IL GATTO CON GLI STIVALI
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Il gatto con gli stivali (長靴をはいた猫 Nagagutsu o haita neko?) è un film d'animazione giapponese prodotto nel 1969 dalla Toei Animation.
Liberamente tratto dalla versione di Charles Perrault dell'omonima fiaba popolare europea, il film presenta un taglio più avventuroso ed umoristico rispetto alla storia originale, in particolare grazie alla caratterizzazione dell'orco, capace di trasformarsi in qualunque essere. Il soggetto, peraltro, trae spunto anche da altre fiabe popolari occidentali, quali La bella e la bestia e Il lago dei cigni. Il successo della pellicola fu tale che il volto del personaggio principale, il gatto Pero (il cui nome non è altro che la traslitterazione giapponese di Perrault), è stato poi utilizzato per il suo noto logo dalla Toei Animation (anche la casa di distribuzione ITB l' ha usato come simbolo per la sua collana di videocassette). Sempre sull'onda del consenso di pubblico riscosso, la Toei ne realizzò due sequel, Nagagutsu sanjushi (...continuavano a chiamarlo il gatto con gli stivali) nel 1972, e Nagagutsu o haita neko 80 nichikan sekai isshu (Il gatto con gli stivali in giro per il mondo) nel 1976.
Trama
Pero, un gatto dai lunghi stivali rossi condannato a morte per aver salvato un topo, fugge dal Clan dei Gatti ed incontra Pierre, giovane dal cuore puro e leale, scacciato dai fratelli dopo la morte del padre mugnaio. I due decidono di partire insieme in cerca di fortuna e così si imbattono nella giovane e bella principessa Rosa, la figlia del re, di cui Pierre si innamora a prima vista.
Pero decide allora di fare in modo che il giovane amico possa incontrare di nuovo la principessa, ed architetta uno stratagemma con cui fa credere al re, che è giusto in cerca di un principe consorte, che Pierre sia un ricco e nobile possidente, il Marchese di Carabas.
Ricevuto a corte, il giovane non riesce però a portare avanti la sua impostura e dichiara il suo innocente amore alla principessa Rosa. Proprio in quel mentre fa la sua apparizione il terribile orco stregone Lucifero, intenzionato ad impadronirsi del regno ed anch'egli infatuato della figlia del re, che lo ha già respinto una volta.
Pierre assiste impotente al rapimento di Rosa, ma con l'aiuto di Pero e di una scalcinata banda di topolini ladroni, si lancerà senza esitazione nella gloriosa impresa di liberarla dalla prigionia nel lugubre castello di Lucifero.
Edizione italiana In Italia il film è stato il primo anime a partecipare, fuori concorso, alla Mostra del Cinema di Venezia. Importato in Italia dalla DEA, la sua trasmissione televisiva è avvenuta verso la fine degli anni settanta sulla RAI, ed in seguito su alcune TV locali, e più o meno contemporaneamente è uscito sia in Super 8 che in VHS per diverse case (qui e nei passaggi televisivi sono però presenti alcuni tagli). Nel 2004 il film è stato restaurato e pubblicato in DVD dalla Artofgrace, con un nuovo doppiaggio.
Fonte: WIKIPEDIA
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Liberamente tratto dalla versione di Charles Perrault dell'omonima fiaba popolare europea, il film presenta un taglio più avventuroso ed umoristico rispetto alla storia originale, in particolare grazie alla caratterizzazione dell'orco, capace di trasformarsi in qualunque essere. Il soggetto, peraltro, trae spunto anche da altre fiabe popolari occidentali, quali La bella e la bestia e Il lago dei cigni. Il successo della pellicola fu tale che il volto del personaggio principale, il gatto Pero (il cui nome non è altro che la traslitterazione giapponese di Perrault), è stato poi utilizzato per il suo noto logo dalla Toei Animation (anche la casa di distribuzione ITB l' ha usato come simbolo per la sua collana di videocassette). Sempre sull'onda del consenso di pubblico riscosso, la Toei ne realizzò due sequel, Nagagutsu sanjushi (...continuavano a chiamarlo il gatto con gli stivali) nel 1972, e Nagagutsu o haita neko 80 nichikan sekai isshu (Il gatto con gli stivali in giro per il mondo) nel 1976.
Trama
Pero, un gatto dai lunghi stivali rossi condannato a morte per aver salvato un topo, fugge dal Clan dei Gatti ed incontra Pierre, giovane dal cuore puro e leale, scacciato dai fratelli dopo la morte del padre mugnaio. I due decidono di partire insieme in cerca di fortuna e così si imbattono nella giovane e bella principessa Rosa, la figlia del re, di cui Pierre si innamora a prima vista.
Pero decide allora di fare in modo che il giovane amico possa incontrare di nuovo la principessa, ed architetta uno stratagemma con cui fa credere al re, che è giusto in cerca di un principe consorte, che Pierre sia un ricco e nobile possidente, il Marchese di Carabas.
Ricevuto a corte, il giovane non riesce però a portare avanti la sua impostura e dichiara il suo innocente amore alla principessa Rosa. Proprio in quel mentre fa la sua apparizione il terribile orco stregone Lucifero, intenzionato ad impadronirsi del regno ed anch'egli infatuato della figlia del re, che lo ha già respinto una volta.
Pierre assiste impotente al rapimento di Rosa, ma con l'aiuto di Pero e di una scalcinata banda di topolini ladroni, si lancerà senza esitazione nella gloriosa impresa di liberarla dalla prigionia nel lugubre castello di Lucifero.
Edizione italiana In Italia il film è stato il primo anime a partecipare, fuori concorso, alla Mostra del Cinema di Venezia. Importato in Italia dalla DEA, la sua trasmissione televisiva è avvenuta verso la fine degli anni settanta sulla RAI, ed in seguito su alcune TV locali, e più o meno contemporaneamente è uscito sia in Super 8 che in VHS per diverse case (qui e nei passaggi televisivi sono però presenti alcuni tagli). Nel 2004 il film è stato restaurato e pubblicato in DVD dalla Artofgrace, con un nuovo doppiaggio.
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