domanda: Questo libro è interessante, me lo presti? O questa camicia mi piace, me la presti? Nonno hai un gilet di quelli che si usavano prima? Il nonno di certo l’avrà! me lo presti? Oppure, “me lo fai provare?” O posso prendere questa cosa tua? O posso tenere questa cosa per un po’?
Condividere con te quanto mi appartiene è una gioia.
Le nostre vite si uniscono nel dare e nel prendere consigli, nei sorrisi e anche quando ci incavoliamo.
Non dimenticare mai, neppure per un istante, quanto ti voglio bene. Porta addosso il mio affetto e fa che non sia un “fardello”. Fai che sia una trapunta nei giorni freddi e una piacevole brezza nelle giornate di sole.
Nel “porco mondo” che ci circonda, siamo creature così piccole tu ed io, eppure racchiudiamo un mistero: siamo capaci di voler bene. Nella frazione di tempo in cui esistiamo, continuiamo a volerci bene reciprocamente; e quell’affetto, mio caro, non andrà mai perduto. Arriverà alla fine di tutto ciò che esiste.
Attraverso te, ricordo com’erano quegli anni miei ormai perduti di quando avevo le ali, e faccio mie le tue risate e le esperienze sane e tipiche della tua giovane età. Non faccio mie, quelle di cui ti parlo spesso, con quelle raccomandazioni per la tua incolumità e salute ma che dici ti rompono i corbelli.
I nonni ci sono anche per questo, per rompere i corbelli ai nipoti con i loro consigli, che, nonostante come te, abbiano superata la soglia dei 18 anni, corrono ancora i pericoli che albergano nell'attuale società.
So, grazie a te, che per quanto il mondo sembri buio, pieno di dolore e sconfitte, vivere è il più grande privilegio. Respirare l’aria, amare il sole. Magari camminare insieme a te.
Tu sei mio amico, lo sei sempre stato, fin dal momento in cui mi hai afferrato il dito quando eri “nuovo di fabbrica”. Dal momento in cui hai imparato a sorridere.
Ne abbiamo passate tante insieme, dolori per l’allontanamento quando eri ancora piccolo, di quel grande affetto che ti era dovuto, compleanni, giornate o serate estive e invernali davanti ai computer. A volte anche senza parlare, ci siamo capiti nel dolore della mancanza di nostri affetti. Tu di quello che ti spettava di diritto, io degli affetti dalla famiglia che mi ero illuso di aver creata.
Caro nipote, la vecchiaia arriva come una sorpresa, improvvisamente, te ne rendi conto quando ti offrono il posto nell’autobus. Anche io, come tutti i nonni, sono invecchiato, ma tu mi hai fatto capire che devo smettere di pensarlo ed io ce la sto mettendo tutta. Sono contento quando qualche volta mi illudo che tu mi veda come un tuo coetaneo; ma è solo una momentanea illusione.
Nel “zozzo mondo” che ci circonda, dove la massa vive secondo le voci di fuori e lontana dalle voci di dentro, che sono le voci della coscienza, spero che tu sia sempre leale con me, come io lo sono con te; senza bugie, senza sotterfugi, senza meschinità, senza falsità alcuna. Il giorno che mi accorgessi che tu non sei con me, come io sono con te, sarebbe per me un grande dispiacere che farebbe cadere le ultime speranze della mia esistenza! Sia ben inteso, tu non sei obbligato a volermi bene, non mi devi nulla, devi darmi solo ciò che, senti dentro di te, analizzando il tuo animo.
Molti smetteranno, se non hanno già smesso di volermi bene; (se mai me ne hanno voluto), ma penso che per te non è e non sarà così, a giudicare da quando volontariamente o involontariamente, mi trascini virtualmente e fiduciosamente nelle avventure della tua età.
I nonni esistono anche per ascoltare e mantenere i segreti e per offrire consigli che puoi a tuo piacimento, accettare o ignorare. Senza il minimo obbligo.
Se sei depresso o infuriato fa un salto da me. Possiamo essere depressi o infuriati insieme, parlarne. O anche soltanto bere un succo di frutta insieme.
Non permettere mai che la delusione o il risentimento o la tristezza ti rodano il cuore, convinto che nessuno ti capisca!
Nonni e nipoti hanno uno speciale cantuccio tutto per loro, dove condividono il parlare, il confidarsi ed i piccoli segreti che sono sempre esistiti tra nonni e nipoti che si vogliono bene reciprocamente. Se ti servirà un rifugio, qui ce n’è uno apposta per te!
Lettera ad un caro nipote.
INSIEME
Suona il telefono: Vedo il tuo numero, sono rincuorato, sei tu, Nonno! Mi chiedi come sto; meno male, avevo tremato per te! ma sento la tua voce allegra che mi tranquillizza. A volte mi dici anche: Nonno, devi farmi un favore, leggo nella tua voce, so che mi ritieni la persona sicura; quella che ti capisce, forse un po’ la tua ancora! Il modo di sentirmi nel tuo affetto, per me è sollievo nella triste solitudine tra la folla che mi circonda. Folla che ha fatto cadere tutto e più di tutto, ciò che avevo costruito con grandi sacrifici e responsabilità.
I nipoti sono sempre estremamente meravigliati nello scoprire che il nonno sa tante cose utili e può risolvere (quasi sempre) tanti problemini dei nipoti.
E’ straordinario constatare quali e quanti nuovi interessi i nonni sviluppano in tarda età. E in cambio i nipoti acquisiscono tante nuove informazioni su come si svolgeva la vita tempo addietro, gli usi, i lavori, i comportamenti, il valore dei sentimenti, i sacrifici, la guerra e quei suggerimenti ( che magari gli rompono anche i corbelli ), basati sulle loro conoscenze ed esperienze, ma principalmente sull’affetto che i nonni nutrono verso i nipoti che meritano. I nonni, si identificano in loro, perché sperano che rappresentino la continuazione della loro vita.
Il più grande piacere che un nonno possa provare, è quando un nipote gli domanda: Questo libro è interessante, me lo presti? O questa camicia mi piace, me la presti? Nonno hai un gilet di quelli che si usavano prima? Il nonno di certo l’avrà! me lo presti? Oppure, “me lo fai provare?” O posso prendere questa cosa tua? O posso tenere questa cosa per un po’?
Condividere con te quanto mi appartiene è una gioia.
Le nostre vite si uniscono nel dare e nel prendere consigli, nei sorrisi e anche quando ci incavoliamo.
Non dimenticare mai, neppure per un istante, quanto ti voglio bene. Porta addosso il mio affetto e fa che non sia un “fardello”. Fai che sia una trapunta nei giorni freddi e una piacevole brezza nelle giornate di sole.
Nel “porco mondo” che ci circonda, siamo creature così piccole tu ed io, eppure racchiudiamo un mistero: siamo capaci di voler bene. Nella frazione di tempo in cui esistiamo, continuiamo a volerci bene reciprocamente; e quell’affetto, mio caro, non andrà mai perduto. Arriverà alla fine di tutto ciò che esiste.
Attraverso te, ricordo com’erano quegli anni miei ormai perduti di quando avevo le ali, e faccio mie le tue risate e le esperienze sane e tipiche della tua giovane età. Non faccio mie, quelle di cui ti parlo spesso, con quelle raccomandazioni per la tua incolumità e salute ma che dici ti rompono i corbelli.
I nonni ci sono anche per questo, per rompere i corbelli ai nipoti con i loro consigli, che, nonostante come te, abbiano superata la soglia dei 18 anni, corrono ancora i pericoli che albergano nell'attuale società.
So, grazie a te, che per quanto il mondo sembri buio, pieno di dolore e sconfitte, vivere è il più grande privilegio. Respirare l’aria, amare il sole. Magari camminare insieme a te.
Tu sei mio amico, lo sei sempre stato, fin dal momento in cui mi hai afferrato il dito quando eri “nuovo di fabbrica”. Dal momento in cui hai imparato a sorridere.
Ne abbiamo passate tante insieme, dolori per l’allontanamento quando eri ancora piccolo, di quel grande affetto che ti era dovuto, compleanni, giornate o serate estive e invernali davanti ai computer. A volte anche senza parlare, ci siamo capiti nel dolore della mancanza di nostri affetti. Tu di quello che ti spettava di diritto, io degli affetti dalla famiglia che mi ero illuso di aver creata.
Caro nipote, la vecchiaia arriva come una sorpresa, improvvisamente, te ne rendi conto quando ti offrono il posto nell’autobus. Anche io, come tutti i nonni, sono invecchiato, ma tu mi hai fatto capire che devo smettere di pensarlo ed io ce la sto mettendo tutta. Sono contento quando qualche volta mi illudo che tu mi veda come un tuo coetaneo; ma è solo una momentanea illusione.
Nel “zozzo mondo” che ci circonda, dove la massa vive secondo le voci di fuori e lontana dalle voci di dentro, che sono le voci della coscienza, spero che tu sia sempre leale con me, come io lo sono con te; senza bugie, senza sotterfugi, senza meschinità, senza falsità alcuna. Il giorno che mi accorgessi che tu non sei con me, come io sono con te, sarebbe per me un grande dispiacere che farebbe cadere le ultime speranze della mia esistenza! Sia ben inteso, tu non sei obbligato a volermi bene, non mi devi nulla, devi darmi solo ciò che, senti dentro di te, analizzando il tuo animo.
Molti smetteranno, se non hanno già smesso di volermi bene; (se mai me ne hanno voluto), ma penso che per te non è e non sarà così, a giudicare da quando volontariamente o involontariamente, mi trascini virtualmente e fiduciosamente nelle avventure della tua età.
I nonni esistono anche per ascoltare e mantenere i segreti e per offrire consigli che puoi a tuo piacimento, accettare o ignorare. Senza il minimo obbligo.
Se sei depresso o infuriato fa un salto da me. Possiamo essere depressi o infuriati insieme, parlarne. O anche soltanto bere un succo di frutta insieme.
Non permettere mai che la delusione o il risentimento o la tristezza ti rodano il cuore, convinto che nessuno ti capisca!
Nonni e nipoti hanno uno speciale cantuccio tutto per loro, dove condividono il parlare, il confidarsi ed i piccoli segreti che sono sempre esistiti tra nonni e nipoti che si vogliono bene reciprocamente. Se ti servirà un rifugio, qui ce n’è uno apposta per te!
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Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
Lettera di una nonna a sua nipote
Io ti guardo mia cara, mia dolcissima figlia, mia nipote. Sei la figlia di mia figlia, la tua pelle è levigata, i tuoi occhi di velluto e i capelli come l’ebano.
E guardo te, mia piccina, i tuoi occhi da orientale, il tuo sguardo seducente.
Sei bella, sei la mia speranza.
Le tue radici affondano in me e il mio futuro affonda in te.
Io ti guardo, mia piccola e ti parlo, ti racconto del passato, del tempo in cui la tua mamma era come te e come te voleva sapere, voleva conoscere le verità assolute, voleva le risposte che non ci sono, ai perché di una bimba.
Ti consegno i miei ricordi, mia cara, perché vivano in te e non si spengano mai.
Nei racconti che io ti trasmetto c’è la storia della tua famiglia, c’è un filo conduttore che dalle generazioni di un tempo lontano passa attraverso la mia anima, attraverso quella della tua mamma e arriva fino a te. Nell’infinito ripetersi delle generazioni, in un momento qualunque tra passato e futuro, c’è una piccola isola del tempo dove hanno abitato i tuoi padri e i loro padri e dove tu vivi e vivranno i tuoi figli e i figli dei tuoi figli. Un’isola di cui tu serberai ricordo attraverso me e il ricordo è una fiamma che avvolge e rigenera il tempo perché con essa il passato rinasce a nuova vita.
Nascosti nel mio cuore ci sono i dolori e la fatica del mio corpo che ha perso lo slancio e l’agilità di un tempo e restano celati giù nel profondo, perché più forte è la gioia di vederti, la gioia di sapere che tu ci sarai domani, se anche io non ci sarò e io rivivrò in te.
Io ti guardo, mia piccola e ti sorrido, perché di me ti rimangano un ricordo e un’immagine di letizia ed allegria. Perché tu possa portare in te una piccola parte gioiosa di me.
Io ti guardo, mia piccola, mia figlia di mia figlia e sono felice.
Io ti guardo mia cara, mia dolcissima figlia, mia nipote. Sei la figlia di mia figlia, la tua pelle è levigata, i tuoi occhi di velluto e i capelli come l’ebano.
E guardo te, mia piccina, i tuoi occhi da orientale, il tuo sguardo seducente.
Sei bella, sei la mia speranza.
Le tue radici affondano in me e il mio futuro affonda in te.
Io ti guardo, mia piccola e ti parlo, ti racconto del passato, del tempo in cui la tua mamma era come te e come te voleva sapere, voleva conoscere le verità assolute, voleva le risposte che non ci sono, ai perché di una bimba.
Ti consegno i miei ricordi, mia cara, perché vivano in te e non si spengano mai.
Nei racconti che io ti trasmetto c’è la storia della tua famiglia, c’è un filo conduttore che dalle generazioni di un tempo lontano passa attraverso la mia anima, attraverso quella della tua mamma e arriva fino a te. Nell’infinito ripetersi delle generazioni, in un momento qualunque tra passato e futuro, c’è una piccola isola del tempo dove hanno abitato i tuoi padri e i loro padri e dove tu vivi e vivranno i tuoi figli e i figli dei tuoi figli. Un’isola di cui tu serberai ricordo attraverso me e il ricordo è una fiamma che avvolge e rigenera il tempo perché con essa il passato rinasce a nuova vita.
Nascosti nel mio cuore ci sono i dolori e la fatica del mio corpo che ha perso lo slancio e l’agilità di un tempo e restano celati giù nel profondo, perché più forte è la gioia di vederti, la gioia di sapere che tu ci sarai domani, se anche io non ci sarò e io rivivrò in te.
Io ti guardo, mia piccola e ti sorrido, perché di me ti rimangano un ricordo e un’immagine di letizia ed allegria. Perché tu possa portare in te una piccola parte gioiosa di me.
Io ti guardo, mia piccola, mia figlia di mia figlia e sono felice.
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- Messaggio n°97
Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
Festa dei nonni
La Festa dei nonni è una ricorrenza civile introdotta in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005, quale momento per celebrare l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della società in generale.[1].
Viene festeggiata il 2 ottobre, data in cui la chiesa cattolica celebra gli Angeli custodi.
Il compito di promuovere iniziative di valorizzazione del ruolo dei nonni, in occasione di tale data, spetta per legge a Regioni, Province e Comuni.
Storia
La Festa dei Nonni è stata introdotta negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga del West Virginia, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti. La McQuade iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni la relazione con i loro nonni, portatori di conoscenza ed esperienza.
Negli Stati Uniti la festa nazionale dei nonni (National Grandparents Day) viene celebrata ogni anno la prima domenica di settembre dopo il Labor Day.
Nel Regno Unito, introdotta nel 1990, dal 2008 viene celebrata la prima domenica di ottobre.
In Canada viene celebrata dal 1995 il 25 ottobre.
In Francia, i nonni e le nonne sono festeggiati ogni anno separatamente. La Festa della Nonna già dal 1987, la prima domenica di marzo. Dal 2008 è stata introdotta la Festa del Nonno la prima domenica di ottobre.
In Italia nasce per volontà di Franco Locatelli (Presidente Unaflor), Arturo Croci, Wim Van Meeuwen e Walter Pironi del comitato ufficiale della Festa dei Nonni 1997.
Fiore ufficiale della Festa dei Nonni
Tu sarai. La canzone della festa dei Nonni
La Festa dei nonni è una ricorrenza civile introdotta in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005, quale momento per celebrare l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della società in generale.[1].
Viene festeggiata il 2 ottobre, data in cui la chiesa cattolica celebra gli Angeli custodi.
Il compito di promuovere iniziative di valorizzazione del ruolo dei nonni, in occasione di tale data, spetta per legge a Regioni, Province e Comuni.
Storia
La Festa dei Nonni è stata introdotta negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga del West Virginia, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti. La McQuade iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni la relazione con i loro nonni, portatori di conoscenza ed esperienza.
Negli Stati Uniti la festa nazionale dei nonni (National Grandparents Day) viene celebrata ogni anno la prima domenica di settembre dopo il Labor Day.
Nel Regno Unito, introdotta nel 1990, dal 2008 viene celebrata la prima domenica di ottobre.
In Canada viene celebrata dal 1995 il 25 ottobre.
In Francia, i nonni e le nonne sono festeggiati ogni anno separatamente. La Festa della Nonna già dal 1987, la prima domenica di marzo. Dal 2008 è stata introdotta la Festa del Nonno la prima domenica di ottobre.
In Italia nasce per volontà di Franco Locatelli (Presidente Unaflor), Arturo Croci, Wim Van Meeuwen e Walter Pironi del comitato ufficiale della Festa dei Nonni 1997.
Fiore ufficiale della Festa dei Nonni
Tu sarai. La canzone della festa dei Nonni
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Noi siamo quelli che sopravvivono.
Juventino nel cuore
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Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
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Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
UNA LETTERA STUPENDA...
Se un giorno mi vedrai vecchio:se mi sporco quando mangio e non riesco a
vestirmi…abbi pazienza,ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose…non mi interrompere
…ascoltami,quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia
finche’ non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare…
ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perche’
non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie,dammi tempo
necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la
pazienza per insegnarti l’abc;quando ad un certo punto non riesco a
ricordare o perdo il filo del discorso…dammi il tempo necessario per
ricordare e se non ci riesco non ti innervosire…la cosa piu’ importante non
e’ quello che dico ma il mio bisogno e’ di essere con te ed averti li che mi
ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non
trattarmi come se fossi in peso,vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi
Quando dico che vorrei essere morto…non arrabbiarti un giorno
comprenderai che cosa mi spinge a dirlo.Cerca di capire che alla mia eta’ non
si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio
per te che ho tentato di spianarti la strada.Dammi unn po del tuo tempo,
dammi un po della tua pazienza,dammi una spalla su cui poggiare la testa
allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in
cambio io ti daro’un sorriso e l’ immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ciao amore. Autore forse un nonno …?
Se un giorno mi vedrai vecchio:se mi sporco quando mangio e non riesco a
vestirmi…abbi pazienza,ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose…non mi interrompere
…ascoltami,quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia
finche’ non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare…
ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perche’
non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie,dammi tempo
necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la
pazienza per insegnarti l’abc;quando ad un certo punto non riesco a
ricordare o perdo il filo del discorso…dammi il tempo necessario per
ricordare e se non ci riesco non ti innervosire…la cosa piu’ importante non
e’ quello che dico ma il mio bisogno e’ di essere con te ed averti li che mi
ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non
trattarmi come se fossi in peso,vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi
Quando dico che vorrei essere morto…non arrabbiarti un giorno
comprenderai che cosa mi spinge a dirlo.Cerca di capire che alla mia eta’ non
si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio
per te che ho tentato di spianarti la strada.Dammi unn po del tuo tempo,
dammi un po della tua pazienza,dammi una spalla su cui poggiare la testa
allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in
cambio io ti daro’un sorriso e l’ immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ciao amore. Autore forse un nonno …?
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Re: Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro..
le mie nonnette parlano quasi tutte a codesto modo.. :lol!: :lol!: :lol!: :lol!:
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