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    FRITZ LANG

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    Messaggio Da annika Mar Set 03, 2013 10:09 pm

    FRITZ LANG

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    Fritz Lang, pseudonimo di Friedrich Christian Anton Lang (Vienna, 5 dicembre 1890 – Beverly Hills, 2 agosto 1976), è stato un regista e sceneggiatore austriaco.
    Il suo ruolo nella storia del cinema è unanimente considerato di primaria importanza.In quarant'anni di attività ha realizzato un'opera imponente.

    Inizia la sua carriera con grande successo nella Germania della Repubblica di Weimar, con l'avvento di Hitler al governo sceglie l'esilio, vive una breve parentesi in Francia, ricomincia da capo in America, a Hollywood, e ritorna infine in Europa nell'ultimo periodo.

    Vicino alle correnti artistiche cinematografiche a lui contemporanee, la scuola espressionista tedesca, il teatro da camera Kammerspiel e il movimento denominato Nuova oggettività (Neue Sachlichkeit), non si identifica in nessuna di esse.

    La famiglia

    Friedrich Christian Anton Lang nasce a Vienna il 5 dicembre 1890. Egli racconta che suo padre, Anton, era architetto comunale, Stadtbaumeister, e sua madre si chiamava Paula, nata Schlesinger.

    I suoi genitori si erano sposati nel 1883; suo padre era figlio illegittimo e portava il nome della madre; Paula apparteneva ad una famiglia di commercianti ebrei e successivamente si convertì al cattolicesimo. Fritz ha un fratello maggiore, Adolf detto Dolf. La famiglia risiede nella Piaristengasse.

    Gli studi

    Durante l'infanzia frequenta la Volksschule e dal 1905 la Realschule. Dal 1907, assecondando i desideri del padre, inizia a studiare architettura alla Technische Hochschule di Vienna.

    Così avviene che si trasferisce all'Accademia di Arti Grafiche per dedicarsi alla pittura. Durante gli anni della sua formazione, legge molto, indiscriminatamente, letteratura colta e romanzi popolari o d'avventura: Karl May e Jules Verne, libri sull'occultismo, il Golem di Mayrink, Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche, i classici tedeschi e austriaci, Shakespeare, Hans Sachs. Nel 1911 lascia la famiglia e si iscrive alla Staatliche Kunstgewerbeschule di Julius Dietz di Monaco, per seguire i corsi del pittore simbolista Franz von Stuck.

    I viaggi, Parigi, il cinema


    Nel 1912 inizia a viaggiare per l'Europa, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Russia; e, più tardi, anche per l'Asia, Turchia, Asia Minore, Bali; infine il Nordafrica. Si guadagna da vivere illustrando cartoline, vendendo disegni e vignette per qualche giornale. Nel 1913 approda a Parigi e vi rimane fino all'agosto 1914. Abita a Montmartre, prende lezioni di pittura da Maurice Denis e la sera fa ritratti dal vivo all' Académie Julien. Nel tempo libero frequenta assiduamente i cinema francesi. Il cinema lo interessa già molto da un punto di vista creativo:

    « Quando dipingevo o disegnavo, i miei oggetti erano, per così dire, de-animati. Ci si metteva, infatti, di fronte ad una modella e lei rimaneva immobile, mentre il cinema era un vero e proprio quadro in movimento. Già allora sentivo, inconsciamente, che una nuova arte - divenuta poi l'ARTE del nostro secolo - stava per nascere. »

    La prima guerra mondiale

    Allo scoppiare della guerra fa ritorno a Vienna; è chiamato sotto le armi e dal gennaio 1915 arruolato come ufficiale di riserva per combattere nelle file dell'esercito austro-ungarico. È ferito diverse volte e riceve alcune medaglie. All'inizio del 1918, dopo essere stato gravemente ferito, è rimpatriato dal fronte italiano a Vienna, dove viene ricoverato per due mesi all'ospedale militare. È dichiarato inabile al servizio attivo. Approfitta della lunga convalescenza per scrivere copioni e sceneggiature per film. Riesce a venderne due a Joe May, Die Hochzeit im Excentricclub (Matrimonio al club degli eccentrici) e Hilde Warren und der Tod (Hilde Warren e la morte). Alcuni mesi più tardi, tornato a Vienna in licenza, va a vedere il film tratto dalla prima sceneggiatura venduta: amara è la delusione di non trovare indicato il suo nome, in quanto sceneggiatore, nei titoli di testa, ma soprattutto gli sembra irriconoscibile il prodotto che ne è uscito:

    « Avevo immaginato diversamente la regia del film, che non mi piacque affatto. Credo che proprio in quel momento, inconsciamente, decisi di diventare un regista cinematografico. Questa decisione, che avrebbe determinato tutta la mia vita, non fu presa dopo una lunga valutazione dei pro e dei contro, ma con la stessa strana sicurezza, quasi da sonnambulo, che in seguito avrei provato nel fare tutti i miei film. »

    Successivamente, in un teatro di Vienna dove per guadagnare qualcosa, recita la parte di un tenente, in una commedia intitolata Der Hias, è notato dal produttore Erich Pommer che gli offre un contratto con la Decla a Berlino.


    Berlino

    Berlino era la capitale della cinematografia tedesca. Qui Lang, all'inizio, lavora come scrittore di copioni presso la casa di produzione di Erich Pommer, la Decla, e continua anche a recitare per arrotondare i guadagni modesti.

    Nel 1919 riceve l'incarico di girare il suo primo film Halbblut. Si trova a lavorare proprio nei giorni della insurrezione spartachista:

    « Il primo giorno delle riprese la mia automobile venne fermata più volte da insorti armati, ma ci voleva ben più che una rivoluzione per impedirmi di realizzare la mia prima regia »

    Gira poi, sempre nel 1919, un secondo film Der Herr der Liebe . Entrambe queste prime opere risultano perdute. È sopravvissuta invece la copia del terzo film Die Spinnen, 1. Teil: Der Goldene See (I ragni: Il lago dorato). Seguono poi Harakiri e la seconda parte de Die Spinnen, 2. Teil: Das Brillantenschiff (I ragni: la nave dei diamanti). I film a quei tempi si scrivevano e si giravano in poco tempo.

    Nel 1919 si sposa con Lisa Rosenthal. Nel 1920 ottiene la cittadinanza tedesca.

    I ragni sono un successo ma Lang è deluso dalla produzione che gli ha impedito di realizzare due progetti a cui teneva molto: Das indische Grabmal erster Teil - Die Sendung des Yoghi (Il sepolcro indiano) di cui aveva scritto la sceneggiatura e che fu girato da Joe May e Il gabinetto del dottor Caligari che gli era stato promesso e che fu invece affidato a Robert Wiene. Abbandona dunque la Decla e firma un contratto con la May-Film GmbH.

    Collaborazione con Thea von Harbou

    Per la nuova casa di produzione scrive una sceneggiatura in quattro parti Der Silberkönig (Il re d'argento) e dirige un nuovo film Das wandernde Bild (La statua errante) la cui sceneggiatura viene scritta a due mani da lui e da Thea von Harbou. L' incontro con la scrittrice segna l'inizio di un sodalizio artistico e sentimentale che durerà fino al 1933. Thea von Harbou scriverà le sceneggiature dei suoi film più celebri e diventerà sua moglie nel 1922.

    Nel 1921 arriva il suo primo grande successo internazionale con la favola romantica d'amore e di morte Destino. Seguono Il dottor Mabuse "un thriller che fonde in un intrigo poliziesco la mitologia del superomismo con il tema della predestinazione e il sentimento metafisico dell'inevitabile colpevolezza umana"; I Nibelunghi, una saga epica; Metropolis, grandioso capolavoro fantascientico.

    Inizio anni trenta

    Nel 1931 esce sugli schermi il primo film sonoro di Lang: è M - Il mostro di Düsseldorf, un capolavoro di angoscia e di terrore, "...un'aspra, geniale parabola sui riacquistati temi della colpa e dell'ambigua giustizia umana".[10]

    Nel 1932, preoccupato dello svilupparsi del movimento nazista, Lang decide di girare un nuovo film su Mabuse, il personaggio creato nel 1921, Il testamento del dottor Mabuse.
    Nel 1933, con la salita al potere del Nazismo, a Lang, già molto affermato, pare fosse stata offerta da Joseph Goebbels in persona la carica di dirigente nell'industria cinematografica, nonostante il regime avesse violentemente avversato una delle sue pellicole più celebri, M - Il mostro di Düsseldorf, ed avesse impedito la distribuzione di Il testamento del dottor Mabuse. Lang inizialmente accetta l'offerta, ma abbandona la Germania la sera stessa, sospettando una trappola.

    Thea von Harbou resta in patria e collabora con il regime, continuando a scrivere e dirigere film.

    Un anno a Parigi

    Lang si stabilisce in un primo tempo in Francia. A Parigi incontra Erich Pommer, che aveva lasciato la Germania qualche settimana prima di lui. Alcuni amici gli procurano la "carte de travail" e dirige per la French Fox Film, La leggenda di Liliom, una tragicommedia. Il film non ha successo e Lang non riceve altre proposte di lavoro dai francesi. È la Metro Goldwin Mayer a proporgli un contratto e il regista a malincuore lascia Parigi per Hollywood.

    America


    Arriva negli Stati Uniti, ad Hollywood, nel 1934. Diventa cittadino americano nel 1939.

    Il primo contratto negli USA lo firma il 1º giugno 1934 per la MGM e la carriera hollywoodiana gli fa conoscere una nuova serie di successi. Mantiene una certa indipendenza nei confronti delle case di produzione, che cambia abbastanza spesso, firmando contratti brevi e riservandosi un margine di autonomia per portare a compimento i suoi progetti.

    Una trilogia sociale

    Realizza dapprima una trilogia realista e sociale: Fury, Furia, del 1936, un pamphlet sul linciaggio e l’irrazionalità della folla, You Only Live Once, Sono innocente, del 1937, la tragedia dell’impossibilità di reintegrarsi nella società per chi esce dal carcere, You and Me del 1938, una commedia sulla inutilità del furto, per il quale scrisse la musica Kurt Weill.

    Western

    Il produttore Darryl Francis Zanuck gli propone di girare due westerns sul tema della vendetta: The Return of Frank James, Il vendicatore di Jess il bandito, del 1940 e Western Union, Fred il ribelle, del 1941.

    Tetralogia antinazista

    Negli anni della seconda guerra mondiale si impegna in opere legate al contesto bellico e politico, come Man Hunt, Duello mortale, del 1941; Hangmen Also Die!, Anche i boia muoiono, del 1943, scritto con Bertolt Brecht; Ministry of Fear, Il prigioniero del terrore, del 1944 e Cloak and Dagger, Maschere e pugnali, del 1945.

    Film noir e altro

    Negli anni quaranta dirige una serie di film noir, spesso venati di elementi psicoanalitici: The Woman In The Window, La donna del ritratto, del 1944), Scarlet Street, La strada scarlatta, del 1945, remake de La cagna di Jean Renoir, Secret beyond the Door, Dietro la porta chiusa, del 1948 e House by the River, Bassa marea, del 1950.

    Negli anni cinquanta, ad eccezione di un film di guerra, Americain Guerrilla in Philippines, I guerriglieri delle Filippine. del 1950, di un western romantico con Marlene Dietrich, Rancho Notorious del 1952 e di un film d'avventura Moonfleet, Il covo dei contrabbandieri, del 1954, continua a girare melodrammi, films di suspense e films noirs: Clash By Night, La confessione della signora Doyle, del 1952, Human Desire, La bestia umana, del 1954, tratto da La Bête humaine d' Émile Zola, remake di un altro film di Jean Renoir.

    The Blue Gardenia, Gardenia blu, del 1953, The Big Heat, Il grande caldo, del 1953, While The City Sleeps, Quando la città dorme, del 1956) e Beyond a Reasonable Doubt, L'alibi era perfetto, del 1956 si possono raggruppare per il tema comune del ruolo svolto dai mass media nella società moderna: il critico Renato Venturelli definisce gli ultimi tre newpaper's trilogy.

    Ritorno in Europa

    Lang decide di tornare in Germania verso la fine degli anni sessanta.

    Gira due film di genere avventuroso-esotico, ambientati in India, La tigre di Eschnapur (1958) e Il sepolcro indiano (1960), con i quali riprende e realizza un lontano progetto ideato e scritto con Thea Von Harbou nel 1921 e sottratogli da Joe May. I film sono accolti in modo contrastante dalla critica ma sono apprezzati dal pubblico e ottengono un buon risultato commerciale.

    L' ultimo film, Dies tausend Augen des Dr. Mabuse, Il diabolico dottor Mabuse (1960), appare una specie di testamento spirituale. Con esso Lang offre al pubblico una attualizzazione del personaggio creato dalla sua fantasia negli anni venti: nella società moderna il potere occulto sono i mille occhi (Dies tausend Augen) che spiano attraverso la videosorveglianza e la televisione.

    Lang, ricollegandosi agli inizi della sua carriera, sembra voler chiudere il cerchio della sua opera.

    Riconoscimenti

    I sedici anni che separano il suo ultimo film dalla morte, avvenuta il 2 agosto 1976 nella sua casa di Beverly Hills, sono densi di impegni e riconoscimenti. Nel 1962 viene allestita una rassegna dei suoi film al National Film Theatre di Londra. Nel 1963 partecipa come attore nelle vesti di sé stesso (Fritz Lang nella parte di Fritz Lang), a Il disprezzo di Jean-Luc Godard. Il film viene premiato al Festival di Berlino. Esce Begegnung mit Fritz Lang, un film-intervista realizzato da Peter Fleischmann. Nel 1964 fa parte della giuria al Festival di Cannes. Presiede la giuria del festival del cinema documentario di Mannheim. Nel 1966 è parte della giuria al festival di Rio de Janeiro. Nel 1967 New York gli dedica una retrospettiva al Museum of Modern Art. Nel 1971 a Berlino e a Vienna si organizza una grande retrospettiva delle sue opere e gli viene conferita la Medaglia d'Onore. wikipedia


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    Messaggio Da annika Mer Set 11, 2013 9:18 pm

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    Messaggio Da annika Mer Set 11, 2013 9:24 pm

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    Messaggio Da annika Mer Set 11, 2013 9:28 pm

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    Fritz Lang e Thea von Harbou


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    Messaggio Da annika Mer Set 11, 2013 9:33 pm

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    dal film Dr Mabuse


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    Messaggio Da annika Mer Set 11, 2013 9:38 pm

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